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Impiantare vigneto autoctono in Calabria
Autore |
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gianniforeste
Iscritto il: 24/10/2009, 22:44 Messaggi: 345 Località: Tolmezzo
Formazione: agrotecnico
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Forse non mi sono spiegato bene, ci sono dei piccoli vivai che se gli dai tu i tralci di vite che ti interessa innestare te lo fanno e te lo mettono sul selvatico che vuoi, come dicevo quello più adatto al tuo clima e al suolo che hai, ciao gianni
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09/05/2013, 20:18 |
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gianniforeste
Iscritto il: 24/10/2009, 22:44 Messaggi: 345 Località: Tolmezzo
Formazione: agrotecnico
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Forse si sta facendo un pò di confusione, i cosiddetti selvatici derivano da vari incroci di 3 specie di viti americane: Vitis berlandieri, riparia e rupestris, dalle quali si sono prodotti tantissimi portainnesti adatti a tutti i suoli, e di regola queste viti non sono mai state impiantate per produrre vino ma per usarli appunto come portainnesto poichè resistenti alla fillosserra. Prima che si scoprisse questo stratagemma si è pensato di incrociare le viti americane resistenti al pericoloso insetto con varietà europee, con la speranza che questi ibridi prendessero la resistenza delle viti americane alla fillossera e la qualità dell'uva delle viti europee, ma dei tantissimi ibridi solo pochi hanno dato risultati aprezzabili e comunque con caratteristiche dell'uva inferiore a quella del genitore europeo. Durante la fermentazione di queste uve si sviluppa una quantità di alcool metilico superiore ai termini di legge, per questo è proibita la vendita e la produzione di vino da questi ibribi. La ricerca di varità resistenti alle malattie non si è mai fermata, anche se spesso ostacolata dalle case produttici di fitofarmaci, e l'università di Friburgo prima e quella di Udine negli ultimi tempi hanno creato tramite impollinazione naturale (no OGM) varietà resistenti e con caratteristiche buone dell' uva incrociando le varie specie di vitis coinvolgendo anche una vite di origine russa resistente al freddo e alle malattie. Spero di non avervi incasinato la testa, ciao gianni
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09/05/2013, 20:47 |
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jonnycash
Iscritto il: 28/01/2013, 21:22 Messaggi: 385 Località: termoli(CB) domicilio pisa(PI)
Formazione: perito agrario e laureando
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gianniforeste ha scritto: Forse si sta facendo un pò di confusione, i cosiddetti selvatici derivano da vari incroci di 3 specie di viti americane: Vitis berlandieri, riparia e rupestris, dalle quali si sono prodotti tantissimi portainnesti adatti a tutti i suoli, e di regola queste viti non sono mai state impiantate per produrre vino ma per usarli appunto come portainnesto poichè resistenti alla fillosserra. Prima che si scoprisse questo stratagemma si è pensato di incrociare le viti americane resistenti al pericoloso insetto con varietà europee, con la speranza che questi ibridi prendessero la resistenza delle viti americane alla fillossera e la qualità dell'uva delle viti europee, ma dei tantissimi ibridi solo pochi hanno dato risultati aprezzabili e comunque con caratteristiche dell'uva inferiore a quella del genitore europeo. Durante la fermentazione di queste uve si sviluppa una quantità di alcool metilico superiore ai termini di legge, per questo è proibita la vendita e la produzione di vino da questi ibribi. La ricerca di varità resistenti alle malattie non si è mai fermata, anche se spesso ostacolata dalle case produttici di fitofarmaci, e l'università di Friburgo prima e quella di Udine negli ultimi tempi hanno creato tramite impollinazione naturale (no OGM) varietà resistenti e con caratteristiche buone dell' uva incrociando le varie specie di vitis coinvolgendo anche una vite di origine russa resistente al freddo e alle malattie. Spero di non avervi incasinato la testa, ciao gianni Forse stai facendo tu un pò di confusione.. I selvatici di oggi li intendiamo come incroci ma sono incroci che comprendono anche la vite che ha nel fosso il ragazzo nella foto.Crescono spontaneamente in alcuni luoghi ecco perchè selvatici.Ma è dialettale! Ora se non ti torna,come è selvatico l'incrocio è selvatico pure il non incrocio per capirci.L'uso attuale è quello che dici te sulla fillossera ecc.. ecc.. e ti dò ragione. ciao
_________________ la classe non è acqua
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09/05/2013, 23:16 |
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gianniforeste
Iscritto il: 24/10/2009, 22:44 Messaggi: 345 Località: Tolmezzo
Formazione: agrotecnico
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Scusa Jonny, non volevo fare il saputello o sminuire nessuno, avevo veramente capito male, piochè qui di ibridi produttori ce ne sono ancora, e li distinguimo dai portainnesti che li chiamiamo selvatici, ciao gianni
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10/05/2013, 7:26 |
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macellaio
Iscritto il: 09/04/2010, 19:21 Messaggi: 975 Località: calabria
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Secondo me dato che prima era vigneto , quando lo hanno estirpato è rimasto qualcosa e poi si è allargato , quindi lo posso usare come porta innesto pure per fare il vino o solo zibibbo ?
_________________ Ciao a tutti ! Giuseppe.
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10/05/2013, 21:40 |
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jonnycash
Iscritto il: 28/01/2013, 21:22 Messaggi: 385 Località: termoli(CB) domicilio pisa(PI)
Formazione: perito agrario e laureando
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lo zibibbo lo devi innestare su un selvatico e così il tuo futuro vino sarà di zibibbo. Il selvatico da solo no.
_________________ la classe non è acqua
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10/05/2013, 21:49 |
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macellaio
Iscritto il: 09/04/2010, 19:21 Messaggi: 975 Località: calabria
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Per fare vino intendevo le varietà da vino oppure solo zibibbo da tavola .
_________________ Ciao a tutti ! Giuseppe.
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10/05/2013, 21:56 |
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macellaio
Iscritto il: 09/04/2010, 19:21 Messaggi: 975 Località: calabria
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Un mio zio che ha la vigna ha detto che per piantare le bacchette di selvatico c'è bisogno di uno scasso di un metro , è vero ? perchè io vorrei fare tutto il lavoro a mano e mi sembra esagerata questa profondità , mettere circa 70 piante , come varietà utilizzerò prunesta sicuro (una vecchia varietà della mia zona ) , greco bianco e nero , nocera forse ... non so se conoscete queste varietà , ma come devo fare per avere un vino buono (che devo imparare a fare ) ?
_________________ Ciao a tutti ! Giuseppe.
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24/07/2013, 21:58 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29300 Località: Imperia
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Per fare un bel lavoro, in autunno, prima di impiantare nuova vigna andrebbe fatto uno scasso anche di un metro e mezzo con letamazione abbondante....
Ciao
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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24/07/2013, 22:12 |
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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JeanGabin ha scritto: Per fare un bel lavoro, in autunno, prima di impiantare nuova vigna andrebbe fatto uno scasso anche di un metro e mezzo con letamazione abbondante....
Ciao in linea generale si ma devi vedere prima le condizioni del terreno e andrebbe fatta un analisi. deciditi sulla varietà e poi decidi bene su come procedere, direttamente con barbatelle innstate, ma serve l'irrigazione, o impianti il port'innseto che andrà innsetato successivamente
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25/07/2013, 10:34 |
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