mortotoccaci ha scritto:
La flavescenza dorata è una virosi che viene portata da vettori diversi tra i quali molti insetti che pungono la pianta. Maggiore responsabile è lo Scaphoideus Titanus. Anche cicaline (Empoasca flavescens) e cocciniglie sono vettori anche di altre virosi. Non è detto che l'inestto porti la virosi solo perchè ha punto la pianta.
Alcune virosi non danno grossi problemi alle uve, altre di più, come la flavescienza specialmente su alcune varietà (come lo chardonnay, la cui vita arriva ad essere anche solo di 7 anni in zone infestate).
La regione Friuli Venezia Giulia ci impone uno sterminio sistematico, ma non tutti sono ligi alle regole.
Allo stato attuale di ricerca l'unico vettore scoperto della flavescenza è lo scaphoideus titanus, se per caso ce ne sono altri per ora non sono stati scoperti.
Deve comunque nutrirsi per 7-8 giorni su una pianta malata e incubare il fitoplasma per 30-35 giorni prima che sia infettivo verso le piante sane. Una volta infetto lo resta finché muore.
Su piante in buon equilibrio si può verificare per due o tre anni di file prima di portare la pianta alla morte, su piante deboli può bastare anche solo un anno.
Qui in piemonte è un flagello infatti ogni anno ci fanno una testa quadra, giustamente devo dire, tra bollettini dei trattamenti e corsi per il riconoscimento.