Ciao leo, so che anche i ditiocarbammati "dovrebbero" contenere questa patologia ma, a parte il fatto che occorre il patentino, non ne posso più di fare decine di trattamenti all'anno. Nel mio caso ho un centinaio di viti su un terreno in gorte pendenza e quindi pompa a spalla con tutti i disagi del caso. Quest'anno avevo deciso, per alleviare la fatica, di usare solo zolfo ramato ed in effetti nessun segno di peronospora e oidio (ma forse la presenza del black rot fa da antagonista a questi due patogeni, un po' come il covid con la vecchia cara influenza che non si manifesta più).
Mi chiedo però come facciano a coltivare biologicamente la vite con tutti queste malattie e forse, per sicurezza, è meglio bere gazzosa...
Ciao.