22/10/2017, 21:46
Salve, sono un giovane agricoltore e ho bisogno di qualche consiglio. La scorsa primavera ho cominciato il titanico recupero di alcuni terrazzamenti di una piccola campagna di famiglia. Dico titanico perché uno di questi terrazzamenti era letteralmente sigillato sotto uno strato di cemento, pazientemente spezzato a mano e poi trasportato, attraverso sali e scendi, fino ad un punto dove fosse possibile recuperarlo e smaltirlo. Non vi dico. Insomma, la terra delle aree recuperate è stata poi dissodata e adesso che tutto comincia a ritornare all'antico splendore ho deciso di impiantare un piccolo vigneto. Lo spazio disponibile è veramente poco ma ho voluto provare comunque ad avviare il progetto impegnandomi nei lavori di scasso. Tali lavori, per necessità, sono stati condotti fino alla profondità di 40 cm. Oltre comincia uno strato sabbioso/lavico, che rende praticamente impossibile scendere oltre. Ho comunque provveduto ad eliminare manualmente le grosse pietre che trovavo dissodando immediatamente al di sotto dei 40 cm anzi detti. Almeno quei sassi faticosamente raggiungibili con vanga e piccone. Del resto queste sono le condizioni ambientali e non posso in alcun modo cambiarle perché il terreno è inaccessibile ai mezzi meccanici. Il vero è proprio dilemma riguarda però il sesto d'impianto. Avendo in mente una coltivazione ad alberello e visto il poco spazio, ho effettuato gli scassi alla distanza di 80cm tra le file, dunque molto stretti. Una distanza superiore significava rinunciare al piccolo vigneto, che alla fine si aggirerà sulle 80 piante. In ogni caso la la previsione è quella di assegnare ad ogni vite uno quadrato di 80x70cm. Mi rendo conto che lo spazio è risicato e forse, complice la scarsa esperienza, mi sono affidato alle "voci" sugli antichi impianti ad alberello, che sapevo fossero molto molto stretti proprio al fine di sfruttare al massimo la terra disponibile. Ora la domanda è: qual è la vera distanza minima, o se vogliamo estrema, applicabile ad un sistema ad alberello? Inoltre, secondo voi quali saranno le conseguenze produttive e quantitative sulle piante? Grazie per le risposte.
22/10/2017, 23:06
Ciao, lo scasso andava fatto uniformemente a tutta la larghezza del terreno dove andrai ad impiantare,
ancor più se hai solo 40 centimetri di terra, devi dare modo alle radici di svilupparsi, altrimenti di conseguenza
anche la pianta non si sviluppa.
Leggi questo argomento:
http://www.forumdiagraria.org/post1015244.html#p1015244La distanza tra i filari dipende dai mezzi che userai per lavorare il terreno, la distanza minima delle piante
dire un metro è già poco, anche se accettabile, perchè non impianti a guyot?
23/10/2017, 11:17
JeanGabin ha scritto:Ciao, lo scasso andava fatto uniformemente a tutta la larghezza del terreno dove andrai ad impiantare,
ancor più se hai solo 40 centimetri di terra, devi dare modo alle radici di svilupparsi, altrimenti di conseguenza
anche la pianta non si sviluppa.
Leggi questo argomento:
http://www.forumdiagraria.org/post1015244.html#p1015244La distanza tra i filari dipende dai mezzi che userai per lavorare il terreno, la distanza minima delle piante
dire un metro è già poco, anche se accettabile, perchè non impianti a guyot?
Per il tipo di coltivazione non ho preclusioni. Avevo optato per l'alberello perché mi sembrava il sistema migliore relativamente alle condizioni da cui sono limitato. La lavorazione invece sarà esclusivamente manuale e per tale ragione speravo di poter ridurre al minimo la distanza tra filari, giusto lo spazio per poter effettuare le operazioni colturali.
23/10/2017, 13:59
Al di sotto di mille per mille, non andrei, a Guyot va bene, meno impegnativo dell'alberello e buona produzione.
