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Alla ricerca di una certa vite! 
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Ciao Carmen, hai capito che vite è?


13/06/2011, 21:35
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Ho studiato … ho guardato delle foto …
Come non mi ricordo delle foglie, dello stralcio … non sono sicura;
Se, da qualche parte troverei la conferma che il vinacciolo e uno solo, o nessuno, sarei abbastanza convinta che è baco noir.
Comunque rassomiglia tantissimo e cercherò qualche barbatella. Boh, mi sa che è un po’ difficile …

Devo ringraziarvi a tutti del aiuto.
Gentilissimi!
Carmen


14/06/2011, 0:32
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Se la vite non prendeva malattie è un altro elemento che ti può aiutare poichè baco noir, è stato "inventato", come tanti altri ibridi per resistere alle nuove malattie arrivate in Europa dall' America a metà 800, quindi se dovessi ricordarti questo particolare potrebbe essere un elemento in più per riconoscerla. Non essendo necessario trattarle, queste viti venivano piantate anche singolarmente o in pochi esemplari per fare pergole a ridosso delle case.
Ciao Gianni


14/06/2011, 7:33
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Ciao Gianni,
da quello che mi ricordo, i miei nonni non trattavano niente: ne orto, ne fruttiferi..niente. ..anche le mele avevano qualche vermicello …hehehe.. Molto più tardi è entrato il DTT, ma x le patate in “cooperative”. La mia nonna non ci lasciava consumarle.
Era proprio una pergola davanti casa! Mi ricordo che cadevano i fiorellini (cosi piccoli e carini) e mi mangiavo anche i viticci ..
Poi ti parlo di 30 anni fa, anche se volessero non potevano. All’epoca si usava il baratto. Non c’erano dei soldini in giro. Quanti ricordi mi fai venire in mente …
La foto rappresenta molto benne quello che cercavo.

http://miraimages.photoshelter.com/imag ... RY-&GI_ID=" target="_blank
Ciao
Carmen


14/06/2011, 8:41
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Se non trattavate con almeno rame e zolfo sarebbe stato impossibile raccoglire uva, sicuramente era un ibribo produttore diretto come appunto il baco noir, una volta era pieno anche qui da noi in Carnia (UD) come del resto penso in tutte le vallate alpine, insieme al clinton ed altre ancora, adesso è stata quasi del tutto eliminata per la scarsa qualità del "vino" che veniva.
Comunque ce ne sono ancora in giro, si può propagare per talea senza fare l'innesto e se hai un pò di terra da provarla a metterla e se mi dici dove, quest'inverno se vuoi ti mando per posta alcuni tralci da far radicare.
E' proprio vero che i bambini sono uguali in tutto il mondo, anche noi quando si giovava in campagna e l'uva non era ancora matura ci si accontentava dei viticci, anche non circa 30 anni fa.
Ciao gianni.


14/06/2011, 21:58
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Mi ricordo più il mosto che il vino (all’età che avevo) che era molto dolce, pastoso e scurissimo. Il vino era aspro.
6 troppo gentile Gianni. Proverò a vedere in giro se trovo, x non disturbarti tanto (già il fatto che ho trovato un pezzo della mia infanzia vale tantissimo); ma se non riesco a trovare ti chiedo la gentilezza di farmela avere.
Il link delle mie prime barbatelle:
piante-ornamentali-f43/le-mie-talee-t24195.html?hilit=vite" target="_blank
in basso alla paggina.
Non so neanche quando metterle a dimora. Vengono da delle vite che non le curavano più. Vedrò quello che verrà fuori.
E di nuovo grazie.
Carmen


