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Iscritto il: 01/08/2013, 11:03
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Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
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Anche io uso da sempre il rame, ma solo quando i periodi di carenza mi obbligano a farlo. E nella sua forma pura come curativo. Bisogna stare attenti però, se una persona non ha mai bruciato una foglia con rame non significa che il rame non bruci le foglie (cosa che in effetti fa).
Da noi ci sono terreni così saturi di rame che è proibito mettere vigneto o coltivarci qualsiasi cosa ...
I nostri enologi (seconda cantina del Friuli per volume di ettolitri) chiedono di non superare le tre dosi annue col rame. Nel nord Italia la vedo dura portarsi furoi una stagione con tre trattamenti ... anche per il biologico.
Ripeto, a mio parere se l'annata è spesso piovosa e bisogna intervenire di frequente, specie in fioritura, ci sono prodotti molto più efficaci del rame. Se poi uno ha in piccolo vigneto e riesce a trattarlo di frequente non ha senso spendere soldi in sistemici.


29/05/2014, 19:13
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Iscritto il: 11/12/2011, 18:35
Messaggi: 607
Località: val Vigezz
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Orf ha scritto:
Alle dosi che usiamo noi, mai avuto mezzo problema nè in fioritura nè in vinificazione.


Scusa Orf, cosa significa? non usate le dosi consigliate in etichetta? Ad esempio, per l'ossicloruro consigliano +o- 300 g/hl, voi quanto ne usate?
Grazie.
Ciao.

_________________
L'amore è cieco ma il matrimonio gli restituisce ben presto la vista
(Lichtenberg)


29/05/2014, 23:15
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Iscritto il: 02/03/2011, 23:22
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Località: Trento
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Ciao bieler, vediamo di chiarire alcuni aspetti per non indurre in errore eventuali utenti che "ne masticano meno": le dosi in etichetta vanno sempre seguite.
Per il rame, tuttavia, ci sono eccezioni. Non lo dico io alzandomi la mattina, bensì la cosa è attuata da molti viticoltori e vi sono diverse ricerche a supporto (tempo fa ne avevo citata una in una discussione, ma dovrei andarla ora a cercare e non ho il tempo in questo momento).
Va detto che, comunque, tutto è legato al clima e alla zona: è ovvio che se uno ha le vigne in una zona molto molto umida, e magari con temperature notturne altine, le difficoltà sono maggiori.
Comunque, da queste parti si considera già ottima l'efficacia del rame a dosi di 40g di rame METALLO per hl....che, se parliamo di poltiglia al 20% (non so l'ossicloruro a cui ti riferisci che titolo abbia, so che ci sono varie formulazioni di ossicloruro), equivale a 200g di PRODOTTO per hl.
N.B.!!! Vanno anticipate le piogge infettanti, va valutato il dilavamento e osservato il ritmo di accrescimento dei germogli: il rame è un prodotto di copertura preventivo ed è fondamentale sapere quello che si sta facendo quando si lavora così.
Se ti interessano i dettagli, ti posso rispondere con un mp molto volentieri.....qui mi fermerei a questo per evitare di creare confusione o far passare messaggi involontariamente errati tra gli utenti meno esperti.


30/05/2014, 6:48
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Iscritto il: 08/12/2009, 13:37
Messaggi: 3588
Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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Non torniamo su discorsi già detti, parlare di rame come meno tossico rispetto ai sistemici perché sempre usato o perché autorizzato nel biologico non è corretto, anzi come detto i problemi di accumulo ci sono come l'estrema tossicità per l'ambiente acquatico.
sono strategie diverse e scelte diverse che in entrambe i casi vanno seguite con criteri ben precisi.
Il rame ha dei limiti ben precisi di impiego annuo, poi ci sono gli esempi del trentino già discussi con Orf dove si è trovato il giusto compromesso tra dosi e limiti, ma siamo in regime di Biologico.
Per il resto seguiamo sempre quanto riportato in etichetta.
Per quanto riguarda la fito in tutti i i prodotti rameici ci sono riportate le varietà sensibili e molti formulati sono sconsigliati in fioritura


30/05/2014, 8:47
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Iscritto il: 28/09/2013, 15:15
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Località: carrara MS
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Allora fare solo tre trattamenti di prodotti sistemici nelle fasi di prefioritura e allegagione...
poi continuare con prodotti di copertura a base di rame...
secondo voi è corretto?


30/05/2014, 10:12
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Iscritto il: 06/07/2011, 16:13
Messaggi: 3190
Località: Cureggio (NO)
Formazione: laurea in informatica
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rennyfatal ha scritto:
Allora fare solo tre trattamenti di prodotti sistemici nelle fasi di prefioritura e allegagione...
poi continuare con prodotti di copertura a base di rame...
secondo voi è corretto?

Non c'è una cosa più corretta di un'altra se si usano correttamente i prodotti. Di certo tre trattamenti sistemici tra prefioritura e allegagione possono essere corretti e oltretutto molto comodi visto che è la fase solitamente più delicata e più soggetta ad attacchi fungini, soprattutto qua al nord dove in queste fasi la piovosità è probabile.


30/05/2014, 10:53
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Iscritto il: 08/11/2013, 20:30
Messaggi: 409
Località: Crotone
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rennyfatal ha scritto:
Allora fare solo tre trattamenti di prodotti sistemici nelle fasi di prefioritura e allegagione...
poi continuare con prodotti di copertura a base di rame...
secondo voi è corretto?


mah .. tutto dipende

es mio babbo diceva di fare il primo trattamento la prima domenica di giugno,
siamo in Calabria, e di solito aveva sempre ragione, visto sempre poca malattia e pochissimi grappoli rovinati,

quest'anno invece il 26 maggio in piena fioritura sono dovuto "scappare di notte" per fare un trattamento di "emergenza" ,

mai vista tanta malattia e tanti grappoli lessi dalla peronospora :x

il motivo non so spiegarlo sicuramente,
dal prossimo anno devo rivedere la filosofia che c'è in zona di trattare per la prima volta dopo la fioritura

quindi bisogna fare sempre la cosa corretta per il proprio vigneto e non schiodarsi da li,

non dare per scontato che un prodotto funzioni al 100x100
es stamattina sono stato nel vigneto di un parente lui ha fatto il trattamento prima della fioritura il 10 maggio circa (ridomill topas insetticida ecc) ma ho visto lo stesso grappoli colpiti e distrutti dalla peronospora :?

insomma anche qui al sud non c'è più pace per questa terribile malattia :(


02/06/2014, 20:15
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