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Re: Coltivazione ad alberello sardo

09/12/2014, 11:39

Sono resistenti alla siccità come il fratello 1103, ma meno vigorosi. PRoducono anche meno polloni. Di fatto si piantano nelle stesse zone del 1103, ma si fa sempre più fatica a trovarli, soppiantati da 1103 e 140 Ruggeri. Da noi è difficile, ne abbiamo ancora pochi ettari.
Se vuoi Zibibbo chiama il vivaista e te le fai dare, ne conosco uno in zona mia che ne ha diversi milioni :lol:

Re: Coltivazione ad alberello sardo

09/12/2014, 18:43

Eppure leggo su internet che il 140 Ruggeri soffre l'elevata vigoria e non sempre riesce a bilanciare un corretto rapporto vegeto-produttivo. In compenso resiste molto bene alla siccità. Si adatta anche a terreni argillosi. In effetti il mio terreno da alcune parti è particolarmente argilloso con i caratteristici "grumi". Cosa mi consigliate in merito? Avete mai sentito parlare del 110 Richter?

Re: Coltivazione ad alberello sardo

10/12/2014, 14:48

Il 110 è poco vigoroso ma meno resistente alla siccità. Le viti vegetano veramente poco almeno da noi dove siamo abituati col Kober

Re: Coltivazione ad alberello sardo

10/12/2014, 19:05

ma è più vigoroso il 140 Ru o il 1103 Po?

Re: Coltivazione ad alberello sardo

10/12/2014, 19:18

Il 1103 Paulsen credo sia il più vigoroso in assoluto dei portainnesti più comunemente usati.
Da noi infatti si usa solo per i rimpiazzi, dato che da alla vite giovane la spinta necessaria a raggiungere la misura, anche se in concorrenza tra viti molto più vecchie

Re: Coltivazione ad alberello sardo

15/12/2014, 23:59

Nella potatura ad alberello devo conservare le gemme di corona? O le devo includere nella potatura? Comunque avete qualche consiglio per come contenere il vigore, dato che temo, con il portainnesto 1103, di avere problemi di eccessivo vigore vegetativo.

Re: Coltivazione ad alberello sardo

16/12/2014, 8:16

Per contenere il vigore ci sono vari metodi, dipende molto dal tipo di terreno e dalla zona dove coltivi.
Quelli usati qui sono:
Concimare poco o nulla con azoto, mantenere inerbito l'interfila e, al limite, anche il sottochioma, piantare le viti più strette (ma attenzione allo spazio aereo che serve a piante molto vigorose) così da creare concorrenza, fare potature più lunghe (e questo è il punto che si scontra col precedente) così da far sfogare la vigoria della pianta su più tralci. Se avrai piante con eccesso di vigoria devi farle produrre, ricorda che se riduci il numero di grappoli, aumenti la spinta della pianta a produrre verde.

Re: Coltivazione ad alberello sardo

16/12/2014, 11:40

ToreSS ha scritto:Nella potatura ad alberello devo conservare le gemme di corona? O le devo includere nella potatura? Comunque avete qualche consiglio per come contenere il vigore, dato che temo, con il portainnesto 1103, di avere problemi di eccessivo vigore vegetativo.

Le gemme di corona se hai vigore germogliano sicuramente quindi le puoi conservare. Al massimo le scacchi in primavera.
Adesso non saprei l'alberello sardo quante branche ha e quante gemme per ogni branca comunque se hai solo speroni a 2 gemme e buona vigoria puoi considerare di lasciare gemma di corona e prima gemma franca, altrimenti puoi benissimo tenere due gemme franche e la gemma di corona la scacchi se germoglia

Re: Coltivazione ad alberello sardo

16/12/2014, 18:46

La scarsa disponibilità di acqua può in qualche modo influenzare la vigoria delle piante? Grazie per il consigli. Mi sembra di aver capito che lo stesso peso dei tralci rallenta lo sviluppo della vegetazione. Sui manuali consigliano di cimare (cimatura estiva), lasciando 1 m sul tralcio. Occorre intervenire con la cimatura, per stimolare la crescita delle femminelle (che alimentano il grappolo), nella potatura ad alberello?

Re: Coltivazione ad alberello sardo

17/12/2014, 12:39

La disponibilità influenza certamente la vigoria infatti non bisogna esagerare o la vite vegeta troppo. Normalmente la vite è una pianta molto resistente alla siccità ma d'altro canto chiaramente se ce n'è poca o niente la pianta rallenta l'attività vegetativa, non fa grappoli e naturalmente in casi gravi può morire.
Nell'alberello mi sembra che normalmente si faccia la cimatura comunque anche li' può dipendere dalla vigoria, in piante poco vigorose può capitare che non serva intervenire perché la pianta già si ferma ad una certa lunghezza, viceversa in piante molto vigorose si interverrà più volte cimando il tralcio la prima volta e cimando le femminelle che si sviluppano troppo le volte successive
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