Quando l'uva comincia a prendere colore (qualche acino) calcola che hai circa 40/45 giorni perchè sia matura (dipende dall'andamento climatico e dalle varietà). I prodotti antiperonosporici meno persistenti (rame) hanno tempi di carenza di una ventina di giorni. Dunque a 20 giorni dalla presunta vendemmia devi smettere di trattare. Se è per tuo uso personale puoi anche anticipare (e te lo consiglio). Quando l'uva inizia ad invaiare (colorarsi) non ha più paura di peronospora e oidio e qualche bolla sulle femminelle è normale e tollerabilissima. AL limite, se dopo vendemmiato ti accorgi che i tralci non sono ben maturi (lignificati) puoi ripendere i trattamenti, magari con un curativo e rame che aiuta la maturazione.
grazie ......spiegazione molto precisa.....infatti mi chiedevo fino a punto dovevo ancora trattare.....scusate ma sono inesperto.....è solo una passione la mia per perdere un po' di tempo per non stare al bar ......e anche per bere un buon bicchiere di vino
Visto il perdurare del bel tempo io è' da fine giugno che non tratto più con antiperonosporici e antioidici, solo tre volte con fosfito di potassio (pare che aumenti i poteri di difesa delle piante). Sia l'uva (già a 16 babo) che le foglie sono sanissime.Mai avuto viti più belle mentre gli altri anni, in questa stagione, ho sempre avuto attacchi pesanti di peronospora. Che dite, è stato una concomitanza di fattori favorevoli o può essere un modo alternativo di curare la vite (con il fosfito)?
Secondo me hai fatto bene per la peronospora. Invece per l'oidio hai avuto fortuna e dopo vendemmiato una sana passata di zolfo la darei. L'oidio non dipende dalle precipitazioni che, anzi, interferiscono col suo sviluppo. Forse c'è stato così tanto caldo che il fungo è entrato in crisi oppure hai avuto condizioni favorevoli. Meglio non rischiare però, dato che inquini poco, hai carenze ridotte e costa poco. Il fosfito di potassio noi lo usiamo molto. Aiuta nel senso che "porta dentro" il prodotto traslocandolo nella vegetazione nuova. E' un aiuto, non una soluzione. Lo scorso anno non c'era fosfito che teneva. I nostri enologi ne sconsigliano l'uso sull'uva dopo la fioritura perchè pare possa dare sentori sgradevoli al vino. Così come lo zolfo ventilato.
Avrai ragione, morto, anzi senz'altro avrai ragione; ma l'anno prossimo vorrei fare delle prove un po' più serie perchè c'è stata una strana coincidenza. Mi spiego: non ho un vigneto classico, ma solo un centinaio di piante in una parte del frutteto perciò alcune viti, a ridosso degli alberi da frutto, (le tengo come testimoni) non vengono mai trattate durante l'estate. Ebbene, queste viti che non hanno ricevuto la loro dose di fosfito presentano notevoli principi di peronospora al contrario delle altre come ho già detto. L'anno prossimo tratterò solo con fosfiti un intero filare e valuterò la differenza (poi se l'annata sarà come il 2014 ovvio che, come hai detto tu, non ci sono fosfiti che tengano). Per l'oidio non ho mai avuto problemi, visto che la val d'Ossola pare sia una delle zone più piovose d'Italia... Ciao.
Si ma sono daccordo. Io ne uso quintali di fosfito anche se costa un occhio della testa. Solo che da solo non cura niente, è un concime fogliare che viene traslocato facilmente nella vagetazione nuova ed ha la caratteristica di legarsi al fitofarmaco portandolo dentro la foglia; rendendolo una specie si sistemico. Ho molto semplificato.
Mi aggiungo anche io in questo 3D in quanto anche io ho dei grappoli che seccano...sicuramente non per lo stesso motivo....sapreste dirmi di cosa si tratta?