Siamo noi i partner di dette ricerche, gli impianti prebase sono già piantati. Purtroppo ieri ero fuori e non ho visto la puntata. Ora devo andare in assemblea soci, la vedrò prossimamente.
Alla riunione abbiamo anche assaggiato 10 di questi vitigni e, devo dire, non hanno alcun sentore di selvatico. Bisogna solo trovare la giusta maniera di vinificarli. Un paio erano eccezionali, il golden sauvignon e il petit merlot.
Il problema è che come sempre l'Unione Europea fa una cosa e l'Italia un'altra quando non dorme e basta. In Germania si fanno già dagli anni settanta ma poi non hanno preso così tanto pèiede. ORa il problema degli anticrittogamici sta diventando un problema sensibile e forse ci sarà un'accellerazione. Finchè non sono in registro nazionale però non credo possano essere coltivate. Se però la Germania o chi per essa dovesse riouscire a imporre uno stop ai treattamenti fungicidi in Europa allora è bene essere pronti.
A me risultano solo per il Trentino Alto Adige e comunque sono tutte varietà prodotte in Germania. Il problema è che non sono vitis vinifera. Forse adirittura solo per l'Alto Adige, dove, come ben noto, il potere legislativo è fortissimo. Nel registro c'è la Black Magic, ma essendo da tavola è più facile e anche noi ne abbiamo una ventina già pronte. Per quelle da vino vi sono altri problemi da superare. Innanzitutto bisogna trovare un produttore di vino che voglia sperimentare, e sono operazioni costose. Poi il mercato secondo me potrebbe recepire bene, perchè il biologico è da sempre uno dei pochi settori in costante crescita. Serve un coraggioso visionario che si metta a produrre questo vino e poi provi a venderlo, sempre che la burocrazia riesca a consentirglielo.
Ahh, ok, allora mi sa che è una cosa provinciale al momento. Certo, potrebbero avere una collocazione in molte zone se le autorizzassero ovunque....quantomeno nelle zone poco meccanizzabili o appunto per ridurre l'impatto della chimica. Penso che sarà solo questione di tempo