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dimetomorf e penconazolo info

14/07/2018, 13:51

Qualcuno ha informazioni su dimetomorf e penconazolo, che sto usando in vigneto, se abbiano o meno controindicazioni per la salute del consumatore e di chi li spruzza sulla vite? Chiedo perchè ho scoperto oggi che l'anno scorso mio padre ha utilizzato un insetticida a base di clorpirifos. Anche se prima di raccogliere sono passati due mesi vorrei evitare di utilizzare prodotti che sono un pò troppo invasivi per l'uomo, tanto lavoro su piccole quantità e la produzione industriale perfetta non mi interessa. Sarebbe interessante a tal proposito creare una sezione sui principi attivi (non sui prodotti commerciali, altrimenti prima o poi ci sarebbe la diffamazione) che vengono utilizzati in agricoltura con studi e ricerche degli effetti sia sui vegetali che sugli esseri umani ed animali.

Re: dimetomorf e penconazolo info

14/07/2018, 19:37

La materia che proponi non credo sia possibile trattarla a livello divulgativo stante la massa di dati scientifici presenti in letteratura e l'elevato numero delle sostanze attive autorizzate, allo stato dell'arte, per impieghi fitoiatrici (la Banca Dati del Ministero della Salute comprendeva nel 2008 14.000 prodotti fitosanitari, e anche se attualmente il novero si è parecchio ridotto per effetto delle direttive europee si tratta sempre di numeri molto molto grandi).

Se vuoi informazioni più dettagliate sulla tossicità ed effetti ambientali dei prodotti che hai nominato la cosa migliore è consultare le schede di sicurezza alle sezioni 11 e 12 (le schede sono reperibili in rete, e a richiesta devono essere fornite dal rivenditore).

Per quanto riguarda la protezione dell'operatore nella suddetta scheda di sicurezza i DPI obbligatori sono descitti alla sezione 8.

Circa l'idoneità al consumo occorre rispettare l'intervallo di sicurezza definito in etichetta; esistono anche dei limiti massimi di residuo definiti normativamente, ma quelli non si possono controllare se non tramite analisi di laboratorio (vengono eseguiti controlli ufficiali secondo un piano prestabilito dal Ministero della Salute): per l'agricoltore vale l'intervallo di sicurezza (per il dimetomorf su uva il LRM è 0,5 ppm come somma degli isomeri E e Z; per il penconazolo il valore è 0,2 ppm).

Tutti gli studi in argomento ed altri ancora entrano a far parte del dossier per ottenere l'autorizzazione all'immisione in commercio dei PF.

Re: dimetomorf e penconazolo info

14/07/2018, 22:30

tutti i prodotti chimici hanno in etichetta delle controindicazioni solo che sono appunto così comuni che nessuno le legge. Su internet però di alcuni si trova poco mentre altri vengono riconosciuti come promotori di importanti malattie. Per questo chiedevo se fosse il caso di creare una sezione specifica anche se si può anche chiedere qui in fin dei conti. Io tento di utilizzare sempre prodotti bio però quest'anno la peronospora larvata mi sta distruggendo l'uva e quindi ho utilizzato il dimetomorf. Riuscirà a fermare l'infezione?

Re: dimetomorf e penconazolo info

14/07/2018, 23:29

Prove di campo condotte pochi anni fa nell'astigiano su moscato hanno confermato la ancora attuale validità di dimetomorf (che ha 25 anni di vita) nella lotta antiperonosporica a patto che si tratti a turni distanziati di non più di 10 gg.
Questo fungicida è accreditato di azione preventiva, antisporulante e persin curativa grazie alla sua translaminarietà, ma ovviamente non può estinguere una infezione ormai insediatasi negli acini. Se adesso hai larvata vuol dire che la tua impostazione di lotta è stata insufficiente (puoi mettere p.f. una foto di larvata su grappolo?)

Con ciò, sepcie a livello amatoriale, si può benissimo scegliere una linea di condotta biologica (nel bio professionale impiegano solo rameici e zolfo, e piretro naturale per la lotta obbligatoria alla FD) o comunque in qualche modo "leggera" a patto però di accettare, in particolare in annate sfavorevoli come quest'anno, le eventuali perdite.

