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Coltivare la vite 
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La tecnica di potatura che descrivi te, dovrebbe essere il "cordone speronato"...nella tecnica "guyot", si lasciano solo due rami per ramo principale: di solito a quello esposto più in basso si lasciano 2-3 gemme e serve per la "produzione dell'anno successivo"; a quello più in alto se ne lasciano 6-8, in base alla "robustezza" del ramo, e quindi alla "forza" che esso ha per "nutrire" tali gemme. Possono esser fatte variazioni da caso a caso, ma il numero di rami lasciati per ogni ramo principale della vite, non è mai superiore a due ;). Anche il mio terreno è molto argilloso (46% di argilla) e lo concimo subito dopo la potatura ma, ha il vantaggio (sotto un punto di vista), di avere querce nei paraggi che, nella stagione autunnale, lasciano cadere migliaia di foglie su di esso, concimandolo). Dopo concimazione eseguo fresatura e non aggiungo altri ammendanti (tra l'altro, lascio i tralci potati della vite e le canne vecchie a terra nei filari, in modo da "tritarli" e sotterrarli all'atto della fresatura, apportando altre sostanze al terreno). I terreni argillosi hanno il vantaggio di trattener meglio la sostanza organica immessa, anche se, di contro, richiedono numerose (e faticose) lavorazioni, trattandosi di un terreno "asfittico" ;)


12/03/2011, 16:24
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Io la poto questa settimana perchè mi hanno consigliato di aspettare la mancanza...Ma sono vere queste cose sui le fasi lunari?


14/03/2011, 10:33
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Personalmente non mi metto a guardare la luna, per potare le viti...tra l'altro, avresti dovuto potarle un mesetto fa, se hai un microclima non eccessivamente freddo...ora le piante perderanno linfa, essendo in prossimità della fase di ricaccio :roll:. Discorso diverso se abiti in montagna e il microclima del mese di febbraio è ancora ampiamente sottozero...in tal caso, allora, ti tocca aspettare per poter potare ;)


14/03/2011, 14:02
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Il mio paese è a 735 metri slm, quindi la potatura si ritarda sempre di un pò.Ma cosa succede se la pianta perde la linfa? Grazie


16/03/2011, 11:06
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Io ho finito di potare e legare i tralci il 4 dicembre... Sono a bertinoro (fc) 300m slm circa =)
Anche anno scorso ho potato presto e non ho visto effeti negativi, anzi le viti non piangono o riducono di molto il pianto perchè hanno cicatrizzato le ferite...
Saluti


16/03/2011, 18:45
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Ma il fatto che piangano è molto negativo? Che problemi comporta?
Grazie


18/03/2011, 12:36
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smells ha scritto:
Ma il fatto che piangano è molto negativo? Che problemi comporta?
Grazie

Si "indeboliscono". Come per una persona, per intenderci, avere una ferita e perder sangue


18/03/2011, 20:42
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smells ha scritto:
Ma il fatto che piangano è molto negativo? Che problemi comporta?
Grazie
Dipende: se la vita è troppo vigorosa è meglio che si indebolisca un po' col "pianto".
Inoltre potare tardivamente quando la linfa comincia a "muoversi", dovrebbe comportare un grosso vantaggio: il "pianto" (la linfa che fuoriesce) dovrebbe pulire la zona del taglio riducendo il rischio della terribile malattia chiamata il "mal dell'esca"
Comunque, io ho finito di potare in questi giorni e il "pianto" si manifesta solo in qualche vite, nonostante la temperatura media sia stata tutt'altro che fredda :D

Questo è il mio vigneto potato a “cordone speronato"
Immagine

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Su ki iskhit su foghile ki no l'lskhet su Jannile


18/03/2011, 22:28
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Secondo foi quale è il fattore da tenere più in considerazione se vi vuole puntare solo alla qualità del vino e non alla quantità?


22/03/2011, 10:06
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Per un vino di qualità, è importante selezionare rigorosamente l'uva al momento della raccolta (scartare tutta l'uva che ha iniziato a marcire o ammuffire) e fare la raccolta abbastanza avanti col tempo, affinché l'uva possa aumentarne il grado zuccherino e, di conseguenza, quello alcolico una volta vinificata ;) ! C'è da tenere presente che un buon grado alcolico, associato a basso ph, aiuta a prevenire anche alcuni "difetti" del vino ;)


22/03/2011, 22:01
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