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Coltivare un vitigno senza nessun intervento è possibile?
Autore |
Messaggio |
mortotoccaci
Iscritto il: 01/08/2013, 11:03 Messaggi: 2832 Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
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Più alta è la vite e meno si ammala. E così è per tutti gli alberi da frutto. La vite nasce come rampicante nei bochi quindi non è necessario darle una forma ne fare alcunchè. Chiaramente, la potatura e le forme di allevamento aiutano a selzionare qualità che desideriamo (come acini e grappoli più grossi, maggiori concentrazioni zuccherine ecc) e a semplificare la coltivazione. Più intensiva è e più si ammala. Tutto si può fare, poi sulla qualità di quello che si produce ... bisognerebbe provare, avere voglia, spazio e tempo. E soldi da investire.
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02/10/2013, 8:33 |
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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Ma ci vuole un trattato per risponderti....ma il problema è che sarebbe inutile perché vuoi fare una cosa che va al di la della buona pratica. Poi mi domando perché non dovresti potare. Hai visto quanto dura una vite non più coltivata e cosa produce?
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03/10/2013, 0:12 |
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Tosco
Iscritto il: 07/06/2010, 14:55 Messaggi: 5321 Località: Maremma 'mpestata
Formazione: Perito Agrario
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...comunque sarebbe interessante che qualche esperto di permacoltura ci ragguagliasse sull'argomento.
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03/10/2013, 0:22 |
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OMleoncino
Iscritto il: 06/09/2011, 11:41 Messaggi: 309 Località: mantova
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stiamo provando la potatura a siepe, la produzione si sposta più in alto, e quest'anno, anno da peronospora, gli è andata sensibilmente meglio rispetto ai cordoni speronati e casarsa. ben lungi però dal non fare trattamenti, sui normali vitigni europei. per un hobbista che non ha necessità di meccanizzazione ed economia di tempi di lavoro, può pensare ad assiciare il concetto di spostare in alto e permacoltura, per es. l'alberata, dove la chioma e la produzione della vite si sposta in alto. ovviamente la chioma dell'albero va gestita, in modo che il tutto rimanga accettabilmente contenuto e basso. in questo modo c'è un ulteriore sensibile vantaggio sulla riduzione dei trattamenti. qui da noi, vecchie alberate abbandonate riscono a produrre uva quasi tutti gli anni (quest'anno no!)
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03/10/2013, 9:39 |
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daikon
Iscritto il: 30/09/2013, 21:59 Messaggi: 4
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Bhe ragazzi non so cosa dirvi per ora ...so solo che da quando mi sono iscritto a questo forum e fatto le mie domande - dubbio,mi si è aperta una sequenza di coincidenze , ho saputo di un ragazzo ,tralatro nelle mie vicinanze, che coltiva il cabernet franc senza trattare e pota giusto il tanto per lavorare comodo ,con risultati buoni ,ma testerò di persona,poi un altra situazione ,sempre qui vicino a me,ho conosciuto di persona e visionato la vite di san giovese nata da seme buttato in un angolo di un casolare ,bhe la vite è sanissima produce tutti gli anni e l uva che ho mangiato è buona , mai potata mai trattata ,non ha abbastanza quantita per fare un po di vino,e anche la voglia secondo me .....lo so non siamo ancora arrivati ad una risposta definitiva ma siamo sulla buona strada ...
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03/10/2013, 21:09 |
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JeanGabin
Sez. Miscellanea
Iscritto il: 27/07/2011, 13:09 Messaggi: 29304 Località: Imperia
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daikon ha scritto: Bhe ragazzi non so cosa dirvi per ora ...so solo che da quando mi sono iscritto a questo forum e fatto le mie domande - dubbio,mi si è aperta una sequenza di coincidenze , ho saputo di un ragazzo ,tralatro nelle mie vicinanze, che coltiva il cabernet franc senza trattare e pota giusto il tanto per lavorare comodo ,con risultati buoni ,ma testerò di persona,poi un altra situazione ,sempre qui vicino a me,ho conosciuto di persona e visionato la vite di san giovese nata da seme buttato in un angolo di un casolare ,bhe la vite è sanissima produce tutti gli anni e l uva che ho mangiato è buona , mai potata mai trattata ,non ha abbastanza quantita per fare un po di vino,e anche la voglia secondo me .....lo so non siamo ancora arrivati ad una risposta definitiva ma siamo sulla buona strada ... Hai letto la risposta al tuo primo messaggio sul forum nelle presentazioni?