14/06/2011, 22:56
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Caro Gianni,
Ti voglio dire che adesso dove vedi la vite, c’erano dei rovi (spini) inimmaginabili. Ho lavorato dal mese di febbraio x un mese interro, togliendo anche le radici di esse.
Le viti si trovano a bordo di una strada che mi porta all’orto (foto 2). Sotto la strada c’è un pezzettino di terra dove ci sono i alberi di frutta. Tra questi rovi ho trovato le viti. Mio marito li voleva levare. Le ho detto: prima di tagliare un albero o una pianta si deve provare di tutto x farla rivivere. Comunque poi si e ricreduto e mi ha piantato anche i sostegni.
Le viti che vedi le ho trattate una volta con rame ed altre 2 volte con dello zolfo.
Le foto sono poco distinguibili. Ti spiego come ho fatto: x ciascuna vite (tralcio?!) ho lasciato 4 rami principali, direzionati a sinistra e a destra del palo, e 2 sotto, 2 sopra. Poi non ho saputo più che fare e le ho lasciato cosi. Ho tolto tutto quello in più dal tronco. Non si vede nessun grappolino.

Qualche foto:
1. questo che vedi e un'altra vite, del confinante. La mia prima era più o meno nelle stesse condizioni, se no, peggio
2. la vite sul bordo sinistra della strada
3. questa vite ha cominciato solo da una settimana a cacciare
4. le altre 3 foto sono delle viti che ti parlavo.

Sono interessata a quello che proponi. Come hai capito, mi piace fare delle esperienze


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16/06/2011, 14:40
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Caro Gianni,
Ti voglio dire che adesso dove vedi la vite, c’erano dei rovi (spini) inimmaginabili. Ho lavorato dal mese di febbraio x un mese interro, togliendo anche le radici di esse.
Le viti si trovano a bordo di una strada che porta all’orto (foto 2). Sotto la strada c’è un pezzettino di terra dove ci sono i alberi di frutta. Tra questi rovi ho trovato le viti. Mio marito li voleva levare. Le ho detto: prima di tagliare un albero o una pianta si deve provare di tutto x farla rivivere. Comunque poi si e ricreduto e mi ha piantato anche i sostegni.
Le viti che vedi le ho trattate una volta con rame ed altre 2 volte con dello zolfo.
Le foto sono poco distinguibili. Ti spiego come ho fatto: x ciascuna vite (tralcio?!) ho lasciato 4 rami principali, direzionati a sinistra e a destra del palo, e 2 sotto, 2 sopra. Poi non ho saputo più che fare e le ho lasciato cosi. Ho tolto tutto quello in più dal tronco. Non si vede nessun grappolino.

Qualche foto:
1. questo che vedi e un'altra vite, del confinante. La mia prima era più o meno nelle stesse condizioni, se no, peggio
2. la vite sul bordo sinistra della strada
3. questa vite ha cominciato solo da una settimana a cacciare
4. le altre 3 foto sono delle viti che ti parlavo.

Sono interessata a quello che proponi. Come hai capito, mi piace fare delle esperienze


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16/06/2011, 14:45
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le altre foto.
un caro saluto.
Carmen


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16/06/2011, 14:47
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Ciao Carmen, la capitozzatura delle viti è ben fatta, lascia però un solo tronco, non 2 o 3, lasciali lunghi fino al primo fil di ferro, da li partiranno i nuovi getti dei quali ne lascerai 3 o 4, quelli più vigorosi e meglio inseriti nel tronco.
Devi sapere, che la vite produce germogli che fanno frutti solo sui tralci dell'anno prima, e questi devono essere nati su quelli dell'anno prima ancora, quindi di quei tralci che resteranno il prossimo anno lascerai solo alcuni speroni che daranno origine ai tralci fertili i quali produrranno nel 2013.
Riguardo ai trattamenti, il rame è efficace contro la peronospora la quale è attiva gia quando il getto nuovo è di 10 cm., quindi i trattamenti devono iniziare gia a quell'epoca e proseguire ento circa 7 giorni dopo ogni pioggia.
Lo zolfo invece serve per contrastare l'oidio che però è attivo con le alte temperature e con atmosfera asciutta, io per non sbagliare insieme al verderame aggiungo anche zolfo bagnabile.
Spero di essere stato chiaro, sennò avvisa ciao Gianni.


19/06/2011, 21:39
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