Salve un mio confinante che è un mio parente aveva il diritto di usufrutto del mio pozzo per riempire l'atomizzatore per i trattamenti. Ora il confinante ha venduto il terreno ad un altro e il nuovo proprietario è venuto da me con un atto gia fatto che ha il diritto di usufruire del mio pozzo per farsi l'impianto a goccia. E' tutto regolare o dovevo dare il mio consenso? Grazie.

Ciao, veramente il quesito andava proposto in aspetti legali in agricoltura.
Se si accorge qualche moderatore, lo sposterà.
Ti chiedo in che forma il tuo parente aveva il diritto d'usufrutto. Suppongo per iscritto in un documento notarile.
Se così non fosse non credo che avesse un diritto ma un comodato d'uso.
A seconda del contenitore del documento legale, il parente aveva o meno la facoltà di trasferire il suo diritto.ad accedere all'acqua.

Prima avevano il diritto usufrutto di prelevare l'acqua per riempire l'atomizzatore quindi di un quarto d'ora di tempo circa. Ora si parla di utilizzare l'acqua per un intera giornata e a seconda delle necessità. Dovrei sempre mettermi d accordo prima per i trattamenti poi se devo farne uno per emergenza potrei avere qualche difficoltà. La cosa che mi da fastidio è che hanno fatto tutto senza dirmi nulla. L atto deve ancora portarmelo. Mi chiedevo se potrei oppormi in quanto è stato fatto tutto senza un mio consenso.

Non hai risposto alla mia domanda, forse mi sono espresso male.
Il tuo confinante, parente, come aveva i diritto di usufrutto dell'acqua? A voce o per iscritto?
Se per iscritto, quale documento contiene questa concessione?
Se non ci sono carte scritte tra te e il tuo parente, quest'ultimo non può concedere ad altri il suo presunto usufrutto.
Ciao

Penso per iscritto ma non ricordo bene dovrei andare a vedermi l'atto. Se è per iscritto non posso fare nulla? Non dovrebbe usufrutto cadere o rifarne un altro, subentrando un nuovo proprietario? Come ho detto prima, la questione era solo il riempimento della botte ora si parla di usufruire per diverse giornate del pozzo per l'impianto a goccia che vuole farsi. Potresti fornirmi dei riferimenti di legge? Grazie.

Lui mi ha detto che potrebbe farsi un pozzo suo ma vuole risparmiare utilizzandolo in comunione con il mio. Mettiamo il caso che io volessi utilizzare il pozzo anche per farmi un impianto a goccia per conto mio devo lo stesso dargli l'autorizzazione?

Mi sembra di capire che il problema non sia il diritto quanto la effettiva disponibilità di acqua per entrambe le necessità
Tornando al tuo quesito Il diritto è il prelievo di acqua per trattamenti sanitari o il prelievo di acqua in libertà? esiste una bella differenza tra le due cose
Il diritto di prelevare acqua con un mezzo none da il diritto di venire a fare impianti sulla tua proprietà , quali scavi , posa di tubi e portare impianti elettrici conseguenti che poi prevedono il libero accesso alla tua proprietà e portano servitù anche sul terreno e non solo sull'acqua

Devi vedere cosa c'è scritto nell'atto.
Dopo di può discutere su quello che t'interessa sapere.

1) Bisogna poi vedere se il diritto era legato alla persona o al fondo. Io su un mio impianto ho un diritto che vale solo per il proprietario del fondo vicino (come scritto in atto notarile) e quando questi vende il diritto si estingue.
2) Corretto poi stabilire la natura del diritto. Se è solo per pescare acqua nessuno può fare opere sul tuo e tu li in ogni caso ti potrai opporre.
3) Se il vicino ha venduto, non ti ha fatto firmare nessuna prelazione? Tu sei coltivatore diretto? In quel caso fatti mostrare l'atto dal notaio e puoi ancora far prevalere la prelazione liquidando la medesima somma. Sarà poi il tuo parente che se la dovrà vedere con l'acquirente.

Consiglio spassionato: investi 100 euro in una consulenza da un avvocato. Fatti spiegare i tuoi diritti e le conseguenze di un eventuale opposizione. Solo quando avrai le idee chiare però firma un eventuale mandato (!!!).
Inoltre sarebbe sempre meglio andare d'accordo coi vicini. Se l'opera di accesso sul tuo pozzo non ti crea grossi problemi potresti anche pensare di fargli pagare un canone d'affitto per l'uso, anche simbolico, così non si creano diritti di servitù.

Sono passati due anni che ha venduto posso ancora far valere il diritto di prelazione?