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Distanza interfilare vigneto - valori minimi 
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Iscritto il: 29/01/2014, 13:27
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Buongiorno,
Premetto che io non sono un tecnico del settore ma solamente un appassionato. Ma vengo al dunquq: vedendo alcuni filmati dei vigneti della regione dello Champagne ma anche nel Bordolese, ho notato vigneti particolarmente fitti, con distanze interfila di 1m ed interceppo di 0,8m. Mi ha stupito proprio l'interfila.
Secondo voi è possibile attuare un simile tipo di coltura qui da noi?


29/01/2014, 17:23
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Iscritto il: 02/03/2011, 23:22
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Località: Trento
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Ciao, a meno di esigenze particolari, per me andare a stringere in modo molto molto spinto crea più problemi che vantaggi, per una lunga serie di motivi.
Vediamo che dicono gli altri amici del forum ;)


29/01/2014, 17:25
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Iscritto il: 28/08/2011, 12:27
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Località: potenza
Formazione: tecnico sistemi energetici
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nella mia zona dopo l espianto dei vecchi vigneti allevati ad alberello con distanza tra i ceppi di 50cm giusto per passarci una persona,piantarono le vigne a controspallira con filari distanti fra di loro 100cm 1,20cm giusto per passarci con il motozappa e ottenendo in un determinato spazio un numero maggiore di filari...poi con l uso dei trattori si è pensato di metterli piu distanti per facilitare il lavoro e anche per non creare ombra tra le file...la distanza tra li interfilari influisce sulla qualità dell uva...minore è la distanza è maggiore sarà la qualità...

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DALLA VITA EREDITIAMO MOLTE ANSIE,DALLA VITE LA FORZA DI SUPERARLE


29/01/2014, 18:44
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Iscritto il: 27/07/2011, 13:09
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Dipende da come vuoi impostare la tua vigna, io che ne ho poca, per esempio, il Cabernet Cortis, che è molto
vigoroso l'ho messo a 1 metro tra le file e 80 centimetri sulla fila, coltivazione con fondo erboso permanente,
(inerbimento del terreno) passo solo a farci l'erba che la lascio in loco.
Mentre per il Vermentino e il Greco, un metro X un metro, sempre con fondo erboso permanente.
Ma tieno conto che faccio tutto a mano, sono quasi 150 piante.
Questo non significa che la mia scelta sia stata giusta, a rifarlo mi terrei più largo, ma nemmeno molto,
non ho seigenze particolari da passarci con il trattore....

Ciao

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"Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi."
Aleksandr Solženicyn


29/01/2014, 19:06
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Al Vinitaly ricordo che un produttore della toscana piantava 0,5 X 0,5. 40.000 piante ad ettaro, 1 grappolo d'uva per pianta. Più piante ad ettaro, fatti salvi i quintali di un disciplinare, vuol dire meno chili di uva per pianta e quindi più qualità. Questo in linea teorica. La distanza dipende dai mezzi di lavorazione e dalla pendenza del terreno.
Più piante significa più lavoro manuale però.


29/01/2014, 19:43
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Iscritto il: 02/03/2011, 23:22
Messaggi: 970
Località: Trento
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Concordo com mortotoccaci.
Poi appunto dipende da un sacco di cose: zona, esposizione, pendenza, varietà, meccanizzazione.
Io non vedo positivamente certe esasperazioni, ma anche lì poi dipende dalle "filosofie".


29/01/2014, 20:02
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Iscritto il: 01/08/2013, 11:03
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Orf secondo me l'importante è lavorare comodi col numero di piante minimo per raggiungere l'obiettivo di qualità e quantità che ci si è prefissati. Inutile cercare record mondiali.
Certo che se tutti piantassero 40.000 piante ad ettaro sarei miliardario! :lol:


30/01/2014, 14:05
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Io sono sempre stato dell'idea che l'obiettivo minimo per un buon viticoltore sia la qualità, e già quella può essere difficile da ottenere ma comunque sono capaci tutti di piantare stretto e tenere 1 grappolo a pianta.
Il difficile, nonchè obiettivo massimo per un viticoltore, secondo me, è mantenere quella qualità ottima massimizzando la quantità possibile: ragionando per assurdo posso anche tenere tre acini per pianta ma la qualità oltre ad un certo limite non può andare. Se riesco a mantenere la stessa qualità facendo tre grappoli invece di uno perché non farlo?
Chiaramente questo è un discorso teorico ma penso che a livello ideale l'optimus sia massimizzare la quantità mantenendo costante la massima qualità


30/01/2014, 15:38
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Iscritto il: 02/03/2011, 23:22
Messaggi: 970
Località: Trento
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Mortotoccaci ti piacerebbe eh? ihihihih!! :lol:
Comunque io sono assolutamente d'accordo con gli ultimi interventi: non è assolutamente detto che distanza ridottissima = automaticamente qualità, perchè è profondamente sbagliato.
La cosa principale è capire le esigenze della pianta e favorire l'instaurazione di un equilibrio, atto a non avere eccessi vegetativi da una parte ma neanche sofferenze e stress idrici/nutrizionali dall'altra.
Riporto un esempio banale ma significativo: qualche anno fa nella mia zona hanno rifatto alcuni impianti, mettendo le vigne a 80cm sulla fila. Peccato che la varietà in questione ha gli internodi lunghi e scarsa fertilità nelle gemme basali: ora si trovano con enormi problemi di eccessi di vigoria. Questo per dire che tutto è relativo e non c'è una regola che può andar bene sempre ;)


30/01/2014, 18:05
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Iscritto il: 28/08/2011, 12:27
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Località: potenza
Formazione: tecnico sistemi energetici
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esatto!!!tenere le viti troppo vicine,crea uno squilibrio che va a discapito della qualità e quindi bisogna creare un giusto equilibrio...io per esempio ho messo le barbatelle a 80cm tra loro ma perchè ho portainnesti deboli come il 420A e il 157-11...dicerto non le mettevo a 80cm se avevo un 1103paulsen...

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30/01/2014, 19:18
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