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bieler
Iscritto il: 11/12/2011, 18:35 Messaggi: 607 Località: val Vigezz
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Quà e là nel vigneto, a macchia di leopardo, alcuni grappoli cominciano a seccare, con gli acini che si mummificano. Temo assai di avere un attacco di black rot ma vorrei avere una conferma. Guardando con una lente gli acini mi sembra di vedere i picnidi del fungo (spero che si vedano anche nella foto) e in questo caso cosa potrei fare? Una decina di giorni fa preso dalla disperazione ho trattato con un prodotto a base do zoxamide miscelato con ossicloruro di rame: sarà servito a qualcosa? Devo magari ripetere il trattamento considerato che inizia l'invaiatura? Ciao e grazie. Allegato:
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_________________ L'amore è cieco ma il matrimonio gli restituisce ben presto la vista (Lichtenberg)
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29/07/2018, 18:18 |
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Orf
Iscritto il: 02/03/2011, 23:22 Messaggi: 970 Località: Trento
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Temo proprio che sia lui.....vediamo che dice chi ha più esperienza in merito ma secondo me arrivati a questo punto della stagione bisogna puntare alla difesa 2019 perchè è fondamentale la prevenzione ed iniziare a trattare presto. Spero di venire smentito da qualcuno!!
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30/07/2018, 15:04 |
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giorgibe
Iscritto il: 09/02/2014, 18:55 Messaggi: 378 Località: Provincia di Vicenza
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mah, la prima foto in alto sembra peronospora larvata, quando è così io tratto con solfato di rame 400gr per ettolitro aggiungo un bagnante e di solito il salvabile lo salvo.
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30/07/2018, 15:17 |
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Orf
Iscritto il: 02/03/2011, 23:22 Messaggi: 970 Località: Trento
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Dovresti dirci anche se ci sono sintomi su foglia (se sì, quali) e la varietà...se fosse una varietà piuttosto precoce non so quanto senso avrebbe trattare ora
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30/07/2018, 15:21 |
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giorgibe
Iscritto il: 09/02/2014, 18:55 Messaggi: 378 Località: Provincia di Vicenza
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se è larvata conviene sempre, cammina veloce e ti brucia il vigneto. tanto il solfato di rame costa poco ed ha anche un tempo di carenza molto corto.
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30/07/2018, 16:38 |
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Orf
Iscritto il: 02/03/2011, 23:22 Messaggi: 970 Località: Trento
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Dopo l'invaiatura comunque il grappolo non è più sensibile
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30/07/2018, 17:16 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2590 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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Concordo con Orf.
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30/07/2018, 20:40 |
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bieler
Iscritto il: 11/12/2011, 18:35 Messaggi: 607 Località: val Vigezz
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Orf ha scritto: Dovresti dirci anche se ci sono sintomi su foglia (se sì, quali) e la varietà...se fosse una varietà piuttosto precoce non so quanto senso avrebbe trattare ora Grazie. Si tratta di merlot ed è proprio la mancanza di sintomi nelle foglie che mi lascia il dubbio. C'è, è vero, qualche macchiolina rossastra (ad occhio nemmeno nell' 1% delle foglie) ma nessun segno dell'alone violetto e dei puntini neri che caratterizzano il black rot, (però nella foto fatta con un obiettivo macro mi sembra che l'acino ne sia pieno) e non ci sono nemmeno segni di peronospora nelle foglie. Boh!!! comunque dite che nell'invaiatura gli acini non sono più sensibili, ma vale solo per la peronospora o anche per il black rot? Ciao.
_________________ L'amore è cieco ma il matrimonio gli restituisce ben presto la vista (Lichtenberg)
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30/07/2018, 20:46 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2590 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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In linea di massima vale anche per il black rot, nel senso che le condizioni epidemiologiche che favoriscono gli attacchi di peronospora (sui grappoli segnatamente la larvata) valgono anche per il suddetto patogeno, anche se in realtà la larvata penetra attraverso il pedicello mentre G. biwelli direttamente attraverso la superficie dell'acino. Ti metto un link esplicativo in proposito; http://www.viten.net/files/c84/c84e486c ... dbb475.pdf" target="_blank Il periodo più critico va dallo stadio di piena fioritura fino a quello in cui il diametro degli acini raggiunge all'incirca un centimetro, perciò è quello il periodo dove occorre intensificare la difesa.
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31/07/2018, 17:39 |
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Alessandro1944
Iscritto il: 03/09/2017, 10:18 Messaggi: 2590 Località: bassa Valsusa
Formazione: Buoni studi
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Oggi pomeriggio sono passato a vedere una vite americana che sapevo già che aveva black rot. Ho preso qualche campione e allo stereo si vedono bene i picnidi, che sono l'elemento diagnostico distintivo rispetto ad es. a una larvata, sia sulle macchie fogliari (attualmente poche) e sugli acini pre-mummificati (vd. foto). Al M.O. non si vedono conidi (si intuisce solo qualcosa all'interno del picnidio) e questo perché il gran caldo con assenza di bagnatura non favorisce la sporulazione; ho provato a mettere acini e foglie in camera umida ma sarà difficile che esca qualcosa (in caso positivo proporrò foto).
Allegati:
black rot - picnidi acino.JPG [ 110.29 KiB | Osservato 447 volte ]
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31/07/2018, 22:25 |
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