Un amico botanico sostiene che le royalties si pagano per la duplicazione della pianta così com'è, la prole è tutta un'altra storia e il polline vola libero "nell'aere": naturalmente lui è un botanico E NON UN AVVOCATO!

Invece a mortotoccaci io vorrei chiedere un'altra cosa: accanto a quelle volontariamente incrociate, allevo su un filare le viti che trovo spontanee, soprattutto se mi sembrano morfologicamente particolari (considera che anche con l'impollinazione spontanea, avendo molte varietà, gli incroci sono ugualmente frequenti). Naturalmente non conosco i genitori di queste piantine orfane che gli uccelli piantano defecandone i semi (sopratutto sotto un albero). Quelle lì, facendo analizzare il DNA per identificare i genitori, (o anche senza fare analisi), si possono brevettare se si rivelano peculiari e di particolare interesse?

Io ti dico si, tu indichi che l'hai ottenuta per libera impollinazione

Dai è proprio perchè non voglio imbrogliare che chiedo se si può brevettare una pianta spontanea (che chiunque altro avrebbe estirpato non concedendole la possibilità di passare alla fase riproduttiva)... secondo te lascerei così in giro su internet prove della mia cattiva fede? Se non si potrà brevettare e avrà un valore chiederò che venga inserita nel registro mipaaf senza attribuirmi il merito, giuro!

Comunque, a parte lo scherzo, molte piante che sono state indicate dai breeders come incroci tra X e Y, all'analisi del DNA si sono rivelate "figlie" di tutt'altri padri. Gli ibridatori non hanno saputo fornire altre spiegazioni se non un'impollinazione spontanea avvenuta nei pochi momenti in cui gli ovai erano esposti al vento... Quindi, al fin fine hai ragione tu che scrivi che alla natura si comanda solo obbedendole: quegli ovai hanno preso il polline casuale nell'aria e non quello di cui era satura l'aria del sacchetto! A meno che gli ibridatori non mentissero sul polline per una qualche inspiegabile ragione...

Non saprei, però, anche se dal dna viene fuori che è un merlot per esempio, non è detto che questo non abbia caratteristiche tali e di tale interesse da poter essere selezionato come clone. In questo caso l'ente costitutore del clone (scoperto casualmente in natura) può riprodurre personalmente e solo lui il clone e vendere le piante risultanti. Non so se un privato possa farlo o debba avere comunque licenza vivaistica. O cedendolo ad un costitutore possa chiederne un ritorno economico.

Vedo solo ora il tuo messaggio, grazie.
Allego qui di seguito foto del mio incrocio fiorito: fiori ermafroditi!

Certo che se non allego i files...

Tanto per aggiornare... allegagione (da fine maggio ad oggi).
Grappolo spargolo.
Acino troncovoide.
Foglia adulta; pentagonale, pentalobata , dentellata, con seno peziolare chiuso (ma non sovrapposto).