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OMleoncino
Iscritto il: 06/09/2011, 11:41 Messaggi: 309 Località: mantova
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non mi hai precisato com'è il microclima, ipotizzo che vista l'altitudine sia sensibilmente più freddo delle pianure alla medesima latitudine. direi proprio che è da fare bianchi, a maturazione precoce (tipo pinot e chardonnay...), con portinnesto tollerante il calcare
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23/10/2013, 17:16 |
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mortotoccaci
Iscritto il: 01/08/2013, 11:03 Messaggi: 2832 Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
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Elementi scarsi da apportare, specialmente il boro è importante, ma con una normale concimazione ce la fai. Portainnesto adeguato a tollerare il calcare altrimenti son dolori.
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23/10/2013, 17:52 |
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dmitriy
Iscritto il: 06/03/2012, 19:47 Messaggi: 125 Località: rimini
Formazione: .
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In base alle analisi del terreno consiglio di concimare con le seguenti quantità di fertilizzante riferite ai 7000 mq dell’appezzamento:
- Fosforo: 3 Qli di perfosfato triplo ( titolo 46% di P2O5 )
- Magnesio : 6-7 Qli di solfato di magnesio ( titolo 16% di MgO )
- Sostanza organica: non è necessaria, ma è sempre utile. Si può apportare del letame se disponibile ( 200-300 Qli ) oppure localizzare lungo le file dove verrà piantato 8-10 Qli di stallatico pellettato.
I fertilizzanti sopra indicati vanno interrati con una lavorazione a 30-50 cm, e servono per fare una scorta di fertilità per i primi anni del vigneto ( il fosforo anche per ripristinare il basso livello presente )
Questo e cio che mi è stato suggerito di fare...........
per il clima posso dire che quasi tutti i pomeriggi piove (15-20 min)
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23/10/2013, 22:57 |
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dmitriy
Iscritto il: 06/03/2012, 19:47 Messaggi: 125 Località: rimini
Formazione: .
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per quanto riguarda il clima che fattori dovrei guardare e che periodi?
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25/10/2013, 15:22 |
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dmitriy
Iscritto il: 06/03/2012, 19:47 Messaggi: 125 Località: rimini
Formazione: .
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mortotoccaci ha scritto: :o Ma noi cosa stiamo qua a fare?!?!?!?! Allora, la filossera è un insetto che attacca la parte radicale della vitis vinifera e la parte fogliare della vite americana (portainnesto). Così si è pensato bene di innestare su un tralcio (38cm) di vite americana una gemma (2 cm) di vitis vinifera. Ed ecco che la filossera, grazie ad un medtodo 100% biologico, non è stata più un problema. Il risultato dell'innesto è la BARBATELLA (vite di 1 anno). Radice di americana con testa di europea. Ora, volendo fare un impianto, si deve scegliere la VARIETA' di uva che si vuole pinatare (es. Merlot, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Trebbiano Romagnolo, Italia, Zibibbo, ecc, ecc) tenendo presente quali sono le varietà autorizzate in una determinata zona, i propri gusti e quello che si vuole produrre. Vite da tavola o da vino? Vino bianco o nero? Da bere in proprio o da commercializzare? Da prontabeva o da invecchiamento? Dolce, secco o spumante? Ecc, ecc, ecc. Quindi in base al terreno e al tipo di produzione che si vuole fare si deve scegliere il PORTAINNESTO. Non tutti i portainnesti sono adatti ai diversi terreni e climi. Alcuni sono più vigorosi, altri meno. L'innesto si può fare anche autonomamente in campo piantando delle talee franche di vite americana e procurandosi le gemme. (metodo lungo, difficile, noioso, che fa perdere un sacco di soldi a tutti ) Quindi il CLONE. Per ogni varietà (mettiamo il merlot) sono state selezionate delle particolari viti che hanno delle differenze produttive o organolettiche (producono prima, di più, di meno, hanno dei profumi particolari, fanno più grado, ecc). Il cliente così può scegliere il clone in base alle necessità produttive che ha. Quindi se abbiamo la barbatella di MERLOT R3 KOBER 5BB vuol dire che è una talea del portainnesto Kober, innestata con merlot del clone R3. Tutte le barbatelle sono geneticamente identiche alla prima R3. Dici che se uno impianta delle talee e in un secondo momento le innesta la varietà è sbagliato perché è contro producente perché? ??? i diritti di reimpianto le devo avere anche se impianto 3000 talee? grazie. ps sto elaborando un grafico con il clima del territorio temp, pioggia e sole quali sono i margini massimi e minimi nei vari periodi tipo fioritura, maturazione etc....
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31/10/2013, 5:07 |
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mortotoccaci
Iscritto il: 01/08/2013, 11:03 Messaggi: 2832 Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
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E' controproducente perchè le barbatelle le faccio io e se tutti si facessero gli innesti da soli non ne venderei nemmeno una!!!! Apparte gli scherzi, il metodo è più lungo e dispendioso tenendo presente che la barbatella innestata (almeno le nostre) hanno un attecchimento del 99% e costano tra uno e due euro. La talea franca costa tra 50 cent e 1 euro, la devi opiantare (attecchimento un po' più basso - 95%) Devi aspettare che ingorssi e poi la devi sovrainnestare (attecchimento basso). Quindi devi partire a tirare su il vigneto ... Con la barbatella se sei bravo il secondo anno vendemmi il 60% del Doc ... fai tu ... Per i diritti non so, ma non credo ti servano fin che non fai il sovrainnesto, ma potrebbe essere una cazzata. Saluti
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31/10/2013, 18:48 |
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dmitriy
Iscritto il: 06/03/2012, 19:47 Messaggi: 125 Località: rimini
Formazione: .
