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attività imprenditoriale nella viticoltura?... 
Autore Messaggio

Iscritto il: 04/01/2014, 13:07
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Buongiorno a tutti, mi chiamo Giovanni,ho quasi trent'anni e vivo nella provincia di Mantova.
Ho scoperto questo forum quasi per caso... e sono così a chiedervi un primo consiglio.
Premessa: la mia professione è in tutt'altro settore. Sebbene ciò, ho la fortuna di provenire da una famiglia contadina, e di avere tramite la stessa la proprietà di qualche appezzamento di terreno che non coltivo ovviamente direttamente. Ho però un piccolo vigneto (saranno circa 2000mq) e le relative quote (spero di definiscano così). Siccome in questi giorni mi è stata data la possibilità di valutare l'acquisto di un altro piccolo vigneto della dimensione similare mi sta balenando l'idea di fare qualche investimento nel settore. E da totale profano mi sto informando un pò qua un pò là sulle possibilità. Volevo infatti capire se era possibile nella mia zona pensare di investire effettivamente nel settore della viticoltura, ed in caso se magari racimolando questi piccoli appezzamenti che si trovano ancora in zona potessi accorpare gli stessi in un'unica produzione. Ed anche in questo caso dovrei però capire quale sia un'estensione minima per pensare di fare qualche iniziativa imprenditore..... insomma vi ho illustrato un sacco di ragionamenti a ruota libera che mi sono balenati in questi giorni. Sperando di non aver esagerato nelle richieste, vi ringrazio già da ora.


04/01/2014, 16:49
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Iscritto il: 02/03/2011, 23:22
Messaggi: 970
Località: Trento
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Ciao! Secondo me ti vale la pena sentire qualche tecnico della zona, che lavora presso una cantina ad esempio. Dipende da un sacco di cose, anche dalle capacità di spesa per quanto riguarda eventuali macchinari se non ne sei già fornito. A occhio e croce le superfici che hai citato sono un po' ridotte per fare un discorso di un certo tipo. Buona fortuna!


04/01/2014, 17:28
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Iscritto il: 27/12/2012, 13:30
Messaggi: 337
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Ciao Gio84
non conosco la tua zona, ma per quanto riguarda l'estensione minima devi consultare le tabelle ettaro-coltura che variano su base intercomunale. In pratica ad 1 ettaro di una certa coltura (es. orto in pieno campo, frutteto, vigneto, ecc.) corrisponde un certo impegno lavorativo, definito in termini di ore o giornate (1 giornata=6,5 ore). Per diventare coltivatore diretto devi possedere un terreno tale da garantirti almeno 104 giornate lavorative annue (credo valga anche per gli imprenditori agricoli professionali, IAP). A parità di estensione ci sono colture che danno più o meno lavoro; il vigneto, nella mia zona, richiede 500 ore lav./ettaro (500/6,5=77 giornate lav.) perciò la superficie minima per diventare C.D. è data dalla relazione:

77 : 10.000mq = 104 : x

che fa 13.506 mq cioè poco più di un ettaro. Devi valutare se ti conviene vendere l'uva a chi imbottiglia nella tua zona (dubito) oppure produrre e imbottigliare in proprio il tuo vino, con relativi investimenti (cantina, macchinari, ecc.). Potresti anche appoggiarti ad un consorzio... comunque prova a contattare qualche associazione di categoria, ti sapranno consigliare.


04/01/2014, 18:36
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Iscritto il: 01/08/2013, 11:03
Messaggi: 2832
Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
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Da quello che ho capito tu vorresti avere dei vigneti da usare come reddito integrativo, in pratica un secondo lavoro.
Per avere una buona remunerazione dalle uve è impensabile mettersi a vinificare con così pochi mq e esperienza, invece diventando socio di una cantina sociale o trovando cantine private che vogliano acquistare le uve questo è fattibile anche con impianti piccoli.
Devi informarti su quantità che puoi produrre e prezzi delle uve e se ci sono cantine sociali nella tua zona. Inoltre chiedi se per diventare socio ti basti aprire la partita iva o devi essere coltivatore diretto. Da noi basta l'iva.
Quindi devi sapere che impiantare un vignato costa da 20 ai 30 mila euro. Che i diritti sono quasi introvabili e attualmente hanno prezzi che veleggiano sui 12 mila euro ettaro.
Dei sapere che ti servono macchinari (se non li hai già). Atomizzatore come minimo.
Inoltre il vigneto ti costerà su 2/3 mila euro all'anno, i primi 2 anni quasi non produce e poi ci vuole tempo.
L'impegno è invernale per la potatura, da fine aprile a fine luglio per gestione del verde, sfalcio erba e trattamenti (come misura di grandezza tieniti su uno a settimana in val Padana) e a fine agosto primi di settembre per la vendemmia.
Inoltre serve esperienza.
Io, con quello che oggi so di vigneto, con la passione che ho, con i mezzi che ho già, ti posso dire che, se facessi un altro lavoro e avessi anche sono 5.000 metri di terreno, un vigneto lo metterei di sicuro.
Al limite da noi ci sono terzisti che potano, trattano, sfalciano l'erba, vendemmiano e fanno quasi tutto. Certo, più paghi altri e meno resta a te ...


