Vi ricordate del sistema delle viti maritate agli alberi? Io sì tanto che sto sperimentando questo tipo di coltura con l'uva da tavola: il vantaggio più grande è che le viti possono crescere all'infinito producendo in abbondanza, basta aggiungere un palo da una parte o dall'altra; invece la cosa che da più problemi è il ristagno di umidità dovuto all'eccessiva ombra. In genere occorre capitozzare gli alberi sulle quali è appoggiata la vite ma è una pratica che non piace.......
Vorrei le vostre opinioni e consigli in merito Ciao a tutti
tieni presente che se lasci "correre" una pianta di vite, produrrà di più ma con frutti di qualità inferiore, per quanto riguarda sia vite da vino che da tavola...
Giuste le parole di Gaben ma nel caso eccezzionale potrebbe valere l'ipotesi di forte produzioni. Nella mia zona negli ultimi secoli c'era (adesso solo qualche ha) un vitigno particolare, Asprinio di Aversa doc maritate a pioppi di altezza 13 metri, su filiari di 200mt si produceva anche 250q senza perdere qualita, a volte queste viti venivano allungate fino a 30mt di lunghezza, logicamente le viti molto vicino ai pioppi soffrivono dell'ombra dello stesso. Poi una trentina di anni fa si decise di toglire questi impianti faticosi e rischiosi ed abbiamo fatto filari di 3 mt di altezza, la qualita è sempre la stessa ma col problema che questo vitigno soffre la breve distanza e non fa altro che sparare tanti nuovi tralci sui tagli, non si puo fare pota estiva perche nè soffre, dove si taglia rimane bloccata.
Stasera leggevo alcuni documenti interessanti in merito alla "Piantata Padana", tanto che sono entrato nella sezione deciso ad aprire un post dedicato all'argomento, ma Paolo mi ha anticipato! Non molto lontano da dove abito, c'è un bellissimo esempio di campagna caratterizzata da lunghe piantate che suddividono i vari appezzamenti. Tutt'ora le piante di vite continuano a produrre nonostante il totale abbandono e l'unico intervento da parte dell'uomo è il sommario contenimento degli alberi che intralciano i mezzi agricoli. Probabilmente si tratta di uno degli ultimi posti della zona, che testimoniano un'antica tradizione e un mondo che rischia di scomparire.
ottimo nicola dove si trova la campagna a piantate che dici?
ogni zona aveva il suo modo di fare dette alberate, le modenesi diverse dalle mantovane. poi si sono modificate nel tempo, il filo di ferro ha cominciato a diffondersi all'inizio del '900
Belle le foto, ne avevo già viste di simili e credo che in Campania sia tradizione allevarle molto alte sui pioppi
Purtroppo la piantata ha perso la sua funzionalità con il declino della mezzadria, infatti ben si adattava a delimitare i campi di questo o quel signore ed era una fonte non solo di uva ma anche di legna e ramoscelli. Non voglio assolutamente difendere e legittimare il sistema di mezzadria(che era quasi schiavitù) ma credo sia necessario salvare gli ultimi esemplari viventi di piantate che caratterizzano un paesaggio unico nel suo genere e perchè no, provare anche a piantarne di nuove.
OMleoncino ha scritto:ottimo nicola dove si trova la campagna a piantate che dici?
ogni zona aveva il suo modo di fare dette alberate, le modenesi diverse dalle mantovane. poi si sono modificate nel tempo, il filo di ferro ha cominciato a diffondersi all'inizio del '900
Ciao,
le piantate di cui parlavo si trovano in una zona di confine tra il comune di Bondeno di Gonzaga e Reggiolo. Tu di dove sei?