|
Giorni trattamento vigneto
Autore |
Messaggio |
carmen
Iscritto il: 30/08/2008, 8:02 Messaggi: 2780 Località: Viterbo
Formazione: infermiera
|
Prima lo zolfo, dopo quanto il rame?
Come da questi tempi, piove tutti i giorni a roma, e dicono che pioverà x ancora 10 giorni (con alternante) la mia domanda è posso trattare la vite, la mattina con lo zolfo e pomeriggio con il rame? – o dopo quanto tempo (in un giorno soleggiato) Non ho capito ancora se si possono mischiare.
Ne ho solo 2 vite, una da tavola ed uno uva fragola. Come l’anno scorso non abbiamo mangiato uva da tavola, l’ho potata drasticamente ed adesso la vite presenta dei germogli da circa 10 cm
Grazie Carmen
|
01/05/2011, 7:30 |
|
|
|
|
silviacianf
Iscritto il: 16/05/2010, 15:13 Messaggi: 2569 Località: toscana prato
Formazione: imprenditrice familiare
|
Buon giorno Carmen.... l'uva fragola non necessita di trattamenti...non si ammala...pensa che proprio su quel vitigno fanno innesti di altre "cultivar" proprio xk' piu' resistenti poi.....comunque noi si ... mettiamo Zolfo bagnabile e polvere rameica insieme...cosi' l'agraria ci ha consigliato. ciao ciao silvia
_________________ Non fare agli altri ....quello che non vorresti fosse fatto a te stesso.
|
01/05/2011, 9:25 |
|
|
SERGIOS
Iscritto il: 19/04/2010, 16:19 Messaggi: 1783 Località: Monte di Procida (NA)
Formazione: Diploma Ragioneria
|
Oggi è arrivato anche il mio turno. Dopo una giornata ininterrota di pioggia (sabato) stamane ho fatto il primo trattamento con sistemici (mancozeb e zolfo solubile). In base a come evolverà il tempo (le previsioni non sono buone) deciderò se fare il secondo trattamento fra una settimana o fre due. Saluti/Sergio
|
01/05/2011, 18:56 |
|
|
Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
|
Oggi giornata buona, temperatura max 22° C. nessun accenno di malattia, secondo trattamento preventeivo: Poltiglia bordolese + zolfo solubile appena sopra la dose minima. Adesso vediamo se fare il prossimo trattamento da fra 7 o 15 giorni
_________________ Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile
|
01/05/2011, 22:26 |
|
|
Pedru
Sez. Cani
Iscritto il: 02/12/2010, 23:57 Messaggi: 4660 Località: Sassari
Formazione: Universitaria
|
cla77 ha scritto: Ciao a tutti, ... che faticaccia oggi con questo tempo a dir poco indeciso! Anch'io vorrei tentare un approccio bio, avendo una mini-vigna, quindi punto tutto su poltiglia bordolese e zolfo. Dato che i prodotti sono solo due mi hanno consigliato di 'separarli' usando lo zolfo in polvere che dovrebbe essere più efficace di quello bagnabile. Ho trovato un ormai raro zolfo di miniera e ho fatto i primi trattamenti una sett fa, oggi ho tentato di ripeterli... temo con poco successo. Ho iniziato con la poltiglia e ci ha piovuto sopra dopo un'ora . Appena ho visto un raggio di sole ho dato lo zolfo, ma in serata ha di nuovo piovuto ed inoltre la temperatura oggi è stata bassa . Credo che la mia vigna sia soprattutto a rischio oidio e quindi dovrei aspettare la prossima giornata di sole e ripassare subito con lo zolfo, ... ma per 7 giorni non potrò scendere in pista e ho il terrore che il fetente si presenti a tradimento! Non mi resta che tenere le dita incrociate e sperare che la fatica di oggi sia servita a qualcosa. Intanto buon riposo, prodi guerrieri! ... Questa sera veramente io mi sento un pò Don Chisciotte, avete presente la lotta contro i mulini a vento? Ve bhe, ci saranno giornate migliori. Cla. Che cosa ti fa pensare che la tua vigna sia sopratutto rischio oidio? Approccio "bio"? tranquilla: funziona. Il sistemico bisognerebbe riservarlo quando la malattia è già in atto. Per L'oidio, se non è già conclamato, dovrebbe bastare lo zolfo solubile, dato insieme alla bordolese. Se vuoi usare quello quello in polvere non solubile (zolfo ventilato, che si trova anche miscelato con un prodotto rameico) è meglio passarlo quando le foglie sono bagnate, per rugiada o pioggia: l'aderenza è assicurata. il trattamento non è mai inutile, anche se piove dopo un po', nel senso che che se le spore stanno cominciando a svilupparsi, la "medicina" uccide comunque il parassita prima che faccia danni. Poi, naturalmente, sarebbe meglio ridurre l'intervallo del prossimo trattamento, ad esempio da 10 giorni a 4 (cifre indicative). La bassa temperatura non è un male, perché, almeno per quanto riguarda la peronospora, rallenta lo sviluppo della malattia.
