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Giorni trattamento vigneto 
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Orf ha scritto:
Ciao Peppe, per 10 litri di acqua sono sufficienti 20-25g di poltiglia. Io posso arrivare a 10 o 15 trattamenti senza sforare



io ho fatto un semplice calcolo partendo dalla dose minima.
E' stato detto che la quantità minima corrisponde a 700g x 1hl, questa quantità come detto sopra va impiegata su un decimo di ettaro quindi mille metri quadrati.
Se per 100 litri di acqua mi serve una dose minima di 700 g di poltiglia x 1000 m^2.
Allora va da se che utilizzerò 70 g per solo 10 litri di acqua che mi serviranno per coprire 100 m^2.

Perchè dovrei utilizzare 20-25?

Io così la intendo, ma sono all'oscuro di tutto.
Aiutatemi se sbaglio.
vi ringrazio


08/03/2014, 16:41
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Ciao Peppe....ti anticipo che ora vado un po' di fretta e quindi spero di non fare casino. Un conto è la dose di etichetta (quasi sempre ben superiore al necessario), altra cosa è la dose che effettivamente ti dà una buona efficacia.
Se uno fa rame E ALTRI PRODOTTI, può tenere quella di etichetta. Se uno invece usa solo rame e zolfo (come me ad esempio ma anche molti altri), diventa importante andare a limare il più possibile, arrivando a toccare le dosi minime di efficacia.
Ti assicuro che con 250g per ettolitro hai un'efficacia più che soddisfacente (c'è chi si spinge fino a 100), e parlo di poltiglia al 20, non di rame metallo.
Il rame metallo ha infatti una certa efficacia fino ai 20g per ettolitro, come è stato dimostrato in una relazione tecnica a cui ho assistito alcuni giorni fa in cui si analizzavano i risultati di una prova fatta a 20 e una a 40g di rame metallo. E' emerso che a 20 ci sono più foglie colpite dalla peronospora, ma che la frequenza di attacco sul grappolo è quasi trascurabile rispetto ai 40.
Nota bene: con questo non ti sto dicendo di andare a 20 grammi sia chiaro, che è meglio lasciarlo fare agli agricoltori professionali con vigneti in zone vocate...voglio solo dire che 50g per me sono più che sufficienti per avere buone garanzie. Per questo ti ho fatto quei valori nel messaggio precedente.
Ciao!


08/03/2014, 18:05
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scusate ma come stabilite la dose minima efficace? le dosi sono solo quelle di etichetta, che corrispondono alle dosi effettivamente efficaci e al livello che non da problemi di residui.
poi per il rame ci sono dei limiti ben precisi in un anno che non devono essere superati.
andare a dare dosi più basse si incorre nel selezionare ceppi resistenti per questo si consiglia di alternare i prodotti.
per favore non esiste una agricoltura professionale ed una hobbistica, l'agricoltura in questo campo è una sola e quanto scritto in etichetta va seguito principalmente perché il rischi per la salute umana sono alti.
spero che il discorso sia ben chiaro!
grazie


08/03/2014, 21:37
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Io non parlavo a caso. Ci sono centinaia di viticoltori bio che per il rame, se seguissero le dosi di etichetta, chiuderebbero l'azienda domani mattina.
Specifichiamo inoltre che il rame ha un meccanismo di azione multisito che non genera resistenze.....oltre al fatto che le resistenze stesse sono favorite normalmente più dalle alte dosi che da quelle basse, dovresti saperlo.
Venendo alla domanda: la dose minima efficace si stabilisce sperimentando. Ma non lo dico io, lo dice chi fa assistenza tecnica che la dose sufficiente è inferiore.
L'agricoltore deve sapere ciò che sta facendo, deve conoscere il prodotto che sta usando e il comportamento del prodotto stesso in funzione della dose. La dose di utilizzo in etichetta non è mica equivalente alle frasi di rischio sulla tossicità, e se l'utilizzatore ne vuole usare meno (perchè sa di poterne usare meno) è un problema suo e di nessun altro. Come si fa a parlare di rischi per la salute umana mentre si sta discutendo di usare MENO prodotto di quello indicato in etichetta???
Diverso sarebbe usare più prodotto del consigliato, ma non è certo questo il caso.
E mi ripeto, parlo sulla base di esperienza personale (parliamo di ettari di vigneto, non di 10 vigne davanti casa) e dopo aver ascoltato persone che fanno assistenza tecnica da una vita presso un istituto agrario importantissimo e testano i prodotti tutti gli anni con mille prove.
Non c'era nulla di "illecito" nelle considerazioni che stavamo facendo :idea:


