Giorni trattamento vigneto

siccome tutti gli anni devo anticipare la vendemia causa credo api o altri insetti che si pappano tutti gli acini lasciandomi solo i raspi pensavo di mettere delle bottiglie con all'interno cocacola o qualche altra bevanda zuccherina.pensate che possa avere successo?e soprattutto è probabile che siano questi insetti??dubito siano uccelli o topini, ma non lo escludo.sono tutto orecchie.grazie

Vespe può darsi benissimo. Nelle bottiglie basta anche acqua zuccherata senza stare lì a comprare bevande apposta

ok grazie mille

Ciao a tutti , vi leggo con interesse ,
sono un coltivatore del Comune di Cori , (Latina) , zona collinare a circa 300 mt , siamo in zona DOC , ho un vigneto a tendone (circa 1,5 Ha diviso in 4 particelle ), una parte a fondo vallata e una parte in declivio esposto a est ; effettuo trattamenti con cadenza tra 7-10 giorni , (dipende dalla disponibilità del mio tempo libero ) , dalla prima settimana di maggio alla prima metà di agosto , poi basta per non conferire in cantina uve ancora ricche di trattamenti .
Utilizzo prima della fioritura prodotti a base di mancozeb e poi solo prodotti a base di ossicloruro al 50% e antioidico di copertura , se il periodo di giugno è particolarmente piovoso o umido faccio 1 o 2 trattamenti con sistemici , non mi sono simpatici e se posso li evito , ho una mia convizione ( non supportata da alcuna spiegazione scientifica ) che i sistemici a lungo andare creano assuefazione nelle piante , non ho mai dato insetticidi per la tignola e ragnetto rosso .
Purtroppo non sempre i risultati sono soddisfacenti , noto, che ci sono delle viti che , anche se ben irrorrate , vengono attaccate dall'oidio con la classica muffetta bianca-grigia che impedisce e/o blocca la completa maturazione , l'unica cosa che noto è che il fenomeno oidio è piu' diffuso nella zona piana della vallata .
Non sono riuscito a darmi delle spiegazioni , valutando anche andamenti deglli anni precedenti , se non quella che i prodotti non sono conformi a quanto dichiarato ,e si è portati ad aumentare solo i dosaggi (sbagliato ) , visto che non si puo' fare altro .
Ho anche seguito alcuni convegni proposti da ditte produttrici , ma se dai retta ai loro consigli , oltre a spendere piu' di quello che raccogli semini veleni e altro , fuori da ogni normativa , per cui mi attengo ad abitudini tradizionali .
ciao a presto

Più che alla pianta i sistemici possono creare assuefazione dei patogeni e non agire più contro queste forme resistenti; però si tratta di casi piuttosto rari che possono succedere se non si segue l'etichetta del prodotto (ad esempio facendo più trattamenti rispetto a quelli massimi riportati in etichetta) e quindi non si fa una adeguata alternanza di principi attivi.
Sui trattamenti non soddisfacenti non è che ci puoi fare molto, con prodotti di copertura devi assicurare una copertura totale delle parti verdi e chiaramente una tale copertura non riuscirai mai a farla al 100%... Poi ci sono le piogge che dilavano i prodotti... E infine c'è la nuova vegetazione che cresce appena dopo il trattamento che chiaramente non è coperta...
L'unica cosa che potresti provare, secondo me, è unire un prodotto adesivante ai tuoi trattamenti. Io quest'anno ne ho usato uno a base di pinolene che mi sembra abbia dato dei buoni risultati visto che le piante sono complessivamente sane.
Adesivanti come questo dovrebbero assicurarti una copertura migliore (perché crea goccioline più uniformi) e creare una patina meno dilavabile e moderatamente "elastica" che segue la crescita delle parti verdi.

coltivoeperdo ha scritto:Ciao a tutti , vi leggo con interesse ,
sono un coltivatore del Comune di Cori , (Latina) , zona collinare a circa 300 mt , siamo in zona DOC , ho un vigneto a tendone (circa 1,5 Ha diviso in 4 particelle )...............e il periodo di giugno è particolarmente piovoso o umido faccio 1 o 2 trattamenti con sistemici , non mi sono simpatici e se posso li evito , ho una mia convizione ( non supportata da alcuna spiegazione scientifica ) che i sistemici a lungo andare creano assuefazione nelle piante ,

