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Giorni trattamento vigneto 
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Buongiorno a tutti. Premetto che sono nuovo nel forum e non so bene come funziona :D comunque se possibile mi aggiungo a questo argomento perchè anche io ho un piccolo vigneto e avrei bisogno di alcune informazioni da persone che sicuramente sanno più di me. Ho 4 filari da 50 metri dove sono presenti viti di merlot, prosecco e qualche uva fragola (premetto che abito in provincia di belluno al confine con quella di treviso, vicino valdobbiadene terra del prosecco). Cerco di restare sul biologico e al consorzio agrario mi hanno detto di iniziare con zolfo bagnabile già appena si aprono le gemme. Poi da quando i tralci raggiungono i 10 cm devo iniziare anche con poltiglia bordolese, naturamente mischiato con lo zolfo bagnabile. In fioritura mi hanno sconsigliato di trattare e di riiniziare gli stessi trattamenti non appena la fioritura sarà terminata. So che dopo i 24 gradi la peronospora non è più un problema e in più, avendo problemi con le cicaline, mi hanno consigliato un insetticida da usare per due trattamenti, uno a fine giugno e uno verso metà luglio. PUò essere corretto così??? manca qualcosa??? fino a quando continuo con questo tipo di trattamenti????
Vi ringrazio anticipatamente ;) e scusate l'intrusione


26/02/2014, 15:08
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fededp1992 ha scritto:
Buongiorno a tutti. Premetto che sono nuovo nel forum e non so bene come funziona :D comunque se possibile mi aggiungo a questo argomento perchè anche io ho un piccolo vigneto e avrei bisogno di alcune informazioni da persone che sicuramente sanno più di me. Ho 4 filari da 50 metri dove sono presenti viti di merlot, prosecco e qualche uva fragola (premetto che abito in provincia di belluno al confine con quella di treviso, vicino valdobbiadene terra del prosecco). Cerco di restare sul biologico e al consorzio agrario mi hanno detto di iniziare con zolfo bagnabile già appena si aprono le gemme. Poi da quando i tralci raggiungono i 10 cm devo iniziare anche con poltiglia bordolese, naturamente mischiato con lo zolfo bagnabile. In fioritura mi hanno sconsigliato di trattare e di riiniziare gli stessi trattamenti non appena la fioritura sarà terminata. So che dopo i 24 gradi la peronospora non è più un problema e in più, avendo problemi con le cicaline, mi hanno consigliato un insetticida da usare per due trattamenti, uno a fine giugno e uno verso metà luglio. PUò essere corretto così??? manca qualcosa??? fino a quando continuo con questo tipo di trattamenti????
Vi ringrazio anticipatamente ;) e scusate l'intrusione

Che dopo i 24 gradi la peronospora non sia più un problema secondo me non è vero, potrebbe non essere un problema oltre i 30 gradi ma anche qua non se ne ha la certezza (dipende anche da zona, vitigni sensibili insomma non è una regola generale).
Il principio attivo dell'insetticida consigliato sai qual'è? Perché se vuoi restare sul biologico i principi attivi insetticidi non sono tantissimi...
Comunque tendenzialmente andrebbe bene, bisogna solo stare attenti alla quantità di rame metallo che usi durante l'annata perché bisogna rimanere nel limite di 6 kg ad ettaro ed utilizzando la poltiglia bordolese bisogna stare attenti a non sforare (da questo punto di vista sei fortunato visto che merlot e soprattutto la glera sono abbastanza precoci).
L'uva fragola non bagnarla con zolfo e poltiglia ma curala solo per le cicaline.
Occhio solo alla botrite, magari la tua zona è abbastanza a bassa pressione (e quindi basta l'effetto collaterale della poltiglia) ma un anno non è mai uguale all'altro, tendenzialmente il merlot è abbastanza resistente (almeno il clone che ho io) ma la glera non so


26/02/2014, 16:52
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Ti ringrazio delle informazioni. :) La mia zona è molto umida e molto soggetta a botrite. Cosa devo fare oltre ad un buon arieggiamento dei grappoli???? Comunque l'insetticida che mi ha consigliato contiene thiamethoxam puro più confabulanti vari. Comunque dici di iniziare quando le gemme si muovono con lo zolfo bagnabile, successivamente ancora quello e poi quando i rami sono lunghi 10 cm inizio con la poltiglia mischiata con lo zolfo. Quante volte lo zolfo e la poltiglia???? Fioritura si lascia perdere???. Naturalmente i prodotti devono essere spruzzati alla mattina presto o alla sera e generalmente i trattamenti di zolfo e poltiglia vanno usati ogni 7/9 giorni giusto???


