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Consigli generali di difesa per limitare malattie al vigneto 
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Iscritto il: 20/03/2011, 22:14
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Salve, oltre ai normali trattamenti programmati, mi potete dare degli accorgimenti per limitare al minimo il rischio di malattie per il vigneto? Grazie.


10/07/2011, 0:54
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Non posso dire di avere molta esperienza, comunque che io sappia la cosa più importante è cercare di raggiungere uno stato vegetativo ottimale per ogni pianta, cioè bilanciare correttamente lo sviluppo della chioma con i risultati che si vogliono ottenere dalla pianta.
Bisogna quindi stare attenti a non esagerare con le concimazioni azotate per evitare che la pianta si sviluppi troppo (e che dipende anche dal tipo di portainnesto che hai scelto); per lo stesso motivo bisogna effettuare correttamente interventi di potatura verde (cimature, sfemminellature, sfogliature e spollonature).
Limitare la vigoria della piante e aerare bene la chioma con potature verdi è molto utile per prevenire attacchi di botrite e, in misura minore, anche di altre malattie fungine, oltre ad ottenere solitamente uva di qualità superiore; inoltre in questo modo i trattamenti che fai raggiungono meglio anche le parti più interne della chioma.
La spollonatura inoltre dovrebbe anche permettere di contenere un po' meglio lo scafoideo titanus, insetto vettore della flavescenza dorata, le cui forme giovanili si sviluppano inizialmente sui polloni.

Altra cosa che ho letto ma che non ho ancora provato, per prevenire il mal dell'esca è disinfettare e isolare le ferite da taglio, durante la potatura invernale, con mastici cicatrizzanti, eventualmente contenenti anche rame per avere un effetto anticrittogamico.
Sembra che anche raccogliere ed eliminare i sarmenti anzichè lasciarli a terra e trinciarli prevenga alcune malattie.


11/07/2011, 11:22
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leorasta ha scritto:
......
Altra cosa che ho letto ma che non ho ancora provato, per prevenire il mal dell'esca è disinfettare e isolare le ferite da taglio, durante la potatura invernale, con mastici cicatrizzanti, eventualmente contenenti anche rame per avere un effetto anticrittogamico.
Sembra che anche raccogliere ed eliminare i sarmenti anzichè lasciarli a terra e trinciarli prevenga alcune malattie.

Approvo. Anche disinfettare le ferite da taglio delle potature con prodotti rameici è un buon consiglio ... solo che, se il vigneto è grande ... non finisci più. Più semplice disinfettare le forbici, passando da pianta a pianta, con varechina diluita nell'acqua. Inoltre non dimenticare di segnare le piante sospette durante il periodo vegetativo, e limitare le precauzioni suddette ai vitigni segnati, potati a parte. Mi permetto di osservare, però, che il "mal dell'esca" pare sia non è dovuto a un "fungo", ma a un batterio ... anzi ad un insieme di batteri che agiscono in sinergia

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11/07/2011, 22:43
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Si, disinfettare le forbici di potatura passando da una pianta all'altra è un buon metodo e di sicuro è più veloce.

Qualcuno ha idea se l'inerbimento del vigneto ha qualche effetto indiretto sulla resistenza alle malattie o se invece le facilita?


12/07/2011, 11:10
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A quanto detto già dagli altri utenti, aggiungo che la resistenza del vigneto dipende anche dalla varietà stessa della vite...so che esiste una varietà alla quale non occorrono i trattamenti :) ...poi gran parte dei problemi è dettato dal microclima della zona (alcune malattie, come la peronospora, sviluppano laddove si verifichino determinate condizioni climatiche di temperatura e umidità)...noi per limitare eventuali danni, facciamo un trattamento un pochino più "concentrato" e finora non abbiamo mai riscontrato problemi ;)


13/07/2011, 4:15
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leorasta ha scritto:
......
Qualcuno ha idea se l'inerbimento del vigneto ha qualche effetto indiretto sulla resistenza alle malattie o se invece le facilita?

Per quanto ne so, l'inerbimento può influire facilitando le malattie fungine (in primo luogo peronospora e oidio), perché causerebbe un ristagno dell'aria e quindi della umidità, però se l'erba viene tagliata regolarmente, questo rischio verrebbe eliminato

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13/07/2011, 21:05
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