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Io vorrei fare 2-(3) varietà di bianco Trebbiano-Sauvignon o simile aromatico (e un terzo).....
il nonno dice che ha sempre fato ad alberello, si risparmia con questo tipo di allevamento? niente fili, nienti pali grossi.... o no?
come si calibra la densità con la vigoria?
come talea ho letto qualcosa sul 420A consigliato anche su impianti medio-alto densità.
95% contro 99%.............4% su 3000-5000 piante so 100-200 € di diff. giusto?+ lavoro
Quando si pianta la talea? Dopo quanto si innesta ?
L'azoto puo incidere sulla dimensione del grappolo ?
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31/10/2013, 20:59 |
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mortotoccaci
Iscritto il: 01/08/2013, 11:03 Messaggi: 2832 Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
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L'alberello non lo conosco personalmente. Si usa fare al sud. Secondo me non è una forma di allevamento tanto comoda e il costo di un impianto è facilmente ammortizzabile. Personalmente non lo farei mai, ma, ti ripeto, non lo conosco. Dovresti chiedere a qualcuno del sud Italia. Qui ci starebbe bene un altro topic. La densità dipende dal numero di piante che vuoi mettere e da quanto "stretto" puoi lavorare. Più piante hai, più qualità hai, ma anche un po' più di lavoro. Tra fila e fila da me si va da 2,5 metri a 3,5. Io più stretto di 2,80 non posso andare altrimenti non passo col trattore. Ho scelto per tutti i nuovi impianti 2,80. Poi tra pianta e pianta dipende dalla vigorosità della stessa. Un Prosecco lo si può piantare a 1 metro, ma io ho preferito 1,20 e 1,25 perchè è molto vigoroso. Il Pinot Grigio l'ho messo a 0,80 perchè non vegeta molto. Per le varietà che vuopi mettere tu devi chiedere consiglio al rivenditore, noi vivaisti le vediamo solo da piccole e non conosciamo bene i sistemi delle diverse zone d'Italia. Ogni clima fa sviluppare la pianta a modo suo! Poi se vuoi fare l'alberello non so proprio cosa dirti, ma Tebbiano+Alberello, così a naso, non mi sembra un gran connubio. Il 420A è un portainnesto che da poca vigoria alla pianta, maggiore qualità, resiste mediamente al calcare attivo. In alcune zone ha fatto produrre "troppo poco". Da me non si usa e non conosco il comportamento in vigna. Adatto a terreni in cui non c'è vigna da molto tempo. Soffre i terreni stanchi. La differenza di convenienza tra barbatella e innesto da fare in campo non è tanto sulla differenza di attecchimento della pianta in vigna, ma sul tempo che ci vuole a portare tutto l'impianto in piena produzione. Con la barbatella max al 3° anno (salvo errori di coltura) si vendemmia a pieno, con il sovrainnesto serve minimo un anno in più, se non due. La talea, come la barbatella, si piantano a primavera (da quando si è sicuri che non ci siano più gelate). Credo (ma non ne sono sicuro - io pianto solo barbatelle) che serva un anno prima del sovrainnesto (e non è detto che tutti i sovrainnesti attecchiscano, serve un bravo innestatore, che devi naturalmente pagare). L'azoto non credo che incida molto sulla dimensione del grappolo, almeno nelle varietà da vino. Incide invece su quelle da tavola, ma va dato nella giusta forma e nel momento giusto. La dimensione del grappolo nelle cultivar da vino è data dalla qualità, dal clima e dal clone principalmente.
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02/11/2013, 11:44 |
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siff
Iscritto il: 28/08/2011, 12:27 Messaggi: 2620 Località: potenza
Formazione: tecnico sistemi energetici
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ciao dimitry,io ti sconsiglio l alberello,è una forma che si usava una volta,adatta in zone ventose...io personalmente ho avuto un vigneto ad alberello è richiedeva molto lavoro...facevo molta piu potatura verde rispetto alla controspalliera,poi oltre a mettere un palo per ceppo,in piu mettevo anche delle canne di bambu per fare in modo da legare i tralci,altrimenti attaccarli ad un solo palo rischiavi di affussolare e creare umidità sviluppando malattie fungine...quindi risparmi con i fili di ferro ma aumenti il lavoro...preciso che le canne di bambu le sostituivavamo ogni anno!!!non immagini che rottura di scatole...almeno da me si fa cosi...se proprio vuoi fare l alberello ti conviene sempre mettere il filo ma a questo punto conviene passare ad altre forme di allevamento tipo cordone speronato o guyot
_________________ DALLA VITA EREDITIAMO MOLTE ANSIE,DALLA VITE LA FORZA DI SUPERARLE
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02/11/2013, 12:18 |
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dmitriy
Iscritto il: 06/03/2012, 19:47 Messaggi: 125 Località: rimini
Formazione: .
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sto facendo delle ricerche per capire il clima del posto, a 20 km c'è Aquila, ho letto che una delle città più fredde d'Italia. poi ho trovato in un archivio storico i dati meteo di un paese distante 3 km , e 30/70 m di altitudine,dalle colline. Che parametri si usano per capire se è piovoso o no, se fa caldo e no, se c'è vento o no?
Quali sono i bianchi da cui nascono i vini di struttura?
quante varietà di trebbiano ci sono? ho letto toscano, romagnolo, abruzzese....
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03/11/2013, 19:32 |
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