I diritti di reimpianto non stanno perdendo il loro valore. Attualmente sono a 15.000 euro l'ettaro. 20.000 per il prosecco doc. E le aziende che hanno disponibilità cercano a tutti i costi di comprare. Perchè? Sono forse pazzi se il prossimo anno sono gratuiti? No, perchè i diritti saranno a numero chiuso e verranno assegnati su base NAZIONALE!!!! con graduatoria e proporzionalità!!!! Una follia se la legge non cambia. Ad oggi però è così. Se vuoi piantare due ettari ti ci possono volere anni o giorni. Nessuno lo sa e le aziende che devono investire comprano a 15 mila.
Cos'ha l'Abruzzo che non va? capisco che i tempi sono difficili ma il disfattismo non porta mai da nessuna parte.... ci saranno pur delle soluzioni accettabili per aprire una piccola azienda agricola altrimenti dovremmo andarcene tutti da sto paese....
L'Abruzzo non ha zone viticole di così pregio da poterti permettere di ammortizzare in tempi ragionevoli un progetto come il tuo. Specialmente se punti allo sfuso locale partendo da zero con una base così piccola. Non è disfattismo, è realismo. Il centro Italia è martoriato dal punto di vista vinicolo e non emerge solo perchè i dati del resto d'Italia soverchiano le criticità di Umbria, Abruzzo e Marche. Tanto per scomodare Trilussa. Ripeto, o hai le spalle coperte e parti con un progetto di respiro medio oppure lascia stare. Se proprio devi mettere due ettari, e ben vengano, rinuncierei al progetto vendita vino e punterei alla vendita uva. Oppure ti fai socia di qualche cantina e i due ettari diventano un complemento al reddito, ma non di certo la base del tuo lavoro. Possono restarti dai 2 ai 4 mila euro l'ettaro e te li gestisci da sola. Dopo qualche anno, se vedi come butta l'uva, se vedi che i fantomatici diritti gratuiti arrivano facilmente e se avrai una base solida allora potrai puntare ad una cantina. Fermo restando che con 2 ettari non si fa una cantina. Felice di essere smentito. Saluti
Ma alla fine, la solita soluzione all'Italiana: "tempo fino al 2020 per convertire i diritti in autorizzazioni". Si fa una regola, poi la si mette da parte invece di applicarla.
Non bisogna confondere aziende con vigneto da cantine produttrici. Noi siamo 700 soci, per l'Istat siamo 700 aziende, la maggioranza sotto i 3 ettari. Però il produttore di vino è solo 1. Basta farsi un giro per vinItaly e chiedere la dimensione della cantina. Difficilmente si troverà qualcuno sotto gli 8 ettari. E questi spesso sono costretti a comprare uva da produttori al di fuori dell'azienda. Più piccoli si può? Certo, ma non partendo da zero e in zona altamente vocata. Avessi 5.000 metri di Prosecco nel Cartizze o a Montepulciano farei anch'io la mia cantina. Oppure si deve essere così bravi e folli da avere una piccola produzione a livelli di eccellenza da vendere a 30 euro a bottiglia. Uno che parte da zero però ... seza essere enologo ... I diritti dal prossimo anno non saranno commercializzabili e verranno distribuiti in quantità dell'1% della superficie vitata nazionale gratis. Per piantare quelli in portafoglio ci sarà tempo (ed è ovvio che sia così, altrimenti si chiede uno sforzo economico insostenibile per molti proprietari di diritti che magari avrebbero piantato un po' alla volta). Quanto? questi saranno magheggi all'italiana. LA cosa che mi stupisce è che a ottobre il prezzo non sia sceso e i diritti non si trovino così facilmente.