_________________ Nella vita non esistono sfide, ma solo una sfida, quella con te stesso... "Gli esseri umani nascono con capacità diverse. Se sono liberi, non sono uguali. E se sono uguali, non sono liberi." Aleksandr Solženicyn
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03/10/2013, 21:32 |
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sicano
Iscritto il: 17/08/2011, 7:58 Messaggi: 80
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Nessuna notizia del contadino che con 2 viti fa 400 litri di vino?
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29/01/2017, 15:52 |
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PakChoi
Iscritto il: 22/06/2013, 8:34 Messaggi: 368 Località: Alpago (BL)
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Cita: Bhe ragazzi non so cosa dirvi per ora ...so solo che da quando mi sono iscritto a questo forum e fatto le mie domande - dubbio,mi si è aperta una sequenza di coincidenze , ho saputo di un ragazzo ,tralatro nelle mie vicinanze, che coltiva il cabernet franc senza trattare e pota giusto il tanto per lavorare comodo ,con risultati buoni ,ma testerò di persona Ciao, ci sono sviluppi? Anch'io sono interessato al vigneto in permacultura. Per ora, oltre ai vitigni resistenti (solaris, bronner, cortis...) mi starei orientando sulla pergola/tendone o la bellussi. Secondo la permacultura, queste forme alte permetterebbero uno sviluppo ottimale della vite. Questo link in francese mostra un approccio della vite in permacultura: http://permaculture.alsace/tiki-read_article.php?articleId=12L'autore preconizza piante con una superficie fogliare di 20/40 mq. Questo limiterebbe le potature e rispetterebbe la natura esuberante della vite. Alcuni test sulla qualità mostrerebbero che non ci sono differenze apprezzabili rispetto a piante con resa più bassa. Altri link sono interessanti: http://infowine.com/intranet/libretti/libretto2035-01-1.pdfhttp://infowine.com/intranet/libretti/libretto2073-01-1.pdfDa quello che se ne deduce, un aspetto molto importante sarebbe il rapporto superficie fogliare/produzione. L'aumento della produzione può mantenere la qualità a patto d'avere un equivalente aumento della superficie fogliare. Questo spiega perché negli impianti ad alta densità, l'aumento della quantità va generalmente a discapito della qualità per via della forma a spalliera. Oggi ho parlato con un grosso produttore di vino biologico di Conegliano. Mi ha fatto vedere il suo novo impianto belussi. Anche se purtroppo la maggior parte dei disciplinari vieta impianti a bassa densità come questo... Secondo lui è l'impianto migliore per la salute della vite: pianta sviluppata in altezza e quindi meno esposta all'umidità e al freddo primaverile; foglie meglio esposte al sole; grappoli protetti dai raggi diretti. Ora, non so quanto questo sia sufficiente per evitare tutti i trattamenti (parlo di rame e zolfo principalmente), comunque mi sembra già un buon punto di partenza per tornare ad una viticoltura naturale. Bisognerebbe parlare anche di tecniche di potatura leggera, di conduzione del suolo verde del vigneto, di micorrize...
_________________ www.ortonaturale.it
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29/11/2017, 20:58 |
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leorasta
Iscritto il: 06/07/2011, 16:13 Messaggi: 3190 Località: Cureggio (NO)
Formazione: laurea in informatica
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30/11/2017, 10:29 |
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PakChoi
Iscritto il: 22/06/2013, 8:34 Messaggi: 368 Località: Alpago (BL)
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Senza parole! Tralasciando il metodo di vinificazione (che sebben interessante, esula dal topic), noto che loro usano vitigni tradizionali. Farò alcune ricerche per capire meglio come si sviluppano le loro viti...
_________________ www.ortonaturale.it
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30/11/2017, 11:07 |
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