Salve a tutti. Ho un problemino da risolvere, vi ringrazio in anticipo per l'attenzione che mi mostrerete.
Ho ricevuto in eredità un vitigno di circa 20 are nel napoletano. Nel vitigno ci sono diverse qualità di uva, Aglianico, Barbera e Primitivo per i rossi e Coda di Volpe, Malvasia e Greco per i bianchi. Fino a qualche mese fa, non gestivo io il vitigno ma conoscendo i metodi di coltivazione e mantenimento dei vitigni sto portando, io, avanti i lavori incominciati da altri.
Ebbene, pochi giorni fa ho trovato nella mia proprietà dei secchi pieni di talee in ammollo. Sono talee appertenenti sicuramente al mio vitigno e sono state eseguite dal precedente gestore, sono riuscito a sapere che si trovano in ammollo almeno da febbraio (periodo in cui sono state separate dalla pianta madre). Vorrei sapere da voi, il motivo per cui si trovano in ammollo e quando dovrebbero essere poste a dimora.
Io, da profano, ho formulato un'ipotesi: Sono poste in acqua per far spuntare le radici. Non sono state interrate subito per il problema della filossera, che attacca le radici dei ceppi europei (le mie uve). L'acqua quindi potrebbe inibire l'azione della filossera, non consentendone lo sviluppo vitale. Se così fosse, per l'interramento dovrei aspettare la fuoriuscita delle radici...
Spero di essere stato chiaro e di avervi incuriosito a trattare il mio "problema". Per eventuali chiarimenti, vi prego di scrivere.
p.s. = non sono interessato all'ampliamento del mio vitigno. Tali piante ottenute per talea sono da destinare per uso ornamentale di un terrazzo. Quindi non sono interessato alla possibilità del loro innesto su piede americano.
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: Il mistero delle talee di Vite...
25/05/2012, 16:11
scusa ma hanno radici e foglie?perché in caso contrario non hanno attecchito. tenerle in acqua va bene all'inizio(pochi giorni) ma dopo devono essere messa a terra per attecchire
Molto probabilmente il precedente gestore le aveva lasciate in ammollo x mantenerle fresche in attesa di metterle in terra (sempre che la tua zona non sia soggetta a fillossera). Ma questo si sarebbe dovuto fare al massimo entro la fine dell'inverno. Ora è tardi. Ciao
@baroreddu: Cioè intendi tralci da innestarle su un piede americano?
P.S. = Potrei provare a metterle a dimora in terra. Ma forse c'è il problema della filossera. Avevo letto che con terreni sabbiosi la filossera trova difficolta nel vivere. Visto che queste piante dovranno avere solo funzione ornamentale (in vaso), non posso preparare un terreno sabbioso e metterle a dimora in quel terreno? Avete avuto esperienze di questo tipo? Avete consigli sulle quantità di sabbia da mescolare al terreno? Grazie
In che parte del Napoletano sei?? Sarebbe opportuno inserire la località nei dati utente. Tieni presente che nei Campi Flegrei (provincia di Napoli) buona parte delle viti sono ancora a piede franco (non innestate) xchè il terreno poco compatto, di origine vulcanica, non ha permesso lo sviluppo della fillossera. Comunque, a mio avviso, è tardi anche x metterle in vaso.
ho avuto occasione di mettere a dimora delle talee di vite,sono state preparate a gennaio e messe direttamente a dimora senza metterle a bagno a radicare,con risultati negativi(conviene mettere il selvatico in ogni caso) per la filossera non ci dovrebbero essere problemi, ma le viti impiantate con questo sistema hanno vita breve, e comunque come dice sergios adesso è un po tardi. saludos a tottu