Ciao
23/10/2017, 14:36
Ciao per le zone laviche del nostro vulcano il sistema ad alberello è il migliore come a Pantelleria e nelle altre isole ...il terreno vedi lave dell'etna ...od il vento vedi isole ...propende nella scelta verso l'alberello che puoi impiantare a quinconce ...cioè la disposizione del cinque nei dadi ....i greci ed i romani cosi facevano per aver un maggior numero di piante e meglio disposte ...
ciao Elmo Ps come detto da Giovanni Gabino ...se il terreno è meglio di quanto racconti anche il Guyot ...ma io propendo per " u vecchiu canusciutu ...che u bonu a canusciri "
23/10/2017, 19:54
Grazie per le risposte. Utilissima l'indicazione sul sistema a quinconce, sia dal punto di vista estetico che da quello pratico. Considerata la terra disponibile le piante riuscirebbero a respirare e a prendere luce in modo migliore. Mi chiedevo una cosa: usando il quinconce riesco a sopperire un minimo all'insufficiente distanza tra i filari (nel mio caso a 80cm)? Teoricamente, non essendo le viti sulla stessa linea e sbalzate tra un filare e l'altro, questo concederebbe loro una crescita meno competitiva.
P.s. Vogliate scusarmi per l'insistenza. Naturalmente ho chiaro che sotto il metro tra i filari la situazione si fa critica, ma dopo gli immani lavori di scasso tra miriadi di pietre laviche mi prende lo sconforto a pensare di ricominciare daccapo
.
23/10/2017, 23:57
Ciao ...non devi fare altro che eliminare qualche vite ...se avrai delle fallanze per esempio non reimpiantare in quei posti dove la vite non è cresciuta bene ... avrai più spazio...e sarà il terreno a decidere dove fare spazio e non Tu ...
Ciao Elmo Ps ... cerca un buon vecchio manuale sulla coltivazione ad alberello ...visita le zone dove ancora si pratica ...da te sull' etna e prenotati i potatori ..o da noi ad Alcamo , Marsala od addirittura a Pantelleria dove la coltivazione è stata dichiarata patrimonio dell'umanità e lo zibibbo che si produce ricambia la fatica e lascia reddito ai suoi produttori ...sia come uva da tavola che come passito
Carole Bouquet docet una bottiglia da 0.50 cl euro 52,50 ...vite Zibibbo coltivata ad alberello
25/10/2017, 14:40
elmo ha scritto:Ciao ...non devi fare altro che eliminare qualche vite ...se avrai delle fallanze per esempio non reimpiantare in quei posti dove la vite non è cresciuta bene ... avrai più spazio...e sarà il terreno a decidere dove fare spazio e non Tu ...
Ciao Elmo Ps ... cerca un buon vecchio manuale sulla coltivazione ad alberello ...visita le zone dove ancora si pratica ...da te sull' etna e prenotati i potatori ..o da noi ad Alcamo , Marsala od addirittura a Pantelleria dove la coltivazione è stata dichiarata patrimonio dell'umanità e lo zibibbo che si produce ricambia la fatica e lascia reddito ai suoi produttori ...sia come uva da tavola che come passito
Carole Bouquet docet una bottiglia da 0.50 cl euro 52,50 ...vite Zibibbo coltivata ad alberello
In realtà non ho ancora impiantato le viti ma ho solo fatto gli scassi molto stretti tra loro. Per questo chiedevo se utilizzando il sistema a quinconce (quindi sbalzando le barbatelle tra una fila e l'altra di un posto) posso rimediare in parte alla vicinanza dei filari.
25/10/2017, 15:04
Visto che ci siamo...chi mi indica una bibliografia essenziale sul sistema ad alberello? Ho fatto una rapida ricerca online ma non trovo pubblicazioni sul tema. Grazie ancora.
25/10/2017, 18:05
ciao... il trattato di viticoltura di Pastena testo universitario dove studiai per gli esami di viticoltura e dove trovi tutto sull'alberello ma lo trovi attualmente a 75 euro
...in rete c'è Guida pratica del viticoltore di Saracco edagricole euro 9 di seconda mano ma non ricordo se parlava della potatura ad alberello