Ciao Francesco, leggo con piacere la tua discussione. Mi chiamo Paolo e sono di Pescina. Da come hai descritto la posizione del terreno e l'altitudine immagino sei di Aielli, o comunque della sponda Nord-Est del Fucino. Anch'io ho delle intenzioni simili alle tue. Per il momento vorrei impegnarmi nel ripristinare il vigneto di mio padre abbandonato da un anno. Infatti ho creato una discussione da pochi giorni, intitolata "Vigneto abbandonato da un anno". Si tratta di una Vigna di 750 mq, composta prevalentemente di Montepulciano d'Abruzzo, con alcune viti di Malvasia ed altre che non sono in grado di riconoscere. Dovrei chiedere meglio a mio Padre. Non sò neppure su quali portainnesti hanno innestato. E' una Vigna che impiantò mio Nonno nel '70 e forse mio Zio potrebbe spiegarmi meglio. Ci sono alcune viti danneggiate che vorrei rimpiazzare ma stò cercando di informarmi sulla scelta delle Viti. Poi mi piacerebbe creare un nuovo impianto o confinante oppure più in collina 1 km a monte. Pensi di coltivarla tradizionalmente, ovvero secondo i metodi che adottavano tuo Padre e tuo Nonno? Un'altra domanda: dove hai fatto analizzare il terreno, ad Avezzano? Io lavoro a L'Aquila ma tutti i Weekend torno a Pescina, magari potremmo farci una chiacchierata. Che ne dici? A presto. Paolo
Ho letto tutta la discussione, come ti hanno già detto una letamazione gioverebbe molto; fosse mio il terreno opterei per la vite franca, più per uno sfizio , se decidi di mettere il portinnesto secondo me con quel terreno lì ci va un portinnesto vigoroso però bisogna vedere anche la vigoria della varietà; in linea di massima con terreni ben dotati si abbinano portinnesti vigorosi a vitigni con scarsa vigoria e portnnesti deboli a vitigni vigorosi per cercare di equilibrare, in un terreno come il tuo sabbioso e povero e peraltro siccitoso ci va un portinnesto vigoroso resistente alla siccità e alle carenze, tanto visto il clima e il terreno le piante si contengono cmq. Per l'acqua ti puoi attrezzare anche con delle cisterne per la raccolta dell'acqua piovana. I filari di norma dovresti orientarli in direzione nord-sud in maniera tale da esporre la parete vegetativa a est e ovest per prendere il massimo della radiazione solare, però bisogna tenere conto anche delle linee di massima pendenza. Come forma di allevamento io prenderei in considerazione l'alberello. Per el varietà precoci quelle menzionate vanno bene, il pinot nero è fantastico ma è un vitigno che richiede buona esperienza nella coltivazione, secondo me. Ciao e in bocca al lupo, tienici aggiornati.
_________________ Alla natura si comanda solo ubbidendole.
Ciao Francesco, leggo con piacere la tua discussione. Mi chiamo Paolo e sono di Pescina. Da come hai descritto la posizione del terreno e l'altitudine immagino sei di Aielli, o comunque della sponda Nord-Est del Fucino. Anch'io ho delle intenzioni simili alle tue. Per il momento vorrei impegnarmi nel ripristinare il vigneto di mio padre abbandonato da un anno. Infatti ho creato una discussione da pochi giorni, intitolata "Vigneto abbandonato da un anno". Si tratta di una Vigna di 750 mq, composta prevalentemente di Montepulciano d'Abruzzo, con alcune viti di Malvasia ed altre che non sono in grado di riconoscere. Dovrei chiedere meglio a mio Padre. Non sò neppure su quali portainnesti hanno innestato. E' una Vigna che impiantò mio Nonno nel '70 e forse mio Zio potrebbe spiegarmi meglio. Ci sono alcune viti danneggiate che vorrei rimpiazzare ma stò cercando di informarmi sulla scelta delle Viti. Poi mi piacerebbe creare un nuovo impianto o confinante oppure più in collina 1 km a monte. Pensi di coltivarla tradizionalmente, ovvero secondo i metodi che adottavano tuo Padre e tuo Nonno? Un'altra domanda: dove hai fatto analizzare il terreno, ad Avezzano? Io lavoro a L'Aquila ma tutti i Weekend torno a Pescina, magari potremmo farci una chiacchierata. Che ne dici? A presto. Paolo
Ciao Paolo, scusami se ti rispondo con estremo ritardo ma per vari motivi di lavoro non sono più riuscito ad entrare sul forum... Il terreno si trova nella frazione di San Potito a 5 km da Ovindoli salendo da Celano, la mia intenzione è di impiantare da capo su questo terreno che ho fatto analizzare a Marino nella provincia di Roma, in quanto ad avezzano l'unico laboratorio che esiste sta fallendo mi pare si chiamasse arssa. La mia intenzione è di coltivare in maniera tradizionale, senza concimi chimici ma del tutto in maniera naturale, l'unica cosa sarà il verde rame per la peronospera, per il resto chiederò qui e a mio padre. Io vivo a Roma ma vengo quasi tutti i fine settimana in Abruzzo, per cui se vuoi con molto piacere possiamo incontrarci e parlarne, ho fatto l'oridne delle barbatelle se vuoi puoi venire a vedere quando impiantiamo....
