Non hai fatto arare il terreno in profondità prima di impiantare? Questo fattore secondo me gioca un ruolo importante nei problemi che stai riscontrando.
con quelle temperature e con viti giovani (con apparati radicali non ancora espansi ed in profondità) è facile che la vite vada in stress idrico e spesso anche in carenza di qualche elemento. infatti , per limitare la perdita di acqua, la pianta "abbandona" le foglie basali come nelle foto. quindi lavora il terreno superficialmente rompendo la crosta e non fare mancare l'acqua alla viti . poi se vuoi usare dei buoni concimi fogliari a base di estratti vegetali (eg ilsa), acidi umici ( eg timac) alghe(eg cifo) etc etc da usare presto alla mattina questi aiuteranno un po le viti nelle prossime settimane.
Ciao, grazie per le risposte, cerco di rispondervi anche io. Il problema di assorbimento c'è, anche altre piante da frutto mostrano gli stessi sintomi ad inizio estate. Le barbatelle sul 775p hanno qualche grappolino miniaturizzato, quelle sul kober niente, foglie e tralci piccoli. Il terreno è perennemente fresato (5-6 volte all'anno). Non ho fatto lo scasso è vero, ma 3 anni fa ho tolto la vecchia vigna e sono andato a fondo per togliere le radici, poi ho ricoperto e tenuto fresato. Il venditore mi ha consigliato i portainnesti, per il terreno e perchè alcuni andavano a rimpiazzo delle fallanze e a sostituire vigna vecchia. Detto questo, per apportare sostanza organica posso fare sovescio o vado a peggiorare le carenze ?
Il meglio sarebbe letame maturo, magari a fine stagione, però anche il sovescio va bene. Comunque dalle foto non mi sembra un grosso problema, a parte gli ingiallimenti (che ci stanno) mi sembrano barbatelle in salute, continua a dare acqua.. e l'anno prossimo le porti tutte al filo di banchina (capisco che avresti voluto portarle tutte al filo già quest'anno... da me è la prassi portarle al filo al secondo anno)
Per me lì la prima cosa da fare è zappare lungo la fila, per dare un certo sollievo nell'immediato. Per quest'anno io punterei a limitare i danni visto che miracoli non se ne fanno....concordo con molti consigli che ti hanno dato, ma per quest'anno non aspettarti cambiamenti significativi della situazione
Limitarsi a fresare il terreno è un'altra pratica deleteria sopratutto in terreni compatti come sembra essere il tuo. La fresa crea una suola di lavorazione, quindi avrai un terreno apparentemente ben lavorato in superficie, ma troppo compatto sotto quei 10cm in cui lavora la fresa e con la suola che ostruisce il passaggio dell'acqua verso gli strati più profondi. La fresa va bene, anche se non indispensabile, solo dopo aver lavorato il terreno con un coltivatore. PS: il mio consiglio si riferisce ad impianti in cui non si pratica l'inerbimento, se così fosse, le lavorazioni vanno intese solo nel sottofila e con gli strumenti adeguati.
Le carenze non esistono, la vite non ha bisogno di acqua altrimenti si fa l'uva da tavola e non da vino di qualità, tutti questi concimi chimici non fanno altro che snaturare e ledere l'identità del frutto relazionato a quel terroir. Se una vite non va avanti è solo colpa di scelte agronomiche sbagliate prese dall'inizio di vita dell'impianto e al susseguirsi degli anni! Concordo con Lampa dicendo che la fresa in un vigneto è assolutamente da abolire. Ciao
Fantino suppongo tu scriva dalla magna Grecia, dato che non è specificato. Vieni a farti un giro nel triveneto, locomotiva dell'industria enoogica italiana, a spiegaci queste teorie innovative. Siamo tutti curiosi di imparare come si fa vigneto nelle garve del Friuli senza irrigare. Anche nel Veronese dove sono costretti dal terreno puramente di gesso, vogliono sapere questa nuova sull'inesistenza delle carenze. E anche nello Champagne sarebbero curiosi. Potrei andare avanti tutto il giorno. Non tutti i terreni e i climi sono uguali. E' per questo che abbiamo svariati portainnesti e disciplinari che ammettono l'irrigazione di fortuna.