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Botrite, il mostro a 7 vite

17/08/2024, 17:39

Ciao a tutti!
Ho una spalliera di uva (?) nota come francese, esposta a mezzogiorno ad Oristano. è una varietà che regge gli attacchi dell'oidio e della peronospora ma alle prime piogge viene falcidiata dalla botrite. Ho pensato, essendo a ridosso di un muretto, di darle più aria sfoltendola e somministrando soprattutto sui grappoli zolfo ramato in polvere, trattamento che ho fatto anche in primavera(2volte). Ora i grappoli sono ancora belli, come da foto, ma ci sono i primi segnali di botrite. La dose massiccia di zolfo ramato può essere utile per bloccare l'infezione? è vero che se si esagera con lo zolfo ramato rimangono tracce nel grappolo anche per molto tempo e può nuocere alla salute? Vi posto qualche foto. Grazie e buon fine ferragosto
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Re: Botrite, il mostro a 7 vite

17/08/2024, 17:42

Avrò esagerato con lo zolfo ramato (vedi acini ingranditi)?
Allegati
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Re: Botrite, il mostro a 7 vite

17/08/2024, 18:34

Se sei certo di avere attacchi importanti di botrite e non hai il patentino ovvero non vuoi usare fungicidi di sintesi l'unico prodotto fitosanitario disponibile è a base di eugenolo+geraniolo+timolo (disponibile anche come PFnP): si impiega max quattro volte nelle fasi di fioritura (trattamento fisso per abbattere l'inoculo), pre-chiusura grappolo, invaiatura, pre-raccolta (intervallo di sicurezza: 7 gg su vite da tavola).
Io lo uso anche come anti-oidico sulle rose.

Re: Botrite, il mostro a 7 vite

17/08/2024, 21:41

Grazie Alessandro, allora lo zolfo ramato non serve?

Re: Botrite, il mostro a 7 vite

18/08/2024, 2:39

Direi poco contro la muffa grigia.

Re: Botrite, il mostro a 7 vite

20/08/2024, 6:31

Grazie, a presto!
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