buongiorno a tutti, da 3 anni ho una vite Regina nell'entroterra ligure che faccio crescere su una pergola addossata ad un muro in pietra. Allego le foto che spero siano utili per identificare la malattia che era apparsa anche lo scorso anno. Se può aiutare posso dirvi che l'anno scorso ha fatto solo un paio di grappolini che sono marciti prima di maturare, quest'anno neanche quelli. La vite nonostante la malattia è molto vigorosa, i nuovi tralci sono perfetti, ma durante la crescita poi appaiono quelle maculature che vedete nelle foto, ho trattato periodicamente anche prima che iniziasse a vegetare (ogni 30/40 gg) con fungicida a base di Tebuconazolo spero nell'aiuto di qualche esperto, grazie.
Ciao... Ricordo vagamente una casa simile sui vigneti che aveva mia nonno ma non ne sono sicuro....mi pareva parlassero di funghi,muffe o spore... conviene contattare un esperto !
A me sembrerebbe o oidio o escoriosi, ma attendiamo altri pareri. In inverno il tralcio diventa a macchie scure quasi viola? Se si è oidio. Il prodotto con cui tratti è sistemico di copertura e curativo per queste malattie, ma si possono fare (vado a memoria) al massimo due trattamenti annui per la vite. Se ne fai di più rischi di trovarti con ceppi resistenti. E per la peronospora non tratti? Il fatto che il grappolo si secchi mi pare indice di peronospora. La pergola prende la pioggia? Se si va trattata. Ti consiglio di trattare più spesso, sia per peronospora che per l'oidio anche con prodotti semplicemente di copertura e non sistemici. Se hai preso una forte infezione di oidio, dato che sverna nel legno maturo, il prossimo anno tratta sia con zolfo ad altissimo dosaggio sia con qualche prodotto sistemico già prima della ripresa vegetativa. Quindi tieni trattato secondo le condizioni climatiche periodicamente, specie in pre fioritura, fioritura e inizio allegagione. Diciamo normalmente (con prodotti di copertura p.es zolfo+mancozeb o zolfo+folpet) ogni 7 giorni e comunque dopo la pioggia. Se prevedi pioggia per lunghi periodi allora anticipa con i sistemici di copertura (duata sui 15 giorni max). Se ha piovuto molto e non hai trattato allora fai qualche prodotto curativo + quello di copertura normale. Ricordati di cambiare almeno 2 volte l'anno i prodotti di copertura che usi e ogni anno quelli sistemici (ma dovresti arrivare a non usarli). Lo zolfo puzza, però ha un tempo di carenza basso (3 giorni) ed è meno nocivo di tanti prodotti che penetrano la pianta. Mi rendo conto che con poche viti non si possa avere un ampia gamma di prodotti dato quello che costano, ma cerca di fare per il meglio. Se li conservi ben sigillati durano abbastanza. Purtroppo le viti da tavola son delicate.
PERONOSPORA: l'infezione parte quando si ha una temperatura superiore ai 10°C e precipitazioni di almeno 10 mm che colpiscono germogli di 10 cm. Con queste condizioni parte l'infezione primaria. Per la secondaria basta che la pianta resti bagnata per alcune ore. OIDIO: Gli attacchi si sviluppano tra i 6 e i 35°C anche a bassi valori di umidità. Più la temperatura è alta e più c'è umidità più alto è il rischio di infezione.
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: che malattia è ?
28/08/2013, 20:43
mortotoccaci ha scritto:Se hai preso una forte infezione di oidio, dato che sverna nel legno maturo, il prossimo anno tratta sia con zolfo ad altissimo dosaggio sia con qualche prodotto sistemico già prima della ripresa vegetativa. Quindi tieni trattato secondo le condizioni climatiche periodicamente, specie in pre fioritura, fioritura e inizio allegagione. Diciamo normalmente (con prodotti di copertura p.es zolfo+mancozeb o zolfo+folpet) ogni 7 giorni e comunque dopo la pioggia. Se prevedi pioggia per lunghi periodi allora anticipa con i sistemici di copertura (duata sui 15 giorni max). Se ha piovuto molto e non hai trattato allora fai qualche prodotto curativo + quello di copertura normale. Ricordati di cambiare almeno 2 volte l'anno i prodotti di copertura che usi e ogni anno quelli sistemici (ma dovresti arrivare a non usarli).
mortotoccaci ha scritto:PERONOSPORA: l'infezione parte quando si ha una temperatura superiore ai 10°C e precipitazioni di almeno 10 mm che colpiscono germogli di 10 cm. Con queste condizioni parte l'infezione primaria. Per la secondaria basta che la pianta resti bagnata per alcune ore. .
sembrerebbe piú escoriosi in questa stagione al nord é stato dimostrato che la regola dei 3 10 é molto ma molto teorica! evitiamo di fare prescrizioni cosí esagerate, ogni zona e ogni vigneto ha le sue condizioni e non é detto che si devono fare gli stessi trattamenti, inoltre proprio come disposizioni del forum non é permesso farle.
grazie per i pareri, faccio una domanda da profano, non è consigliabile anticipare il trattamento ? io pensavo di potare in autunno, per eliminare la maggior parte della pianta e limitare la superficie da trattare, e fare trattamenti curativi anche molto dilazionati nel tempo, poi a fine inverno potare in modo regolare e partire con i trattamenti consigliati, sarebbe una procedura inutile ? mi sembra di aver capito che dovrei trattare anche la struttura in legno della pergola, è corretto ? se può servire, a fianco di questa ho una vite fragola che non si ammala, so che è più robusta come varietà.
le chiazze grigiastre sugli internodi distanti sono postumi di oidio. le suberificazioni alla base dei tralci con ulcerazioni, sono postumi di escoriosi. la prevenzione classica per l'escoriosi, consiste in trattamenti precoci con mancozeb, a iniziare da rottura gemme. praticamente si fanno 2 trattamenti in più all'inizio, rispetto a quanto si fa per la peronospora. i bio mi pare usino lo zolfo ad alti dosaggi, sempre all'inizio e soprattutto perseguono l'equilibrio della pianta. l'escoriosi è favorita da eccesso di vigoria
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: che malattia è ?
29/08/2013, 9:22
Ma visto che parliamo di una pianta io mi limiterei a trattamenti con zolfo e rame. A limite utilizzi zolfo e mancozeb all'inizio, ma io non vedo la convenienza a farmi una scorta così solo per poche piante. L'importante è trattare al momento giusto. Sulla potatura anticipata non è il caso
OMleoncino ha scritto:la prevenzione classica per l'escoriosi, consiste in trattamenti precoci con mancozeb, a iniziare da rottura gemme. praticamente si fanno 2 trattamenti in più all'inizio, rispetto a quanto si fa per la peronospora. i bio mi pare usino lo zolfo ad alti dosaggi, sempre all'inizio e soprattutto perseguono l'equilibrio della pianta. l'escoriosi è favorita da eccesso di vigoria
Anche a me sembra escoriosi, nel bio come hai giustamente detto si fatto un paio di trattamenti con zolfo bagnabile ad alti dosaggi (1-2 kg ad ettolitro) prima del germogliamento, se è possibile è meglio potare le parti colpite ed allontanarle dal vigneto