Buongiorno, ieri sera ho vista che alcune foglie di una vite si presentano come nelle foto allegate. Mi aiutate a capire di cosa si tratta? Le due foto si riferiscono alla stessa foglia vista nelle due pagine...inferiore e superiore. Grazie
È erinosi..Non bisogna trattare con insetticida perché il danno è solo estetico e riscieresti di far fuori anche insetti utili che si cibano di acari come quello responsabili dell erinosi..per limitare basta lo zolfo..
Potete dirmi per favore quando si usano i sistemici e come funzionano? Sono una alternativa più potente a zolfo e solfato di rame o hanno un campo di impiego diverso?
I sistemici sono prodotti che penetrano all'interno della foglia o della pianta e quindi non vengono dilavati con le piogge. Si usano in periodi delicati come la fioritura o quando sono previste molto piogge. Ce ne sono di "preventivi" e di "curativi" per fartela semplice. Non sono però così "facili" da usare, nel senso che ci vuole accortezza perchè si rischia seriamente di fare grossi danni, abendo metodologie di traslocazione diverse. Qual'è la misura del tuo vigneto? Se sei un amatore che ha poche viti e il tempo di trattamento è limitato secondo me puoi farne a meno.
No, zolfo e solfato di rame hanno azione multisito e si possono usare senza limitazione sul numero di trattamenti, mentre invece i sistemici (non tutti ma la maggior parte) agiscono solo su un aspetto del metabolismo del fungo "bersaglio" e per cui possono generare ceppi resistenti del fungo al tal principio attivo. Per questo in etichetta è sempre riportato il limite di trattamenti, ed inoltre ci sono anche principi attivi diversi che però fanno parte di "famiglie" di prodotti che anche loro hanno un numero limitato di trattamenti per famiglia. Bisogna quindi stare attenti alle limitazioni, che sono indicate in etichetta, e alternare spesso i principi attivi, se no si rischia di indurre resistenza nel patogeno e quindi perde di efficacia il prodotto. Per questo la cosa migliore sarebbe affidarsi ai bollettini fitoiatrici che spesso vengono diffusi nelle zone viticole. E poi bisogna sempre verificare in etichetta la miscibilità con altri prodotti
I "sistemici" penetrano negli organi (spec. foglie) e vanno in circolo con la linfa in ogni parte della pianta. Poi ci sono i "transalaminari", che penetrano all'interno delle lamina fogliare e quindi non non possono venire dilavati nemmeno da forti piogge. Entrambi sono prodotti chimi ci di sintesi abbastanza complessa e possono dare luogo a insorgenza di cloni fungini resistenti. Il solfato di rame (sale di zolfo e rame) e, ancora di più, lo zolfo, sono prodotti "naturali", il primo usato contro la peronospora in diverse forme, il secondo specifico contro l'oidio. Nessuno dei due dà luogo a cloni patogeni resistenti. Entrambi sono ammessi in agricoltura biologica. Io uso solo questi Saluti Pedru