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Cominciare da zero, scelta del vitigno
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federicomaron
Iscritto il: 13/01/2015, 12:22 Messaggi: 21 Località: Murialdo
Formazione: Universitaria
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Salve a tutti, sono uno studente e frequento la laurea in Viticoltura ed Enologia ad Alba. Vivo in Val Bormida in provincia di Savona in un paesino che diciamo si trova tra mare e montagna, una posizione climatica un po particolare, si ha difatti un estate non eccessivamente calda e un inverno abbastanza freddo pur essendo relativamente vicina al mare; in alcuni giorni riceve l'aria calda proveniente dal mare (marinaccio) mentre in altri l'aria proveniente dal nord , piu fresca. Nel mio paese nelle scorse generazioni esistevano vitigni ormai espiantati, soprattutto si coltivava uve Bacò. Ora, le mie domande sono: io posseggo un terreno non molto esteso ma vorrei provare a fare un piccolo impianto data a passione che mi porto dentro e la scuola che sto frequentando... che tipo di vitigno mi consigliate? io vorrei buttarmi su speci diciamo un po più "particolari", avevo difatti pensato di impiantare un Rossese di Dolceacqua che mi sembrava rispecchiasse le condizioni climatiche del mio paese... Che tipo di portainnesto mi consigliate? come mi consigliate di preparare il terreno? concimazioni varie intendo. il terreno di cui vi parlo è sempre stato molto fertile e negli ultimo 4 anni è rimasto incolto. pensavo di effettuare l'impianto verso fine febbraio\ marzo in quanto se lo effettuassi prima le barbatelle rischierebbero di gelare, sbaglio? datemi piu consigli che potete in quanto come vedete sono abbastanza ignorante, quello che non mi manca è la voglia di rimboccarmi le maniche e darmi d fare. Grazie molte!!
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13/01/2015, 16:35 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68798 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Immagino ti riferisco a un piccolo vigneto amatoriale. Per superfici sopra i mille metri servono i diritti di reimpianto. Hai fatto fare un'analisi al terreno?
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13/01/2015, 16:41 |
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federicomaron
Iscritto il: 13/01/2015, 12:22 Messaggi: 21 Località: Murialdo
Formazione: Universitaria
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Marco ha scritto: Immagino ti riferisco a un piccolo vigneto amatoriale. Per superfici sopra i mille metri servono i diritti di reimpianto. Hai fatto fare un'analisi al terreno? No, il mio paese si trova a 600 slm circa, e no non ho ancora effettuato un analisi del terreno, l'ho sempre coltivato a Mirtillo e ha sempre avute rese molto alte, è tutto ciò che so a riguardo...
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13/01/2015, 16:53 |
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mortotoccaci
Iscritto il: 01/08/2013, 11:03 Messaggi: 2832 Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
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Per un vigneto sotto i mille metri quadri, come ti hanno detto, non servono diritti. Il terreno è pianeggiante? Se non lo è devi chiedere a qualcun altro la preparazione dei terreni collinari. In questo caso ci sarebbe un po' da lavorare e, se devi fare lo scasso, forse devi farlo un anno prima. Se il terreno è pianeggiante invece devi farlo arare. Dipende sempre da che terreno è. Meglio se ti consiglia uno della zona. Potrebbe volerci comunque lo scasso. §Inoltre livellarlo che non restino ristagni d'acqua. Inoltre sarebbe bello sapere se è argilloso, sabbioso, limoso, ecc, ecc. La concimazione non è una gran problema invece. Se è argilloso si può fare una bella concimazione prima ma non è obbligatoria, specie per vigneti non commerciali. Una volta sistemato il terreno devi piantare pali e barbatelle e tirare i ferri e i tutori. Le barbatelle va benissimo pianatrle a marzo. Come piantare i pali? Dipende dal sesto di impianti che scegli. Che mezzi meccaninci hai per lavorarlo? C'è acqua nel terreno? Se si meglio, sennò devi provvedere all'irrigazione almeno nei primi giorni di impianto. Scelta la varietà devi scegliere il portainnesto. E qui entrano i gioco fattori climatici, il tipo di terreno e la scelta di che tipo di uva si vuole produrre. Una volta piantate devi scegliere la forma d'allevamento. Anche in questo caso dipende dalla cultivar di uva che scegli e da che tipo di produzione vuoi fare. Non ti spaventare comunque, è più facile a farsi che a dirsi. L'unico problema grosso può essere la sistemazione del terreno.
