Ma noi cosa stiamo qua a fare?!?!?!?!
Allora, la filossera è un insetto che attacca la parte radicale della vitis vinifera e la parte fogliare della vite americana (portainnesto). Così si è pensato bene di innestare su un tralcio (38cm) di vite americana una gemma (2 cm) di vitis vinifera. Ed ecco che la filossera, grazie ad un medtodo 100% biologico, non è stata più un problema. Il risultato dell'innesto è la BARBATELLA (vite di 1 anno). Radice di americana con testa di europea.
Ora, volendo fare un impianto, si deve scegliere la VARIETA' di uva che si vuole pinatare (es. Merlot, Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Trebbiano Romagnolo, Italia, Zibibbo, ecc, ecc) tenendo presente quali sono le varietà autorizzate in una determinata zona, i propri gusti e quello che si vuole produrre. Vite da tavola o da vino? Vino bianco o nero? Da bere in proprio o da commercializzare? Da prontabeva o da invecchiamento? Dolce, secco o spumante? Ecc, ecc, ecc.
Quindi in base al terreno e al tipo di produzione che si vuole fare si deve scegliere il PORTAINNESTO. Non tutti i portainnesti sono adatti ai diversi terreni e climi. Alcuni sono più vigorosi, altri meno.
L'innesto si può fare anche autonomamente in campo
piantando delle talee franche di vite americana e procurandosi le gemme. (metodo lungo, difficile, noioso, che fa perdere un sacco di soldi a tutti
)
Quindi il CLONE. Per ogni varietà (mettiamo il merlot) sono state selezionate delle particolari viti che hanno delle differenze produttive o organolettiche (producono prima, di più, di meno, hanno dei profumi particolari, fanno più grado, ecc). Il cliente così può scegliere il clone in base alle necessità produttive che ha.
Quindi se abbiamo la barbatella di MERLOT R3 KOBER 5BB vuol dire che è una talea del portainnesto Kober, innestata con merlot del clone R3. Tutte le barbatelle sono geneticamente identiche alla prima R3.