26/02/2014, 21:25
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fededp1992 ha scritto:
Ti ringrazio delle informazioni. :) La mia zona è molto umida e molto soggetta a botrite. Cosa devo fare oltre ad un buon arieggiamento dei grappoli???? Comunque l'insetticida che mi ha consigliato contiene thiamethoxam puro più confabulanti vari. Comunque dici di iniziare quando le gemme si muovono con lo zolfo bagnabile, successivamente ancora quello e poi quando i rami sono lunghi 10 cm inizio con la poltiglia mischiata con lo zolfo. Quante volte lo zolfo e la poltiglia???? Fioritura si lascia perdere???. Naturalmente i prodotti devono essere spruzzati alla mattina presto o alla sera e generalmente i trattamenti di zolfo e poltiglia vanno usati ogni 7/9 giorni giusto???

L'arieggiamento dei grappoli per la botrite è fondamentale e se usi varietà spargole può bastare quello e l'effetto collaterale del rame, che inoltre tende ad ispessire le bucce. Per diminuire il rischio potresti anche eventualmente tagliare le punte dei grappoli che permette un asciugamento più rapido in caso di pioggia. Se vuoi restare sul biologico ci sono prodotti a base di bacillus subtilis o bacillus amyloliquefaciens ma non ti saprei dire con quanta efficacia perché non l'ho ancora usato (sperimenterò quest'anno).
Il thiamethoxam è un neonicotinoide e se vuoi restare sul biologico non lo puoi usare. Se lo usi assolutamente non in fioritura e sfalciando l'erba fiorita prima di darlo perché danneggia seriamente le api. Qua in piemonte il limite è un trattamento l'anno, raramente lasciano in deroga un secondo trattamento ma solo in casi di particolare recrudescenza della flavescenza dorata. In biologico puoi usare o piretro o azadiractina ma devi fare qualche trattamento in più. Per la tignola invece in biologico c'è il bacillus thuringiensis che è preferibile perché è abbastanza specifico e non danneggia le api. Questi prodotti biologici insetticidi è sempre meglio darli la sera e spesso bisogna controllare che il pH dell'acqua sia acido, comunque in etichetta c'è scritto tutto.
Io di solito per l'inizio della difesa seguo i bollettini locali e il decorso climatico, comunque con lo zolfo a meno di problematiche legate all'anno precedente io inizierei più o meno con il tralcio a 10 cm come per la peronospora o comunque appena prima, iniziare subito appena si muove la gemma mi sembra presto (a meno che appunto hai avuto attacchi l'anno precedente).
Per il resto ti hanno consigliato bene, trattamenti mattina o sera (quando fa caldo altrimenti li puoi fare anche il pomeriggio) e sospendere il rame in fioritura per non rischiare aborti floreali.
Il discorso rame è un po' delicato, è corretto un intervallo di 7-10 giorni (se non ci sono pioggie che dilavano), però metti che inizi a maggio a trattare e finisci inizio agosto ti saltano fuori come minimo 8-9 trattamenti e con la poltiglia mi sa che vai a sforare il limite rame ad ettaro, dipende un po' dalla percentuale di rame metallo


27/02/2014, 0:23
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Perfetto grazie mille delle informazioni :) Per la botrite ogni anno cerco di creare un buon arieggiamento dei grappoliComunque nel retro del prodotto a base di rame cè scritto "Rame metallo (da solfato neutralizzato con calce spenta) 20%". Nello zolfo bagnabile invece c'è scritto: "Granuli disperdibili in acqua, fungicida antioidico a base di zolfo, indicato per trattamenti liquidi a fruttiferi, ortaggi, cereali, colture industriali, floreali, ornamentali. Zolfo puro (esente da selenio) 80 %". La mia domanda è... se esce che passo il limite ad ettaro con il rame che succede????? Come faccio ad accorgermi se passo il limite ad ettato??? Praticamente inizio con i tralci a 10 cm con tutto ovvero zolfo e solfato di rame con trattamenti ogni 7 giorni se piove.
PS: scusami se ti rompo le scatole ma voglio capire bene come funziona ;)


27/02/2014, 0:59
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Quanti trattamenti massimo di rame e zolfo???


