Ciao a tutti, Gianni - io sono rimasta senza mezzi di comunicazione per un bel po’. non sono riuscita ad avere ne una ne l’altra (corinto o baco) - nei consorzi di Roma non si trovano, forse è una questione di clima (forse più al nord) Cosmy - si, potrebbe essere colorino - anche perché ho capito che è una vite toscana, che coincide con la mia regione (Transilvania) geograficamente e per il clima.
Non sono andata da più di 2 anni a casa, ed non sono riuscita ad avere le barbatelle. In Italia sembra più difficile di trovarla. Grazie a tutti.
effettivamente pure in toscana è sempre più in disuso, ma era fondamentale per il vecchio rosso toscano. Serviva appunto per fare il governo del vino e aumentare il colore. Io ne ho qualche pianta all'inizio dell'ultimo filare. Vorrei rimetterne un po' perchè è la qualità che ha sofferto di più. Se sai dove posso trovarne fammelo sapere
Se le viti venivano attaccate dalle classiche malattie, cioè peronospora e oidio, poteva essere una delle tante viti europee autoctone, se invece non richiedeva trattamenti e la pianta restava sana, al massimo presentava le classiche galle ospitanti la fillossera sulle foglie può essere come dicevo tempo fa un ibribo produttore diretto. Dalla tua descrizione mi sembra come gia detto il bacco noir, ciao gianni
Ciao Gianni, non ricordo del verde rame e neanche di zolfo; ti spiego pure la ragione per quale non si usava (a parte che allora si usava il baratro e si compravano alimenti). La Transilvania è molto asciutta. La nebbia si vede forse a novembre per una o due volte. Neanche i pomodori o le zucche mai viste malate di oidio. Da noi si coltivano certe zucche per i maiali che rimangono sulla terra fino a novembre dicembre. Le malattie correlate all’umidità arrivano all’inizio di novembre (mi ricordo che si raccoglieva tutto) ma è solo per la brina, che rischiava non di ammalare le piante di malattie fungine, ,a di gelare per la brina mattutina.
Ciao Gianni, non ricordo del verde rame e neanche di zolfo; ti spiego pure la ragione per quale non si usava (a parte che allora si usava il baratro e si compravano alimenti). La Transilvania è molto asciutta. La nebbia si vede forse a novembre per una o due volte. Neanche i pomodori o le zucche mai viste malate di oidio. Da noi si coltivano certe zucche per i maiali che rimangono sulla terra fino a novembre dicembre. Le malattie correlate all’umidità arrivano all’inizio di novembre (mi ricordo che si raccoglieva tutto) ma è solo per la brina, che rischiava non di ammalare le piante di malattie fungine, ,a di gelare per la brina mattutina.
Comunque per conferma, se le trovo penserò a tutte due - a me non serve per fare il vino ….
Ciao Carmen, bello il tuo progetto, rimaniamo in attesa di vedere queste barbatelle in modo da sfatare la "varietà" del vitigno. Visto quanto da te indicato, scommetto che vuoi ricostruire una pergola con questa varietà. Saluti.
le barbatelle sono state fatte dai miei genitori l'anno scorso in Romania, e io le ho portate con me, nella mia borsa sul aereo a marzo di quest'anno (mi arresteranno per qualche tipo di traffico ? ) - quando poi le ho piantate. vi aspettavate a vedere già i grappoli ? scherzo - ma infatti quanto tempo ci vuole per averne i frutti delle barbatele di un anno.
domanda per voi: da queste nuove barbatelle, quando potrò farne delle altre per averne il mio piccolo pergolato?