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nene82
Iscritto il: 14/04/2012, 15:01 Messaggi: 863 Località: Prov. Pa
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Una parte era il cataratto bianco comune, una parte era il lucido. Che bello parlare dell'uva che ci rappresenta il cataratto, in Sicilia è come parlare del Montepulciano o non so altre zone..
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17/02/2015, 8:24 |
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nene82
Iscritto il: 14/04/2012, 15:01 Messaggi: 863 Località: Prov. Pa
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Scusa Lampa e le barbatelle fallite non li hai più innestate? non hai fatto come si dice da noi in Sicilia U Ripassu (il reinnesto)?
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17/02/2015, 8:33 |
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mortotoccaci
Iscritto il: 01/08/2013, 11:03 Messaggi: 2832 Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
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779 Paulsen, troppo vigoroso, meno resistente al calcare, grande emissione di polloni, non del tutto compatibile con alcune varietà. Va bene laddove c'è bisogno di spingere la pianta e sostenere grosse produzioni, ma è in dismissione. C'è un ritorno di moda sul 775. Quanto durerà?
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17/02/2015, 9:30 |
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Lampa
Iscritto il: 30/07/2014, 17:55 Messaggi: 286 Località: Made in Sicily
Formazione: Laurea
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Tecnicamente mortotoccaci ne sa molto di più, tra l'altro io prendo le barbatelle proprio dalla cooperativa di cui fa parte, quindi non mi sento nella posizione di poter dire meglio il 779, il 775 o quant'altro, l'unico strumento su cui basarsi è la tabella dei portainnesti che la stessa cooperativa mette a disposizione, e sicuramente il conoscere bene i propri terreni. I consigli che talvolta posso dare su questo forum sono frutto della mia (ancora poca) esperienza, del confronto con qualche vivaista, agronomo e agricoltore del mio contesto e nulla più, questo ci tengo a precisarlo! Sono stato giusto qualche giorno fa dal vivaista per metterci d'accordo sulle mie barbatelle in arrivo, dando un'occhiata e parlando con lui, mi ha detto che per il catarratto (che è la cultivar per eccezione e che sta ritornando molto in voga a scapito delle cultivar francesi che producono poco, danno parecchi problemi con le malattie, e sotto l'aspetto del prezzo non sono più valorizzate) ha richieste e lui stesso consiglia il 779 su terreni argillosi (la famosa "crita" in dialetto) e sabbiosi, che poi sono l'80% dei terreni del territorio che va da Alcamo a Marsala a Salaparuta/Menfi nel cuore della provincia di Tp -che ricordo avere il primato mondiale per superficie vitata insieme alla provincia di Bordeaux-. Aggiungo che l'eccesso di vigoria che può dare problemi su altri territori e terreni, da noi è condizione necessaria! Il 1103 è altrettanto valido e richiesto e qualora non si siano prenotate le barbatelle per tempo (in genere l'anno precedente), è anche il più facile da trovare, lo si preferisce nei terreni che si presentano più sciolti o con qualche ristagno d'acqua. Il 775 seppur presente rappresenta (sottolineo nel nostro territorio) una piccola minoranza della richiesta totale. Il 140 è sempre molto richiesto, sopratutto per un discorso di tradizione (e risultati ipotizzo), ma c'è molta difficoltà nel trovarlo. Concludo dicendo che tra le barbatelle di catarratto bianco lucido che devo prendere, un migliaio e qualcosa saranno di 1103, quindi prossimamente saprò descrivervi le differenze che noterò col 779 (sebbene i terreni dei futuri vigneti non siano uguali) PS: per i polloni è vero, ma per esperienza dico che tutti i miei vigneti di cultivar diverse ne cacciano fuori parecchi, io mi armo di bastone da scopa in legno con spazzola d'acciaio collegata e taaaanta taaanta pazienza!
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17/02/2015, 18:46 |
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Lampa
Iscritto il: 30/07/2014, 17:55 Messaggi: 286 Località: Made in Sicily
Formazione: Laurea
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Nenè purtroppo la mia piccola azienda è stata nelle mani sbagliate per diversi anni, io troppo giovane, mio zio troppo vecchio! Qualche minch..ata qua e là l'ho trovata, mi limito adesso a fare le cose bene per il futuro.