Re: dimetomorf e penconazolo info

15/07/2018, 10:23

Ho fatto ieri il trattamento tra una settimana lo ripeterò nuovamente. Gli acini colpiti so che non guariranno però ancora di sani ce ne sono. Spero di riuscire a salvare il salvabile. Quest'anno è una di quelle annate sfavorevoli al biologico, l'anno scorso invece esattamente il contrario. Mi servirà da lezione, in agricoltura ci vuole dinamismo, altrimenti si rimane delusi

Re: dimetomorf e penconazolo info

15/07/2018, 11:12

principiante93 ha scritto:tutti i prodotti chimici hanno in etichetta delle controindicazioni solo che sono appunto così comuni che nessuno le legge. Su internet però di alcuni si trova poco mentre altri vengono riconosciuti come promotori di importanti malattie. Per questo chiedevo se fosse il caso di creare una sezione specifica anche se si può anche chiedere qui in fin dei conti. Io tento di utilizzare sempre prodotti bio però quest'anno la peronospora larvata mi sta distruggendo l'uva e quindi ho utilizzato il dimetomorf. Riuscirà a fermare l'infezione?


per la peronospora larvata puoi provare a usare il solfato di rame dato puro in dose 400gr per ettolitro, devi aggiungere un bagnante alla soluzione.

Re: dimetomorf e penconazolo info

15/07/2018, 11:16

principiante93 ha scritto:Qualcuno ha informazioni su dimetomorf e penconazolo, che sto usando in vigneto, se abbiano o meno controindicazioni per la salute del consumatore e di chi li spruzza sulla vite? Chiedo perchè ho scoperto oggi che l'anno scorso mio padre ha utilizzato un insetticida a base di clorpirifos. Anche se prima di raccogliere sono passati due mesi vorrei evitare di utilizzare prodotti che sono un pò troppo invasivi per l'uomo, tanto lavoro su piccole quantità e la produzione industriale perfetta non mi interessa. Sarebbe interessante a tal proposito creare una sezione sui principi attivi (non sui prodotti commerciali, altrimenti prima o poi ci sarebbe la diffamazione) che vengono utilizzati in agricoltura con studi e ricerche degli effetti sia sui vegetali che sugli esseri umani ed animali.


nessun prodotto fitosanitario è salubre per l' uomo, si va dal tossico/nocivo al cancerogeno e/o mutageno.
se usi prodotti professionali devi farti il patentino, che prevede un corso obbligatorio, altro che forum.
piuttosto leggiti le etichette dei prodotti.

Re: dimetomorf e penconazolo info

15/07/2018, 12:16

eh appunto tra tossico e cancerogeno c'è una bella differenza.... poi chi ha prodotti degli anni passati in casa che fa non li usa? il patentino lo farò se deciderò di abbandonare l'impostazione biologica che avrei voluto dare... solo che certe annate biologico=zero produzione=zero guadagno=crisi aziendale e personale. La mia intenzione era quella di capire quali sono le sostanze cancerogene che chi ha il patentino credo conosca.

Re: dimetomorf e penconazolo info

15/07/2018, 22:51

Di quanti m2 di vigneto si sta parlando?
O di quanti ettari?

Re: dimetomorf e penconazolo info

15/07/2018, 23:56

Mah, non so se controbattere a tanto allarmismo sui prodotti fitosanitari, perché trovo che solitamente in queste discussioni prevale la posizione ideologica.

Segnalo cmq che prima di essere ammessa in commercio una sostanza attiva deve superare una quantità enorme di test scientifici comprese prove di cancerogenicità, mutagenicità e quant'altro, e ovviamente ove ci fosse un fondato ancorché minimo rischio essa non passerebbe.
Con ciò è implicito che non esiste la sicurezza assoluta e nel tempo si possono scoprire effetti latenti nocivi per l'uomo o per l'ambiente, nel qual caso scattano le revoche o le limitazioni.
Ma da quante altre sostanze chimiche siamo quotidianamente circondati ed entriamo in contatto o respiriamo?
Segnalo infine che i più potenti veleni sono quelli di origine naturale e che un tempo in agricoltura si faceva uso insetticida di sostanze come l'arsenico o la stricnina o il rotenone o la nicotina o l'olio antracenico: forse che sono meno tossiche o meno cancerogene di quelle di sintesi?

Attualmente la ricerca è indirizzata verso strategie di lotta a basso/nullo impatto ambientale (metto una mia foto durante fatta durante una visita/convegno), ma se si vuole dare da mangiare a miliardi di persone bisogna in qualche modo aumentare la produttività delle colture e controllare le perdite dovute a cause parassitarie: noi non sappiamo fino a che punto sia sostenibile lo sviluppo umano ma sappiamo che nessuno aspira per sé a una vita di miseria e anche cosa succede quando la gente ha fame.
Allegati
prove di lotta biologica.JPG
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