27/02/2014, 1:25
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Complimenti Leorasta, dai sempre informazioni molto sensate e precise!
Per lo zolfo non ci sono limiti annui, mentre per il rame dipende dal numero di trattamenti (quindi andamento stagionale) e soprattutto dalle dosi che usi. Il rame è un prodotto PREVENTIVO e di contatto, quindi la copertura va ripristinata dopo ogni dilavamento e comunque tenendo conto delle fasi di crescita della pianta.
Quasi nessun prodotto ha il 100% di principio attivo: ci sono coformulanti di vario tipo, coadiuvanti, impurità ecc.
20% significa che in 100 grammi, 20 sono di rame metallo: quindi è su quei 20 che verrà calcolato il dosaggio a ettaro. Dipende anche dai volumi che usi nell'esecuzione del trattamento (es. 10 hl di miscela/ha...tu guardi il prodotto che hai messo in quei 10hl ipotetici, e sai che il 20% di quel valore è il rame metallo che hai messo in quell'ettaro in quel trattamento).
Io sono in una zona poco problematica per la peronospora e vado sempre e solo con rame e zolfo senza avere problemi particolari. Certo è che, come si diceva, va tenuto conto ovviamente delle caratteristiche di questi prodotti...che non hanno la persistenza dei sistemici.
Leorasta, come sempre, ti ha consigliato molto bene sulla botrite.....e ti assicuro che per quella il grosso della lotta è preventiva, in termini di arieggiamento dei grappoli e cercando di averli il meno compatti possibile: i prodotti, mediamente, alla botrite fanno il solletico ;)


27/02/2014, 8:22
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Che gentili che siete tutti ;) quindi per trovare quando raggiungo il rame ad ettaro e quindi quando supero il limite basta fare un piccolo calcolo ;) quest'anno proviamo così. Lo zolfo in fioritura è comunque meglio evitare vero???? :) In questi anni le cicaline me ne hanno uccise un bel pò di vite e l'anno scorso finalmente ho comperato il thiamethoxan (o come si scrive :D) e speriamo che quest'anno sia migliore. Tanti dicono per le larve in questo periodo di trattare con olio bianco :? ma mi sembra strano.


27/02/2014, 9:58
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Grazie Orf, il fatto è che anche io ho cominciato da zero ma mi piace molto la viticoltura e studiare queste cose per me è un piacere, così quando si possono dare dei consigli a persone che hanno appena iniziato e che vogliono imparare si danno sempre volentieri. Poi il forum è pieno di gente esperta quindi se anche scrivo qualche stupidata ci sarà sempre qualcuno che mi "corrigerà" :D !
Per il discorso rame, come ha detto giustamente Orf, basta fare un piccolo calcolo. Il fatto è che io al primo anno ho provato a fare 100% biologico, usando solo poltiglia bordolese (tra l'altro miscelata da me per cui con percentuale più alta di rame metallo) e mi sono accorto che sforavo il limite e anche di parecchio. Nessuno viene a far controlli sulla quantità di rame ad ettaro in un vigneto per produzione famigliare però sforare il limite va a detrimento della fertilità del tuo terreno, perché il rame è un metallo pesante che tende ad accumularsi e danneggia le radici, e quindi è sempre meglio usarne il meno possibile. Sono quindi passato ad una specie di gestione "mista": apro solitamente con 2 interventi di copertura con rame, poi nella fase di massimo rischio (cioè quando c'è una forte crescita dei germogli che da me corrisponde solitamente al periodo più piovoso) uso un sistemico di cui posso fare al massimo 3 applicazioni all'anno (di solito riesco a farne solo 2) intervallati con prodotti che stimolano le difese endogene della pianta (e che, per ora, mi sembra funzionino bene) e poi chiudo con 2-3-4 interventi rameici a seconda dell'annata. In questo modo uso circa metà o poco più del limite rame/ettaro.
Lo zolfo puoi usarlo in fioritura (sempre alla dose minima) ma chiaramente se si riesce ad evitare è meglio. La storia dell'olio bianco l'avevo sentita anche io, andrebbe fatta in questo periodo per colpire le uova svernanti di cicaline ma ho avuto pareri del tutto contrastanti, certi dicevano che serve altri invece che è una perdita di tempo. Ad ogni modo non ho provato.
Per chi vuole provare l'olio e ha anche problemi collaterali di escoriosi che vuole trattare sul bruno con zolfo ad alto dosaggio, per fare un'unica passata al posto dell'olio bianco può usare l'olio di colza (se si riesce a trovarlo) che è compatibile con lo zolfo


27/02/2014, 11:23
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Anche a me piace molto la viticoltura e cerco di imparare il più possibile al fine di avere del vito casalingo decente ;) che prodotto sistemico usi? :)


27/02/2014, 15:06
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