salve a tutti, mi chiamo nicola e sono un agricoltore della provincia di avellino. possiedo un'azienda di circa 6 ettari di cui 2 coltivati a uva fragola. il giorno 25 aprile, a causa della brusca caduta termica, il vigneto era ed è completamente compromesso dalla gelata causando la perdita dei tralci fruttiferi in vegetazione. chiedo a voi consigli in ambito agronomico e eventuali indennità che posso richiedere agli enti dello stato. vi allego le foto del vigneto danneggiato. Spero in una vostra risposta vi ringrazio anticipatamente.
quando vedi queste cose ti si stringe il cuore! cosi come quando grandina! penso che dalle gemme di controcchio forse avrai qualche grappolino e quindi la produzione per questo anno è praticamente andata. non mollare con la difesa. al max sospendi ogni eventuale concimazione visto che le vite saranno scariche. a quale altitudine hai il vigneto?
Io sono della provincia di avellino come te. E mi è successa la stessa cosa. Anche se il mio vigneto è a consumo familiare. Mi sono informato dagli anziani, che visino già passati,nel mio paese gelo' nel 2001 e nel 1956, quando nevico' l'8 maggio, e tutte le viti ributtarono fino a giugno. Ebbene gli anziani mi hanno confortato a non vederla così tragica, le viti dicono si rifaranno, e acceranno l'uva. Ovviamente ci sarà una riduzione di produzione, ma comunque produrrà, maturera'più tardi. La riduzione di produzione hanno detto che potrebbe essere anche non così accentuata, ovviamente dovremmo vendemmiare anche grappoli immaturi
Non ho esperienze dirette per fortuna, ma se quello che dice Francesco è vero la puoi aiutare con alghe quando ricaccia i germogli e fosfito di potassio da aggiungere ai normali trattamenti (non con rame - alluminio) a 200 gr a ettaro. Sempre se il gioco vale la candela ovviamente. Se vedi che produce magari lascia meno grappoli per germoglio così è avvantaggiata a portarli a maturazione. Tienici informati per favore durante l'anno che è un argomento interessante e non così comune.
per ora ho effettuato la segnalazione al comune per evidenziare il problema e per chiedere lo stato di calamità naturale caso mai dovessero darlo, perchė riguarda molti comuni della provincia di Avellino. Detto questo, avrei bisogno di qualche consiglio su come muovermi per tale richiesta.
Questo non te lo so dire, invece leggevo ieri su una rivista che simili problemi sono causa scatenanti mal dell'esca. Loro consigliavano un trattamento con rame.