08/03/2014, 22:00
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Orf ha scritto:
Ciao Peppe....ti anticipo che ora vado un po' di fretta e quindi spero di non fare casino. Un conto è la dose di etichetta (quasi sempre ben superiore al necessario), altra cosa è la dose che effettivamente ti dà una buona efficacia.
Se uno fa rame E ALTRI PRODOTTI, può tenere quella di etichetta. Se uno invece usa solo rame e zolfo (come me ad esempio ma anche molti altri), diventa importante andare a limare il più possibile, arrivando a toccare le dosi minime di efficacia.
Ti assicuro che con 250g per ettolitro hai un'efficacia più che soddisfacente (c'è chi si spinge fino a 100), e parlo di poltiglia al 20, non di rame metallo.
Il rame metallo ha infatti una certa efficacia fino ai 20g per ettolitro, come è stato dimostrato in una relazione tecnica a cui ho assistito alcuni giorni fa in cui si analizzavano i risultati di una prova fatta a 20 e una a 40g di rame metallo. E' emerso che a 20 ci sono più foglie colpite dalla peronospora, ma che la frequenza di attacco sul grappolo è quasi trascurabile rispetto ai 40.
Nota bene: con questo non ti sto dicendo di andare a 20 grammi sia chiaro, che è meglio lasciarlo fare agli agricoltori professionali con vigneti in zone vocate...voglio solo dire che 50g per me sono più che sufficienti per avere buone garanzie. Per questo ti ho fatto quei valori nel messaggio precedente.
Ciao!


ok seguirò i tuoi consigli. Infatti vorrei fare diversi trattamenti con poltiglia e siccome vedo che in tanti adottano anche lo zolfo bagnabile, lo mischio anch'io con la poltiglia.
In questo caso anche lo zolfo dovrò ridurre? In etichetta se non sbaglio si consiglia 200g per ettolitro. A quanto dovrò portarlo?

Inoltre vorrei far un'altra domanda che mi chiedo quanto faccio qualche trattamento con la pompa a spalla. Irroro poco o tanto? Siccome l'ho fatto così poche volte mi assillano tanti dubbi.
Con una dose di 10 litri mi dovranno bastare per circa 100 metri di vigneto. Vero?


09/03/2014, 12:46
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Ciao Peppe, per lo zolfo controlla meglio ma credo siano un pochino più alte le dosi in etichetta. Generalmente vanno bene quelle per lo zolfo, qui si va dai 300 ai 500g per hl, con quest'ultimo valore nei periodi a maggior rischio.
L'ideale sarebbe separare i trattamenti dal punto di vista della strategia di difesa (il rame si dà preventivo, prima della pioggia, mentre l'azione dello zolfo servirebbe dopo la pioggia visto che l'oidio è favorito dal caldo), ma di fatto sono pochi quelli che se lo possono permettere: in genere, per comodità, si mettono insieme rame e zolfo.
Per la quantità che dai a spalla secondo il mio modesto parere non devi avere l'assillo, prova e vedi....tenendo presente che l'importante è fare una bagnatura fine e omogenea e allo stesso tempo non esagerare: il gocciolamento andrebbe ridotto al minimo, perchè quando si forma la goccia che cade a terra è già troppo.
Però insomma teniamo sempre presente anche la realtà: non stiamo usando un atomizzatore di ultima generazione con tecnologie avanzatissime, se gocciola un pochino non è un problema ;)
Ovviamente, sulla quantità, molto dipende anche dal grado di sviluppo delle piante.