Ciao Francesco, leggo con piacere la tua discussione. Mi chiamo Paolo e sono di Pescina. Da come hai descritto la posizione del terreno e l'altitudine immagino sei di Aielli, o comunque della sponda Nord-Est del Fucino. Anch'io ho delle intenzioni simili alle tue. Per il momento vorrei impegnarmi nel ripristinare il vigneto di mio padre abbandonato da un anno. Infatti ho creato una discussione da pochi giorni, intitolata "Vigneto abbandonato da un anno". Si tratta di una Vigna di 750 mq, composta prevalentemente di Montepulciano d'Abruzzo, con alcune viti di Malvasia ed altre che non sono in grado di riconoscere. Dovrei chiedere meglio a mio Padre. Non sò neppure su quali portainnesti hanno innestato. E' una Vigna che impiantò mio Nonno nel '70 e forse mio Zio potrebbe spiegarmi meglio. Ci sono alcune viti danneggiate che vorrei rimpiazzare ma stò cercando di informarmi sulla scelta delle Viti. Poi mi piacerebbe creare un nuovo impianto o confinante oppure più in collina 1 km a monte. Pensi di coltivarla tradizionalmente, ovvero secondo i metodi che adottavano tuo Padre e tuo Nonno? Un'altra domanda: dove hai fatto analizzare il terreno, ad Avezzano? Io lavoro a L'Aquila ma tutti i Weekend torno a Pescina, magari potremmo farci una chiacchierata. Che ne dici? A presto. Paolo
Ciao Paolo, scusami se ti rispondo con estremo ritardo ma per vari motivi di lavoro non sono più riuscito ad entrare sul forum... Il terreno si trova nella frazione di San Potito a 5 km da Ovindoli salendo da Celano, la mia intenzione è di impiantare da capo su questo terreno che ho fatto analizzare a Marino nella provincia di Roma, in quanto ad avezzano l'unico laboratorio che esiste sta fallendo mi pare si chiamasse arssa. La mia intenzione è di coltivare in maniera tradizionale, senza concimi chimici ma del tutto in maniera naturale, l'unica cosa sarà il verde rame per la peronospera, per il resto chiederò qui e a mio padre. Io vivo a Roma ma vengo quasi tutti i fine settimana in Abruzzo, per cui se vuoi con molto piacere possiamo incontrarci e parlarne, ho fatto l'oridne delle barbatelle se vuoi puoi venire a vedere quando impiantiamo....
A presto Francesco
Alla fine cosa hai deciso di mettere a dimora? Ciao
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Sono molto ignorante anch'io sulle viti ma srei molto interessato a gestirne alcune da tavola ed alcune da vino. Credetemi ne ho alcune ma non mi danno nulla. Neanche la vite d'uva fragola mi riesce bene.... se sopravvive qualche grappolo... ci pensano i merli! Entro comunque nella discussione per chiedere, in tema d'innesti, cosa si può innestare su talee di fragolino, dato che é un vitigno resistente. Inoltre riuscirei a trovare talee di Clinton sapendo se su di esse si può innestare, veramente, di tutto. Grazie a chi volesse rispondere in modo semplice.... per me! saluti Giuseppe
_________________ Ben oltre le idee di giusto e di sbagliato c'é un campo. Ti aspetterò laggiù. (Jalaluddin Rumi XIII s.)
Cosa importa se g'ò le scarpe rote - mi te vardo e me sento il cor contento. (La Ceseta de Transaqua)
Eviterei di innestare su quegli ibridi in quanto, benchè più resistenti alla filossera della vitis vinifera non sono del tutto esenti dal problema. Fai pochi chilometri e vieni a procurarti delle talee di un qualsiasi selvatico ben più adatto ai tuoi scopi a Rauscedo. Il prezzo delle talee franche è veramente esiguo.
Eviterei di innestare su quegli ibridi in quanto, benchè più resistenti alla filossera della vitis vinifera non sono del tutto esenti dal problema. Fai pochi chilometri e vieni a procurarti delle talee di un qualsiasi selvatico ben più adatto ai tuoi scopi a Rauscedo. Il prezzo delle talee franche è veramente esiguo.
Grazie per la cortese risposta. Ho sentito nella discusione, più indietro, che sei socio di una cooperativa, a questo proposito se mi fai sapere dove andare per MP, ti vengo a trovare. Ti chiedo se avete barbatelle di vitigni autoctoni cioè: ucelut, scjaglin, piculit neri, cividin, cianarin e forgiarin. In più se si trova anche il picolit classico. Vorrei avere un campione per fare esperienza e passatempo. Ciao, allora resto in attesa.
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Certo, a meno che non siano già finite, dovrebbero essercene in magazzino. Di solito le varoetà particolari si fanno su commissione, al limite le puoi ordinare per il rpossimo anno. Ti mando un mp.
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