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Consigli pratici varietà, impianto, irrigazione e potatura. 
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Iscritto il: 07/11/2014, 12:05
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Mi presento, sto a Sassari, non voglio passare per intenditore, quello che so è quello che ho raccolto su internet leggendo qua e là. Non ho alcuna esperienza pratica di coltivazione della vite. Ho un pezzo di terreno nel sud est sardegna in zona di Quartu sant'Elena confinante col comune di Maracalagonis, e vorrei impiantarci una vigna di piccole dimensioni. Per la varietà sono più orientato verso la scelta del cannonau su portainnesto 1103. Ho a disposizione un piccolo spazio vicino al mare (200 m dalla riva), clima marino secco; territorio collinare esposto al sud; terreno asciutto arido di medio impasto, granitico; ventilato, soggetto al maestrale e allo scirocco; tantissimo sole e caldo sopra i 30 gradi (fino ai 40) d'estate. Gli ulivi prosperano insieme al Fico, l'inverno mite. Scarsissima piovosità; Capo Carbonara, estremità sud-orientale della Sardegna, a 30 km dal posto, registra un record nazionale: 226 mm di pioggia annui.
Mi preoccupa il vento. In che misura questo può arrecare danni alla piantagione? Come proteggerla? Per la siccità ho pensato di organizzare un impianto di irrigazione molto piccolo.

Per l'impianto aspetto a dicembre quando troverà le barbatelle in vivaio. Potete darmi dei consigli PRATICI per l'impianto oltre quello che già so leggendo su internet? Non ho ancora provveduto alla lavorazione del terreno, lo farò poco prima dell'impianto (lo so avrei dovuto farlo in estate). Ho deciso di allevarle a Guyot o a spalliera perché mi sembra la soluzione più confacente al problema: scarsa disponibilità irrigua, clima arido secco. Ho valutato anche la possibilità di allevarle ad alberello, come da tradizione del posto, ma piuttosto preferisco dotarmi di una centralina da pochi euro per l'irrigazione. Immagino che d'inverno non vada aggiunta altra acqua oltre a quella che naturalmente la pioggia può procurare. Posso disporre l'irrigazione da marzo in poi prima di interromperla con lo sviluppo degli acini.

Per quanto riguarda la concimazione cosa mi consigliate? utilizzerò sicuramente un concime minerale ternario NPK in autunno e letame in primavera.
Ovviamente, vorrò praticare la potatura con l'aiuto di un esperto possibilmente.

Spero di aver scritto tutto, e vi ringrazio per l'attenzione.


07/11/2014, 13:02
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ToreSS ha scritto:
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Mi preoccupa il vento. In che misura questo può arrecare danni alla piantagione? Come proteggerla? Per la siccità ho pensato di organizzare un impianto di irrigazione molto piccolo.

Per il vento devi vedere in che direzione spira normalmente e direzionare i filare nella stessa direzione, paralleli alla corrente d'aria "principale", altrimenti se la disponi perpendicolarmente quando avrai la parete a spalliera completa rischi spaccature dei pali per resistenza al vento; nel caso puoi comunque provvedere con siepi o altre piante idonee a disporre una barriera frangivento.
Se hai disponibilità di irrigazione hai comunque un buon vantaggio. Anche l'alberello come metodo di allevamento non richiede tanta acqua di irrigazione però se c'è tanto vento devi comunque predisporre sostegni per evitare la rottura dei germogli per cui nel tuo caso non c'è quella grossa differenza di spesa di impianto tra alberello e sistemi a spalliera


07/11/2014, 15:09
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Grazie mille!
Siamo sicuri che la vite possa crescere in un clima così marino? La casa è sul mare praticamente e dietro ho uno spazio libero.


07/11/2014, 18:39
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ToreSS ha scritto:
Grazie mille!
Siamo sicuri che la vite possa crescere in un clima così marino? La casa è sul mare praticamente e dietro ho uno spazio libero.


Benvenuto sul forum di Agraria.org
ricorda di mettere la località nella tua scheda utente.

Ho molti dubbi in merito alla coltivazione vicino al mare, non credo sia consigliabile.

Ciao

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07/11/2014, 19:03
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Perché non è consigliabile?


