riassumendo, correggetemi se sbaglio : x escoriosi mancozeb a partire dalla rottura delle gemme (con che frequenza poi ?) x oidio zolfo ad alto dosaggio ( con che frequenza ? ) questi interventi sono solo a scopo preventivo giusto ? riguardo la potatura anticipata, visti i pareri discordi, se decidessi di applicarla (anche x ridurre eventuali focolai di infezione) a quali possibili problematiche andrei incontro ? quando converrebbe effetuarla ? grazie a tutti
La potatura anticipata non è una buona pratica agronomica secondo me. Perdi le sostanze che la pianta rimanda dalle foglie alle radici, sostanze di riserva utili. Poi se posticipi la potatura le gemme vanno meglio a frutto (e' una semplificazione). Potala tardi, e tratti come ti hanno consigliato. Il primo trattamento solo usi zolfo ad alto dosaggio (se hai l'oidio, ma mi pare che si sia detto escoriosi). E bagna anche il tronco che male non fa. Poi tratterai solo foglie e grappoli, fin un mese prima della raccolta dell'uva (o 7-10 in più se usi il rame). Adesso lasciala stare la pianta che non serve più trattarla fino al prossimo anno - secondo me. Dice giustamente Marco77, hai una pianta sola non puoi avere scorte di prodotti. Ma non puoi nemmeno trattare solo una volta al mese col principio attivo che hai elencato. Lo zolfo costa poco e ti basta per l'oidio. Per la peronospora varia i prodotti, magari da un anno all'altro. O prendi due prodotti che ti durino due anni. Devi cercare di vedere tu in che condizioni sei. COn una pianta sola puoi anche usare sempre rame, altrimenti ti fai amico un contadino e gli dici se ti passa un chilo di mancozeb che ti dura tutto l'anno. Marco77 dice (ed è vero) che indicazioni da una zona all'altra non vanno date. In Sicilia la peronospora non è un problema, in Friuli lo è meno l'oidio, ma se uno è profano come fa? Fai un trattamento a settimana-dicei giorni. Se piove li aumenti, se non piove li diminuisci. E poi ti fai l'esperienza. Il post precedente voleva essere una linea teorica generale.
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: che malattia è ?
29/08/2013, 12:02
mortotoccaci ha scritto:La potatura anticipata non è una buona pratica agronomica secondo me. Perdi le sostanze che la pianta rimanda dalle foglie alle radici, sostanze di riserva utili. Poi se posticipi la potatura le gemme vanno meglio a frutto (e' una semplificazione).
condivido, e non mi sembra che ci sono stati pareri discordanti su questo punto Tex 29
mortotoccaci ha scritto:Marco77 dice (ed è vero) che indicazioni da una zona all'altra non vanno date. In Sicilia la peronospora non è un problema, in Friuli lo è meno l'oidio, ma se uno è profano come fa?
per i profani, chiamiamoli cosí, ci sono i tecnici (anche dei servizi fitosanitari, condotte agrarie simili) e ci sono i bollettini fitosanitari per ogni zona.
Mortoccaci come é andata alla fine con la peronospora nelle tue zone? io a giugno nella zona del prosecco e a Cormons ho visto dei veri disastri.....scusate l'OT
Sembra che in Veneto abbiano molta meno uva e ho avuto notizia che una grossa cantina sociale della mia zona produrrà meno prosecco dello scorso anno. Alla fine dei conti pare che (nonostante tutti i nuovi impianti andati in produzione) il Prosecco Doc sia lo stesso dello scorso anno, quindi ci si aspetta un prezzo similare sulle uve. Attendiamo però la vendemmia (ci vorrano ancora 7 giorni da noi per iniziare). A Rauscedo, trattando tutti come forsennati per la produzine di marze, il problema peronospora è stato risibile e non c'è praticamente stata grandine. Qualche problema di acinnelatura nel prosecco e acini comunque piccoli, dovuti ad un luglio-primi agosto molto torrido e secco. I Pinot di contro sono rimasti sani. Nelle zone collinari non saprei.
Esiste un fungo che se miscelato ad una sorta di olio va ad attaccare l'altro fungo inquisito,quello che ha scatenato la malattia,provocata dall'umidità... tra l'altro dovrebbe essere il periodo giusto per il trattamento. Attenzione alla tossicità di alcuni elementi chimici,sia per chi le cura che per la pianta stessa .
grazie a tutti allora mi attrezzerò con zolfo e mancozeb per il prox anno e intensificherò i trattamenti. Per il discorso dei pareri discordi mi riferivo a leorasta che suggeriva di togliere le parti malate e allontanarle dal vigneto, ho dedotto che prima veniva fatto meglio era, grazie ancora
Aspetta Tex, forse non hai capito: i due trattamenti pre-germogliamento servono sia per oidio che per escoriosi, non sono alternativi, e vanno fatti o con mancozeb (prodotto di sintesi per cui ci vuole il patentino) oppure con zolfo bagnabile ad alti dosaggi (valido anche se vuoi stare sul biologico). Poi per carità puoi anche miscelarli ma basta uno dei due prodotti. L'allontanamento delle parti malate basta che lo fai prima del germogliamento, cioè prima che si verifichino le condizioni per la diffusione dei due funghi
vega1980 ha scritto:Esiste un fungo che se miscelato ad una sorta di olio va ad attaccare l'altro fungo inquisito,quello che ha scatenato la malattia,provocata dall'umidità... tra l'altro dovrebbe essere il periodo giusto per il trattamento. Attenzione alla tossicità di alcuni elementi chimici,sia per chi le cura che per la pianta stessa .
Credo tu intenda l'ampelomyces quisqualis, è un fungo parassita dell'oidio. Non l'ho ancora provato ma mi dicevano che in effetti, dato in post vendemmia, si "mangia" letteralmente i cleistoteci dell'oidio che vanno a svernare sul legno. Si può anche usare in fase vegetativa a sostegno dei normali interventi antioidici, però mi sembra che costa abbastanza (anche se comunque la quantità da distribuire è minima)
scusate faccio una domanda sullo oidio; so che si manifesta anche sugli acini, sembra una specie di polverina bianca, giusto? a me l'anno scorso mi è venuta una cosa simile sugli acini ma invece che bianca era nera, cosa potrebbe essere secondo voi? oidio o un qualche tipo di muffa?