Per ragioni di tempo, per ora non intendo interferire con altre tue convinzioni, che in parte approvo, ma per quanto riguarda l'assuefazione delle malattie ai sistemici, posso tranquillamente affermare che non si tratta di opinioni ma è una realtà scientificamente provata. Tanto è vero che si raccomanda di non usare mai in più di due o tre trattamenti stagionali e, all'occorrenza cambiare sistemico con un principio attivo completamente diverso dal primo.
Sicuramente, invece, non danno alcun tipo di "assuefazione" né i prodotti rameici (per quanto riguarda la Peronospora), né quelli allo zolfo (per quanto riguarda l'oidio)
Saluti
Pedru

Si pedru, è vero, però anche il rame ha i suoi difetti perché si accumula nel terreno.
Io il rame lo uso e continuerò ad usarlo, specialmente all'inizio e alla fine della stagione, però mi sto anche indirizzando verso prodotti che stimolano le difese endogene della pianta

leorasta ha scritto:Si pedru, è vero, però anche il rame ha i suoi difetti perché si accumula nel terreno.
Io il rame lo uso e continuerò ad usarlo, specialmente all'inizio e alla fine della stagione, però mi sto anche indirizzando verso prodotti che stimolano le difese endogene della pianta

Prodotti tipo ?

leorasta ha scritto:Si pedru, è vero, però anche il rame ha i suoi difetti perché si accumula nel terreno.
Io il rame lo uso e continuerò ad usarlo, specialmente all'inizio e alla fine della stagione, però mi sto anche indirizzando verso prodotti che stimolano le difese endogene della pianta

Certamente, ma io parlavo solo di "assuefazione". In realtà (per precisare meglio la risposta a Colivoeperdo) non sono le piante ad "assuefarsi", ma i patogeni, in quanto rapidamente si auto-selezionano dei ceppi resistenti ai sistemici (proprio come avviene per gli antibiotici)
Il problema da te ricordato è un problema da non trascurare. Infatti il rame, prodotto ammesso in agricoltura biologica, un tempo poteva essere usato a prescindere dalla quantità, oggi le norme CEE per il biologico ne hanno limitato l'uso, proprio per evitare l'accumulo nel terreno: sI tratta solamente di sapersi limitarsi nella quantità

Per rispondere alla domanda circa le proporzioni da usare per preparare la Poltiglia Bordolese, c'è da dire che puà essere a pH acido, alcalino o neutro. Quella indicata da Leorasta va benissimo, però oggi si vende già miscelata (solfato di rame in polvere con calce) in proporzioni standard che è praticamente a reazione neutra, basta aggiungere la giusta proporzione d' acqua indicata nella confezione
Saluti
Pedru

JeanGabin ha scritto:

leorasta ha scritto:Si pedru, è vero, però anche il rame ha i suoi difetti perché si accumula nel terreno.
Io il rame lo uso e continuerò ad usarlo, specialmente all'inizio e alla fine della stagione, però mi sto anche indirizzando verso prodotti che stimolano le difese endogene della pianta

Prodotti tipo ?

Quest'anno ho usato un prodotto contenente glutatione, oligosaccarine e saponine. Tecnicamente è un concime fogliare, però aumenta contemporaneamente le difese naturali della pianta attraverso la produzione di sostanze come le fitoalessine. La pianta è più resistente e si irrobustisce.
Io l'ho provato quest'anno e mi sono trovato bene, sia da solo sia in miscela con un concime fogliare a base di rame. Ho provato ad usare un concime fogliare a base di rame per verificare se può avere un effetto antiperonosporico simile agli idrossidi di rame ma con quantità di rame metallo molto minori (questo dopo aver visto, sia su internet che tramite il mio "spacciatore" di agrofarmaci, sperimentazioni in tal senso). E' una prova che ho fatto solo quest'anno per cui non è particolarmente indicativa però, nonostante le piogge che ci sono state qua verso giugno, mi sono trovato bene, piante che non hanno preso peronospora o oidio.
So che questo prodotto viene utilizzato molto anche da un importante produttore di Gattinara e Ghemme DOCG.

Il mio venditore di fiducia, persona molto competente, mi diceva comunque che da quel punto di vista risultati ancora migliori si ottengono con alcuni prodotti a base di alghe, oppure con prodotti contenenti laminarina (questi ultimi ancora in sperimentazione, forse disponibili da quest'anno) ma da come mi diceva ad un prezzo non ancora accessibile per un hobbista