_________________ Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile
|
01/05/2011, 22:28 |
|
|
carmen
Iscritto il: 30/08/2008, 8:02 Messaggi: 2780 Località: Viterbo
Formazione: infermiera
|
Grazie Silvia, e grazie a tutti.
Carmen
|
02/05/2011, 8:44 |
|
|
Flavio
Sez. Tartufi
Iscritto il: 16/01/2008, 1:19 Messaggi: 6071 Località: Sesto F.no (FI)
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
|
SERGIOS ha scritto: Oggi è arrivato anche il mio turno. Dopo una giornata ininterrota di pioggia (sabato) stamane ho fatto il primo trattamento con sistemici (mancozeb e zolfo solubile). In base a come evolverà il tempo (le previsioni non sono buone) deciderò se fare il secondo trattamento fra una settimana o fre due. Saluti/Sergio Ciao Sergio, il Mancozeb non è un sistemico; quindi se lo hai utilizzato con quello scopo cambia principio attivo. Ti segnalo anche questo topic: coltivazioni-arboree-f22/pericolosita-del-mancozeb-t4556.htmlCiao
_________________ Saluti, Flavio.
|
02/05/2011, 10:00 |
|
|
cla77
Iscritto il: 03/04/2011, 11:50 Messaggi: 14
|
Ciao Pedro, mi ha riferito un contadino della zona che la mia vignetta potrebbe essere particolarmente esposta a quello che nel basso Piemonte (alta Langa, direzione Liguria) viene chiamato 'marin', ovvero un vento caldo-umido portatore se non ho capito male di oidio. Sottolineo 'se non ho capito male' perchè per me si tratta di cose nuove; chiedo consigli qua e là procedendo per tentativi ed errori, quindi intanto grazie per la tua risposta. In effetti il clima qui è particolare: forte escursione termica soprattutto nelle mezze stagioni, temperature quasi montane in inverno, venti caldo-umidi che arrivano dal mare a tradimento. Come anche tu hai accennato queste caratteristiche mi tutelano in parte dalla peronospera. Vorrei chiederti un consiglio: mi sono intestardita nel voler usare lo zolfo in polvere (in questo caso è un viticoltore biodinamico che mi ha dato lo spunto)... ma a questo punto, dovendo assolutamente fare i due trattamenti nella stessa giornata, da quale cominciare? Se parto con lo zolfo su foglie umide di rugiada, poi non rischio di lavarlo via con la poltiglia? Emm...., essendo un pò masochista mi sono innamorata di una vigna che dista 40 minuti d'auto da casa mia e devo fare una faticosa scarpinata per l'ultimo tratto di strada, per questo per me è fondamentale far tutto in giornata. Concludo facendo i complimenti a tutti gli agricoltori di professione, a chi cioè riesce a conciliare passione, competenze tecniche, aspetti organizzativi ed economici. Io, con la capacità che ho di complicarmi la vita, morirei sicuramente di fame ! Cla.
|
02/05/2011, 17:20 |
|
|
SERGIOS
Iscritto il: 19/04/2010, 16:19 Messaggi: 1783 Località: Monte di Procida (NA)
Formazione: Diploma Ragioneria
|
Flavio ha scritto: il Mancozeb non è un sistemico; quindi se lo hai utilizzato con quello scopo cambia principio attivo. Ti segnalo anche questo topic: coltivazioni-arboree-f22/pericolosita-del-mancozeb-t4556.html Ciao Flavio Ti ringrazio x la segnalazione. In effetti sono stato poco chiaro. Il prodotto antiperonospico che ho usato, ha sia un'azione sistemica che di copertura. I principi attivi sono due. Volutamente mi sono astenuto dal segnalare l'altro principio (nome sconosciuto x me) x non disattendere le direttive del Forum, mentre mi sono limitato a menzionare il Mancozeb che fino ad ora ritenevo un innocuo antiperonospico. Chiedo scusa se ho nominato un prodotto potenzialmente pericoloso. Negli ultimi anni ho sempre usato il suddetto principio attivo nei primi trattamenti, fino alla fase di allegagione, in quanto più "leggero" (almeno così mi è stato consigliato) rispetto ad altri prodotti a base di rame che, comunque utilizzo in una fase successiva quando gli acini sono già formati. A questo punto, nel dubbio, dovrò rivedere la mia scelta. Saluti/Sergio
|
02/05/2011, 20:45 |
|
|
lamborghini550dt
Iscritto il: 10/08/2009, 20:11 Messaggi: 1312 Località: Romagna
Formazione: Perito Agrario
|
ciao sergio, i principi attivi possono essere menzionati mi pare... l'importante è che non si parli di nomi commerciali... io nel mio vigneto ho trattato con un triplo a base di iprovalicarb (3.4%) + mancozeb (28.6%) + fosetil Al (37.1%)... unisce sistemico e contatto x un azione curativa-protettiva...
_________________ Mai discutere con un idiota. Ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza. ( Oscar Wilde )
|
02/05/2011, 22:41 |
|
|
Chi c’è in linea |
Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti |
|
Non puoi aprire nuovi argomenti Non puoi rispondere negli argomenti Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi inviare allegati
|
|
|