06/01/2014, 10:16
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Iscritto il: 04/01/2014, 13:07
Messaggi: 2
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Si,esatto "mortotoccaci".
Io lavoro nel settore dell'edilizia; ho avuto la possibilità di risparmiare qualcosa in questi anni - nonostante la crisi che ha colpito l'intero settore in modo gravissimo - e sto valutando se il "vigneto" possa essere un investimento comunque che nel medio lungo periodo possa dare qualche soddisfazione, anche economica.

Ovviamente sono del tutto ignorante in materia, occupandomi di ben altro. L'idea mi è appunto venuta per la possibilità di acquistare un altro impianto nello stesso comune dove già possiedo da sempre un primo impianto. Da lì ho pensato che magari, integrando quello attuale con quello acquistato e un domani con un pò di fortuna con qualcos'altro che si possa ritrovare in zona, potrei usare l'attuale terra agricola per un vigneto di estensione maggiore.

E' ovvio che non potrei lavorare direttamente io, ma quanto meno potrei occuparmi della gestione dello stesso affidandomi a terzi.
Quello che mi chiedo, sempre da non conoscitore della materia, è cosa potrei produrre, se anche vino di qualità o se è impossibile pensare ad un investimento di questo tipo in piena pianura padana.

Grazie ancora


07/01/2014, 13:04
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Iscritto il: 01/08/2013, 11:03
Messaggi: 2832
Località: Rauscedo PN
Formazione: laurea
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La cosa migliore per massimizzare il profitto in tempi brevi e ammortizzare l'investimento (che è e rimane il secondario, giusto?) e farsi soci in cantina sociale e conferire le uve. Ora, i conti stai poco a farli:
Tenendo conto che i primi due anni non produci e puoi teoricamente produrre per altre 18 annate, informati sulle uve più remunerative e calcola le produzione medie di queste per le liquidazioni medie della suddetta cantina.
Quindi calcoli i costi:
pali nuovi? ferri da tirare? Costo medio di gestione del vigneto sei sui 3000 euro all'ettaro (più il lavoro del terzista).
Acquisto dell'impianto (ma puoi tralasciarlo - resta un valore che nel tempo difficilmente si deprezza), e i diritti (che dal 2018 non saranno più rivendibili e quindi devi assumerli come costo che vai a perdere, anche se la materia è tutta da scrivere).
Valuti quanto ti resta per anno e la decisione è bella e presa.
Mettersi a fare il vino in proprio ... occorre coraggio, ma a quel punto diventa un investimento di un altro tenore e l'attività diventa la principale. Io lascrei stare, ma per essere imprenditore serve coraggio ... :D
Se il mercato dell'uva nella zona è positivo puoi sempre fare gli impianti e poi venderli o affittarli se non ci stai dietro. Se il mercato delle uve è depresso allora ci penserei due volte.


07/01/2014, 14:17
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Iscritto il: 06/09/2011, 11:41
Messaggi: 309
Località: mantova
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ciao, sei della collina? avere i vigneti in tanti piccoli appezzamenti comporta un certo dispendio di tempo, fa la differenza con l'avercelo in un unico fondo. comunque, come ti è già stato spiegato, il vigneto è oneroso da impiantare, e abbastanza pure da gestire. i prezzi delle uve si sono un pò rialzati negli ultimi anni (ma già in questa vendemmia c'è una sensibile flessione), i guadagni dopo 5-6 anni purgativi sono diventati buoni, ma non sono stratosferici. si fa se c'è una certa predisposizione per la coltura del vigneto, perchè i momenti duri non mancheranno.
sulle colline ci sono diversi produttori privati, sia la tipologia dei vini che la zona turistica è abbastanza predisponente. qui da me (basso mantovano) pochi, qualcuno parte, qualcuno chiude... anche per questo ci vuole una forte passione e motivazione, i costi della struttura, seguire il lavoro, vendere :shock:


07/01/2014, 20:27
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