La poltiglia bordolese si usa come prevenzione,giusto?ogni quanto bisogna darlo?ad esempio sabato mi hanno potato la vite dovrei già darlo?grazie per i consigli

no di solito si inizia a dare quando i germogli sono lunghi 10 centimetri e c'è una temperatura sempre superiore ai 10 ° e ci sono state precipitazioni per 10 mm di acqua... (regola dei tre 10)... comunque quando i germogli sono lunghi circa 10 centimetri inizi a dare la poltiglia con intervallo 5-7 giorni da un trattamento all'altro... appena piove il trattamento viene lavato via quindi appena smette di piovere devi subito ritornare a trattare perchè se no si inocula immediatamente... oppure puoi usare dei prodotti sistemici che hanno efficacia 15 giorni anche se piove

Ciao a tutti,
sono nuova da queste parti, sono nuova nell'occuparmi di viticoltura... insomma sono una pivella quindi portate pazienza!
Da quest'anno sono l'orgogliosa proprietaria di una vignetta di dolcetto disposta su due terrazzamenti (basso Piemonte) che ha un'età indefinita (sicuramente ha almeno 50-60 anni), presumibilmente con piede americano ma non ne sono certa e non so come fare per verificarlo, incolta da almeno 5-6 anni.
Forse le viti 'vive' sono 350-400, lo verificherò tra breve. Un discorso ancora diverso è se oltre che vive siano anche vitali!
Inutile sottolineare che l'unica lavorazione possibile è quella manuale e io ne sono contenta perchè mi permetterà di fare un bel pò di palestra! L'ho potata corta corta con l'aiuto del mio babbo che ad ogni taglio scuoteva vigorosamente la testa ritenendo il tutto un'impresa disperata. Ho faticato molto a liberarla da rovi e giovani ma tenaci acace, ho quasi finito di zapparla e concimarla, ho provato anche a seminare leguminose da sovescio per cercare di regolare le infestanti (mi sa che sia piena di ambrosia) ed ora mi sto ponendo il problema dei trattamenti. Ho già deciso che mi limiterò al'utilizzo di zolfo in polvere (ho trovato zolfo di cava) e poltiglia bordolese, ma da cosa iniziare e come alternarli? Credo di aver capito la regola dei 3 10 per il rame, ma ora non so come iniziare. Forse con lo zolfo, per un'azione preventiva? Siamo a circa 750 mt d'altitudine e per ora parliamo di gemme.
Ho il terrore di danneggiarle! Help me!
Scusate ancora la banalità delle domande ma da qualche parte dovrò pure iniziare.
Grazie,
Cla.

Ciao cla77,
fino a quando i germogli non hanno raggiunto i 10 cm di lunghezza non devi trattare, solo una volta raggiunta questa lunghezza sono suscettibili alla peronospora.
Lo zolfo che dai, è da somministrare in polvere o va sciolto in acqua?
Il primo trattamento lo puoi fare anche con zolfo in polvere, ma dal secondo in poi ti consiglio di prendere uno zolfo miscibile in acqua e mescolarlo con la poltiglia, così in un unico passaggio esegui entrambi i trattamenti.
Saluti Francesco

Grazie per il consiglio Francesco!
Sono più tranquilla, anche perchè le mie viti procedono a rallentatore, non so se a causa delll'altitudine o, molto più probabilmente, per le (pessime) condizioni in cui si trovano, quindi ho ancora un pò di tempo per iniziare i trattamenti.
Sì, lo zolfo di cava è in polvere... farò come mi hai sugerito, avendone presa una piccola quantità inizierò con questo poi andrò avanti con quello bagnabile per risparmiare un giro.
Per ora sono ancora alle prese con le infestanti, ho solo la domenica per occuparmene e oggi negli ultimi filari che mi restavano da zappare ho scoperto la gramigna che si è aggiunta ad ambrosia, acacia e rovi. Non voglio cedere al disseccante essendo uno 'sputo' più che una vigna ma per il sovescio giuro che mi procurerò una mini motozappa perchè non intendo fare di nuovo questa faticaccia sotto il sole estivo.
Sono un pò demotivata perchè ad oggi hanno germogliato solo circa la metà delle piante, secondo te c'è speranze che le altre siano solo in ritardo... oppure son proprio andate e devo rassegnarmi?
Saluti,
Cla.

Ancora una curiosità... ho sentito dire che a volte ci si può ancora imbattere in vecchie vigne con piede franco, anche se è difficile perchè dovrebbero avere un'ottantina di anni circa. Come si può fare per capire se il piede è franco o americano? Non sono in grado di datare la mia malconcia vignetta, il vecchio proprietario non è più in vita e sono proprio curiosa di sapere di cosa si tratta. Per ora so soltanto che è Dolcetto!
Grazie,
Cla.

Salve a tutti vorrei rivolgere una domanda a chi competente in materia e a chi sopratutto a gia' avuto esperienza di questo tipo.Ho una vigna di circa 5000 ceppi di circa 40 anni ad alberello che fu innestata con varieta' di uva da tavola sia bianca che rossa ,è possibile reinnestarla alla base e se si quante possibilita' ci sono possa riprendersi? vorrei sfruttare in questo modo l'eta' della vigna a costo della quantita' invece di buttarla a terra e impiantarla da capo;Vi ringrazio in anticipo per i vostri consigli ciao

ciao gianpaolo, penso sia antieconomico reinnestare tutte le viti, bisognerebbe vangare attorno al ceppo fino a raggiungere il punto di innesto per poi rimuovere l'innesto e scoprire il portinnesto sul quale mediante innesto a spacco si innesta la nuova varietà... un lavoro molto lungo da fare e molto costoso... ti conviene forse eliminare tutto dato che l'età è di 40 anni il ciclo produttivo andrà calando e non crescendo... e poi impiantare un nuovo vigneto... un saluto

Salve a Voi tutti oggi 17.04.11 ho fatto il primo trattamento con prodotti a base di zolfo e altri principi quale mancozeb tetrazenacolo e cimoxinil spero di averli scritto in modo esatto. Ho fatto bene e un altra cosa che vorrei sapere e quando usare i prodotti per la tignolia e soprattutto quali?????Saluti a tutti

x la tignola occorre fare il monitoraggio della popolazione cioè individuare il momento esatto in cui trattare... io nel mio piccolo vigneto contro la tignola uso clorpirifos-metile solitamente dalle mie parti si inizia a trattare l'ultima decade di giugno in base al monitoraggio...