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Impiantare vigneto autoctono in Calabria 
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Forse non mi sono spiegato bene, ci sono dei piccoli vivai che se gli dai tu i tralci di vite che ti interessa innestare te lo fanno e te lo mettono sul selvatico che vuoi, come dicevo quello più adatto al tuo clima e al suolo che hai, ciao gianni


09/05/2013, 20:18
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Forse si sta facendo un pò di confusione, i cosiddetti selvatici derivano da vari incroci di 3 specie di viti americane: Vitis berlandieri, riparia e rupestris, dalle quali si sono prodotti tantissimi portainnesti adatti a tutti i suoli, e di regola queste viti non sono mai state impiantate per produrre vino ma per usarli appunto come portainnesto poichè resistenti alla fillosserra.
Prima che si scoprisse questo stratagemma si è pensato di incrociare le viti americane resistenti al pericoloso insetto con varietà europee, con la speranza che questi ibridi prendessero la resistenza delle viti americane alla fillossera e la qualità dell'uva delle viti europee, ma dei tantissimi ibridi solo pochi hanno dato risultati aprezzabili e comunque con caratteristiche dell'uva inferiore a quella del genitore europeo.
Durante la fermentazione di queste uve si sviluppa una quantità di alcool metilico superiore ai termini di legge, per questo è proibita la vendita e la produzione di vino da questi ibribi.
La ricerca di varità resistenti alle malattie non si è mai fermata, anche se spesso ostacolata dalle case produttici di fitofarmaci, e l'università di Friburgo prima e quella di Udine negli ultimi tempi hanno creato tramite impollinazione naturale (no OGM) varietà resistenti e con caratteristiche buone dell' uva incrociando le varie specie di vitis coinvolgendo anche una vite di origine russa resistente al freddo e alle malattie. Spero di non avervi incasinato la testa, ciao gianni


09/05/2013, 20:47
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gianniforeste ha scritto:
Forse si sta facendo un pò di confusione, i cosiddetti selvatici derivano da vari incroci di 3 specie di viti americane: Vitis berlandieri, riparia e rupestris, dalle quali si sono prodotti tantissimi portainnesti adatti a tutti i suoli, e di regola queste viti non sono mai state impiantate per produrre vino ma per usarli appunto come portainnesto poichè resistenti alla fillosserra.
Prima che si scoprisse questo stratagemma si è pensato di incrociare le viti americane resistenti al pericoloso insetto con varietà europee, con la speranza che questi ibridi prendessero la resistenza delle viti americane alla fillossera e la qualità dell'uva delle viti europee, ma dei tantissimi ibridi solo pochi hanno dato risultati aprezzabili e comunque con caratteristiche dell'uva inferiore a quella del genitore europeo.
Durante la fermentazione di queste uve si sviluppa una quantità di alcool metilico superiore ai termini di legge, per questo è proibita la vendita e la produzione di vino da questi ibribi.
La ricerca di varità resistenti alle malattie non si è mai fermata, anche se spesso ostacolata dalle case produttici di fitofarmaci, e l'università di Friburgo prima e quella di Udine negli ultimi tempi hanno creato tramite impollinazione naturale (no OGM) varietà resistenti e con caratteristiche buone dell' uva incrociando le varie specie di vitis coinvolgendo anche una vite di origine russa resistente al freddo e alle malattie. Spero di non avervi incasinato la testa, ciao gianni

Forse stai facendo tu un pò di confusione..
I selvatici di oggi li intendiamo come incroci ma sono incroci che comprendono anche la vite che ha nel fosso il ragazzo nella foto.Crescono spontaneamente in alcuni luoghi ecco perchè selvatici.Ma è dialettale!
Ora se non ti torna,come è selvatico l'incrocio è selvatico pure il non incrocio per capirci.L'uso attuale è quello che dici te sulla fillossera ecc.. ecc.. e ti dò ragione. ciao

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09/05/2013, 23:16
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Scusa Jonny, non volevo fare il saputello o sminuire nessuno, avevo veramente capito male, piochè qui di ibridi produttori ce ne sono ancora, e li distinguimo dai portainnesti che li chiamiamo selvatici, ciao gianni


10/05/2013, 7:26
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Secondo me dato che prima era vigneto , quando lo hanno estirpato è rimasto qualcosa e poi si è allargato , quindi lo posso usare come porta innesto pure per fare il vino o solo zibibbo ?

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Giuseppe.


10/05/2013, 21:40
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lo zibibbo lo devi innestare su un selvatico e così il tuo futuro vino sarà di zibibbo.
Il selvatico da solo no.

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10/05/2013, 21:49
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Per fare vino intendevo le varietà da vino oppure solo zibibbo da tavola .

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Giuseppe.


10/05/2013, 21:56
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Un mio zio che ha la vigna ha detto che per piantare le bacchette di selvatico c'è bisogno di uno scasso di un metro , è vero ? perchè io vorrei fare tutto il lavoro a mano e mi sembra esagerata questa profondità , mettere circa 70 piante , come varietà utilizzerò prunesta sicuro (una vecchia varietà della mia zona ) , greco bianco e nero , nocera forse ... non so se conoscete queste varietà , ma come devo fare per avere un vino buono (che devo imparare a fare ) ?

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Ciao a tutti !
Giuseppe.


24/07/2013, 21:58
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Per fare un bel lavoro, in autunno, prima di impiantare nuova vigna andrebbe fatto uno scasso anche di un metro e mezzo con
letamazione abbondante....

Ciao

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JeanGabin ha scritto:
Per fare un bel lavoro, in autunno, prima di impiantare nuova vigna andrebbe fatto uno scasso anche di un metro e mezzo con
letamazione abbondante....

Ciao

in linea generale si ma devi vedere prima le condizioni del terreno e andrebbe fatta un analisi.
deciditi sulla varietà e poi decidi bene su come procedere, direttamente con barbatelle innstate, ma serve l'irrigazione, o impianti il port'innseto che andrà innsetato successivamente


25/07/2013, 10:34
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