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17/02/2015, 18:51 |
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mortotoccaci
Iscritto il: 01/08/2013, 11:03 Messaggi: 2832 Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
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Accecare sempre molto bene i polloni di selvatico. COn forbice e raspando il tronco della pianta senza paura, con tagli a testa di diamante. Se lo si fa nei primi anni per bene il problema si risolve abbastanza. Di solito si ripresente quando le piante vanno in stress per qualche motivo.
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17/02/2015, 19:34 |
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nene82
Iscritto il: 14/04/2012, 15:01 Messaggi: 863 Località: Prov. Pa
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Oddio lampa cu trenta migghiara ri vigni un e' propriu troppu nica l'azienda.
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18/02/2015, 8:15 |
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Lampa
Iscritto il: 30/07/2014, 17:55 Messaggi: 286 Località: Made in Sicily
Formazione: Laurea
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Nenè in realtà con questi ocm da 3500-3800 piante ad ettaro le migliaia sono un pò di più, comunque in altri territori più valorizzati camperei tranquillo, da noi ci vogliono grosse dimensioni per stare sereni. Ho amici con 100-150 "migghiara" di vigne, mi piacerebbe avere quelle dimensioni, ma non credo sia questa la via da intraprendere, meglio muoversi lungo la filiera magari creando un buon vino.. Ma ancora siamo a mare purtroppo!
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18/02/2015, 18:21 |
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Esadecimale
Iscritto il: 11/02/2015, 22:39 Messaggi: 306 Località: Sicilia,Prov.Pa
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Il buon vino te lo faccio assaggiare io. Se con queste proporzioni di vigneto non ci spunti, allora credo che con il vino di qualità ci vai sotto. Tornando al discorso del catarratto gia cè differenza resa qualità fra il catarratto comune(noi lo chiamiamo Catarratto di San Giuseppe), u lustru e u fimminedda e credo che ci sono ancora altra varietà. Il primo ne fa meno ma il vino viene ottimo,(quando l'uva è matura fa 23-24 di mosto), il fimminedda ne fa di più uva ,ma è sempre agra,il mosto arriva sui 15°. Cose di qualità non ne esistono più,solo per uso propio. Don Totò aveva un vivaio ,dove facevano le barbatelle ,per commercio. In un pezzettino di terreno innesto qualche vite ,e dopo un po di anni fece il vino per uso propio. Quando il vino arrivo a tavola ,il figlio o la figlia disse:papà ,ma perche il bicchiere con questo vino è rimasto untuoso? Don Totò rispose:Ah figghiu miu ,nzignati ca u vinu si po fari puru ca racina! Tradotto per i non Siculi:Oh figlio mio,vedi che il vino si può fare pure dall'uva! E il figlio rispose:Allora vino vero non ne avevamo mai bevuto? Il padre rispose :No Oggi la gente mangia e beve con gli occhi. Ed è mezza salva perchè i truffaldi sono Italiani, ora che i truffaldi stanno diventando internazionali voglio vedere che roba radioattiva arriva.
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18/02/2015, 23:26 |
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nene82
Iscritto il: 14/04/2012, 15:01 Messaggi: 863 Località: Prov. Pa
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Ciao Esad non per andare contro il tuo discorso, ma vedi che lampa non ha proprio tutti i torti. Ti posso dimostrare brevemente che a 25 €uro a q.le non si va da nessuna parte, Migliaia di quintali di uva non la puoi mettere nella botte e vendi il vino a litrare come diciamo qui in sicilia. La manodopera costa, i concimi costano, i trattamenti costano se fai una media ad ettaro ci vai a prendere c.ca 1000 €uro. Non è un guadagno per fare l'imprenditore come i nostri agricoltori nel nord è un margine minimo per poter campare. L'arrotondamento te lo da il contributo sul biologico per chi lo fa e si cerca di far quadrare i conti. Io privatamente sono riuscito a vendere qualche 2-300 quintali di cataratto di San Giuseppe a 35-40 €uro a quintale ma è una parte chi ha grosse estensioni a Settembre non può aspettare che viene u sanzale per vendere un trattore di uva. Ho saputo che nella zona del trapanse i viticoltori hanno anche conferito, qualche anno fa, anche a 15-20 €uro a quintali e come diciamo noi "VA SPUNTACI" all'anno con tutte le spese. concordo pienamente che la gente mangia e beve con gli occhi, anzi anche noi siamo in quella mischia. Nn voglio parlare del nostro prezioso oro di sicilia che è il grano MA CHI MANCIAMU quello estero contaminato che arriva già marcio nelle navi.
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19/02/2015, 8:41 |
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