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13/01/2015, 19:47 |
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federicomaron
Iscritto il: 13/01/2015, 12:22 Messaggi: 21 Località: Murialdo
Formazione: Universitaria
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mortotoccaci ha scritto: Per un vigneto sotto i mille metri quadri, come ti hanno detto, non servono diritti. Il terreno è pianeggiante? Se non lo è devi chiedere a qualcun altro la preparazione dei terreni collinari. In questo caso ci sarebbe un po' da lavorare e, se devi fare lo scasso, forse devi farlo un anno prima. Se il terreno è pianeggiante invece devi farlo arare. Dipende sempre da che terreno è. Meglio se ti consiglia uno della zona. Potrebbe volerci comunque lo scasso. §Inoltre livellarlo che non restino ristagni d'acqua. Inoltre sarebbe bello sapere se è argilloso, sabbioso, limoso, ecc, ecc. La concimazione non è una gran problema invece. Se è argilloso si può fare una bella concimazione prima ma non è obbligatoria, specie per vigneti non commerciali. Una volta sistemato il terreno devi piantare pali e barbatelle e tirare i ferri e i tutori. Le barbatelle va benissimo pianatrle a marzo. Come piantare i pali? Dipende dal sesto di impianti che scegli. Che mezzi meccaninci hai per lavorarlo? C'è acqua nel terreno? Se si meglio, sennò devi provvedere all'irrigazione almeno nei primi giorni di impianto. Scelta la varietà devi scegliere il portainnesto. E qui entrano i gioco fattori climatici, il tipo di terreno e la scelta di che tipo di uva si vuole produrre. Una volta piantate devi scegliere la forma d'allevamento. Anche in questo caso dipende dalla cultivar di uva che scegli e da che tipo di produzione vuoi fare. Non ti spaventare comunque, è più facile a farsi che a dirsi. L'unico problema grosso può essere la sistemazione del terreno. Grazie per le informazini... allora, il terreno è pianeggiante e ho già provveduto ad ararlo il mese scorso, si, c'è l'acqua nel terreno, non ho idea delle sue caratteristiche però , penso che lo farò analizzare nei prossimi giorni. come Mezzi posseggo un piccolo trattore Goldoni. Nella scelta del porta innesto sapete consigliarmi a grandi linee? so che esistono una marea di portainnesti e non so proprio dove sbattere la testa
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14/01/2015, 9:53 |
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mortotoccaci
Iscritto il: 01/08/2013, 11:03 Messaggi: 2832 Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
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Se è pianeggiante meglio. Tutto è più facile. Di solito si guarda cosa c'è nella zona. Intento dipende dalla presenza di calcare nel terreno. Se è troppo bisogna andare su portainnesti resistenti altrimenti avrai carenze specialmente di ferro. Puoi irrigare quindi lascerei stare i portainnesti resistenti alla siccità. Quindi la scelta è quantità o qualità' Direi qualità. Se non hai problemi di calcare il Kober 5bb è sempre una sicurezza. Se vuoi provare portainnesti più "deboli" ce ne sono a bizeffe. 3309/101.14/161.49/420A Se hai problemi di calcare il 41B è il migliore. Il problema può essere trovare la barbatelle. Cerca sul mercato cosa trovi, dato che la varietà non è molto coltivata può essere che la trovi su pochi portainnesti e devi scelgiere tra quelli. 30.000 piante i vivaisti piemontesi le fanno di certo. Se non le trovi le puoi prenotare e allora puoi scegliere che portainnesto vuoi.
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14/01/2015, 11:58 |
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