07/11/2014, 21:47
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Vicino al mare, Golfo dell'Asinara, dalla fine di Platamona a Castelsardo (e poi anche più ad est, un Gallura) c'erano, qualcuna ancora c'è, molte vigne a pochi passi dalla battigia che producevano (e producono) un ottimo vino con vitigni autoctoni, come il Cannonau, famosissimi quelli di "Porchile" (Sorso, vicino a Sassari). Le viti erano coltivate ad alberello (ora si preferisce la spalliera bassa). La mia famiglia aveva una vecchia vigna nell'entroterra di Platamona (2 km dal mare) e anche li' producevamo un vino eccezionale, per sapore e resistenza, anche a un lungo invecchiamento. La Piana di Platamona (quasi tutta in comune di Sassari, era sino a qualche decennio fa, una zona a vigne che si estendeva senza soluzione di continuità per diversi Km. Poi si è preferito prendere il "premio" della U:E. ed espiantare tutto, lottizzare e vendere i lotti. Ora quella zona (ormai periferia di Sassari) è tutto un giardino, con villette con piante da frutto, agrumi e olivi, ma le vigne sono perse per sempre. Io proprio in quella zona, nel 1993 ho acquistato un terreno "nudo" di circa un ettaro, dove prima c'era una vigna. Anche io ho recintato tutto e ci ho fatto un giardino, piante mediterranee, fichid'India, agrumi, fruttiferi, olivi e, circa 2.500 mq di vigna, con vitigni autoctoni, prevalenza di Cannonau e Cagnulari, e ottengo un buon vino, alcolico, corposo e resistente all'invecchiamento. Innaffiavo solo i primi anni dopo l'impianto delle barbatelle, poi più niente: solo l'acqua che cade dal cielo, la zona è siccitosa e il terreno calcareo - sabbioso a 3 km dal mare di Platamona (Golfo dell'Asinara), cioè nella Sardegna Settentrionale, a clima molto mite, esposta a nord col vento predominante di Maestrale. La tramontana non crea problemi perché generalmente è a regime di brezza, lo Scirocco è raro e moderato e così gli altri venti. Nei primi anni ho piantato una siepe di cipressi, ma poi lo eliminata perché d'Estate trattenevano la brezza del mare e facevano concorrenza all'ultimo filare della vigna.
Saluti
Pedru

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08/11/2014, 12:26
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Ho fatto il racconto precedente per esporre la situazione nella zona dove abiti, all'estremo Nord ma la zona dove tu intendi impiantare la vigna è all'estremo Sud a circa 250 km di distanza, quindi le cose potrebbero cambiare un pochino, però so di vigne nel Sulcis , per esempio nell'isola di S, Antioco (estremo Sud/Ovest), dove ci sono vigne secolari, coltivate su franco a pochi metri dal mare. Per vari motivi ti consiglio di piantare SOLO vitigni autoctoni e, se la vicinanza al mare per te è un problema, puoi fare un frangivento con siepi locali non troppo alte: qui sono molto usate le piante di Mioporo (che diventa un albero) oppure quelle piante che qui chiamano "Erimu Sardu" e "Erimu Forestheri". La mia perplessità però è un'altra; la vigna ha bisogno di attenzioni e di cure continue (potatura, medicazione, vendemmia ecc) e, se la vigna è piccola lo puoi fare tu, farlo fare a terzi non conviene. Ma se tu stai a oltre 200 km, la cosa mi sembra difficile
Saluti
Pedru

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08/11/2014, 12:43
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Grazie, ho dimenticato di dirvi che si tratta di una vero e propria casa al mare che frequento nei mesi di giugno fino a settembre. Parliamo di una quarantina di esemplari comunque. E' davvero così importante la medicazione? Qui a Sassari ho delle viti al confine con dei vicini di casa che non mi hanno mai dato alcun problema (parassiti ecc.), anche se la qualità non è delle migliori. In effetti d'inverno serve soltanto la potatura; il resto (scacchiatura, sfemminellatura) lo posso fare in marzo (o mi sbaglio?), e poi d'estate sono lì. Grazie per i consigli comunque. Visto che ci siamo potete descrivermi i trattamenti di scacchiatura e sfemminellatura? In cosa consistono?


08/11/2014, 22:09
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Quindi, non è una vera è propria vigna, ma l'equivalente di un mio filare, questo ti rende più facile il compito, ma i problemi della distanza restano.
1- la potatura di 40 piante una persona esperta la fa in poco tempo, diciamo qualche ora (dipende anche dal tipo di potatura e dalla condizione delle piante;
2 - la medicazione è basilare, se un attacco fungino è forte, non ti rimarrà neanche un grappolo, e va fatta da marzo /inizio aprile (quando i nuovi getti avranno una lunghezza minima di 10 cm, dopo una pioggia infettante (10 mm), ad una temperatura min. di 10°C (regola dei 3 dieci), e va fatta ad una media di una alla settimana, normalmente sino all'inizio di Luglio ; I parassiti più temibili sono quelli fungini (peronospora e oidio);
3 -scacchiatura, spollonatura, sfemminellatura, si comincia da marzo con la scacchiatura: eliminazione delle gemme inutili; spollonatura su fa un po' più avanti, consiste ne togliere i polloni (rami) che crescono sul tronco; sfemminellatura, consiste nel togliere la "femminelle", cioè i rametti secondari che crescono alla base delle foglie nei rami senza frutto e, in quelli con frutto, si tolgono dalla base del ramo dell'anno fino a quelle che crescono sino all'altezza dell'ultimo grappolo, le altre si staccano. Eè un lavoro che si prolunga per mesi
Spero di essere stato chiaro
Saluti
Pedru

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09/11/2014, 0:40
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Grazie Pedru, ricorda che si tratta di un'area molto siccitosa e ventilata. In più con l'inerbimento spero di assorbire eventuali ristagni idrici. I nuovi getti sono quelli che spuntano dai tralci?


09/11/2014, 14:54
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