09/03/2014, 13:18
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Orf il compito di un moderatore é anche quello di verificare le indicazioni che vengono date sul forum e piaccia o meno non si possono dare indicazioni che non rispettano la buona pratica agricola, e il non rispetto delle etichette lo é. Discutibile o meno spero che sia chiaro il perché.
inoltre si deve avere chiaro anche che quello che si scrive é nella maggior parte letto da persone che non hanno la giusta competenza e quindi poi l'informazione puó essere distorta o male interpetrata, e non é l'utente che ne risponde ma il forum.
Il mio intervento deve essere riferito in generale a qualsiasi prodotto(quindi non é necessario ripetermi tutta la storia del rame, ma anche li ce ne sarebbe da parlare, o la gestione delle resistenze), e permettimi tu hai scritto che non segui mai la dose di etichetta e che aumenti i trattamenti, quindi mi vengono subito da evidenziare due punti, uno per il rame c'é un limite che non si puó superare(quindi nelle indicazioni lo devi indicare) due anche il numero di interventi é ben specificato.
Poi andando alle dosi, bene se ci sono delle prove metti i riferimenti e cosí non sei contestabile e comunque se ci sono delle prove sono state verificate e indicate queste dosi(mi piacerebbe vederele e vedere anche tutti i riferimenti).
Mi sembra strano che un ente ufficiale dia questa indicazione visto che in caso di contestazione(mancanza di efficacia) nessuno ne risponde perché non si sono seguite le indicazione di etichetta e ne risponde in solido il tecnico.
Per favore spero che non ci sia piú la necessitá di tornare su questa discussione e che ora sia piú chiaro l'intento della mio intervento.
grazie per la collaborazione.


09/03/2014, 14:49
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Marco capisco il senso del tuo commento, ma ribadisco ogni parola fin qui scritta.
Contesto, e non accetto, i toni...c'è modo e modo di dire le cose e fare osservazioni, un po' di umiltà non guasta anche se si è moderatori.
Faccio alcune dovute precisazioni.
Parli del ruolo del moderatore: concordo, ma ti rispondo che prima di insinuare che le indicazioni date siano sbagliate sarebbe opportuno conoscere bene l'argomento di cui si sta parlando.
Parli di buone pratiche agricole: sbaglio o la buona pratica agricola impone di ridurre il quantitativo di rame? Oltre al limite di legge di 6kg/ha/anno che probabilmente verrà abbassato ulteriormente.
Dal momento che se non rispettassi i limiti mi verrebbe ritirata la certificazione, forse ho una vaga idea dell'argomento. TUTTI i bio di molte zone del centronord, se rispettassero le dosi in etichetta, sarebbero fuori limite e quindi verrebbe ritirata loro la certificazione: di cosa stiamo parlando?
La strategia usata da TUTTI è quella di usare dosi minime ma aumentare il numero di trattamenti, e si arriva in vendemmia con un residuo inferiore rispetto a chi fa una difesa classica, in quanto loro fanno meno trattamenti con rame ma a dosi molto molto maggiori.
Ho l'impressione che tu ti occupi di altro, e non è certo una colpa, ma non venire a fare certe accuse infondate almeno.
Il vecchio pregiudizio dei bio che avvelenano il mondo col rame è superato da 20 anni. E ormai non si parla più di 4 gatti visionari alternativi ecologisti....è solo questione di aggiornarsi.
Parli di resistenze, ti ho già risposto ma mi pare di capire che non leggi bene i messaggi, lo dico senza polemiche.
Parli di dosi di etichetta da me MAI rispettate: falso, si sta parlando di rame e solo di rame.
Parli di "persone che non hanno la giusta competenza e quindi poi l'informazione puó essere distorta o male interpetrata", chiariamo che in uno dei primi interventi ho detto che per piccole produzioni per autoconsumo VA BENE seguire la dose in etichetta, ma siccome Peppe si è dimostrato sensibile all'argomento gli ho indicato anche un'altra strada, peraltro non sognata da me durante questa notte, ma messa in pratica da me nel quotidiano e insieme a me da tutti quelli che, ad esempio, conferiscono uve alla stessa cantina, leader italiano e direi mondiale nella produzione di spumanti (tonnellate e tonnellate di uva).

Posto un link, ma è solo un esempio dei tanti, poi mi taccio.

http://www.interbio.it/share/integra_fi ... 202010.pdf" target="_blank


09/03/2014, 19:08
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Perfetto con la giusta argomentazione ora il suo messaggio è più chiaro.
Mi permetta comunque di ribadire che siamo in regime di agricoltura biologica


09/03/2014, 22:00
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Buongiorno a tutti. il mio consorzio agrario di fiducia mi ha consigliato, per non sforare con il rame, di fare alcuni trattamenti da aprile fino a fine fioritura con metiram per poi andare di poltiglia bordolese (naturlmente sia metiram che poltiglia accompagnata con lo zolfo). Così facendo non supererò mai il limite di rame a ettaro. che ne dite????


10/03/2014, 14:50
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