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Patentino TRATTORI 
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Come è noto, dal 1 gennaio è obbligatorio avere il patentino trattori, esclusi i soggetti di comprovata esperienza che devono solo conseguire, entro fine 2017, un certificato di aggiornamento con un corso formativo ridotto di sole 4 ore.

Sulla comprovata esperienza (di 2 anni, n.d.a.) vengo a porvi una domanda.

Io che sono titolare unipersonale e lavoratore allo stesso tempo, come posso comprovare la mia esperienza, che per inciso è pluriventennale?

Riguardo le aziende con dipendenti, infatti, ho potuto constatare che vengono richiesti dei requisiti ben precisi ed anche ragionevoli (continuità di lavoro dipendente, etc), ma nel mio caso come faccio a dimostrare eventualmente, che la mia esperienza supera i 2 anni (posto che, in prima battuta, basta un'autocertificazione, ma comunque qualche requisito implicito dovrà pur esistere!)?

Per la cronaca, e ad essere preciso, è vero che guido trattori da oltre vent'anni e che coltivo il fondo di mio padre da solo da 4 anni, ma possiedo partita iva solo da un anno (in precedenza vendevo il prodotto "a codice fiscale", o tra privati). Quindi la mia "azienda" in termini fiscali esiste da solo un anno, ciò non toglie che anche in precedenza coltivavo a titolo professionale e guidavo trattori per coltivare, in modo comunque regolare, anche se non può risultare automaticamente da alcun registro pubblico.

Inoltre, per quanto riguarda il possesso/disponibilità del parco macchine sulle quali ho maturato esperienza, va detto che:
-2/3 trattori gommati li ho sempre usati "in prestito" da un amico o dal vicino
-falciatrice e trattorino da serra di mia proprietà sono sprovvisti di immatricolazione, ma ne possiedo le fatture di acquisto degli anni 70, ancora intestate al mio defunto nonno!
-1 cingolato che uso da decenni, pure lui non è immatricolato e di questo inoltre non abbiamo più trovato il documento di acquisto originale
- ulteriore trattore gommato è divenuto mio (con contratto e immatricolazione) solo da qualche mese, perchè in precedenza era ancora formalmente del mio defunto zio.
- in generale, di tutte le macchine di mia proprietà sopradette, nessuna è in carico all'UMA ormai da svariati anni, essendo fuori requisiti per il gasolio agevolato.

Domanda: posso autocertficare lo stesso, invocando "buona fede"?

(Alle brutte, peraltro, che guido trattori da oltre 2 anni potrei dimostrarlo con dei video!)


09/02/2016, 15:26
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Ma prima nn eri sul cd4 azienda di tuo padre?
Seconda cosa.
Qui i corsi di aggiornento li stanno organizzando anche i concessionari che vendono trattori diciamo a ina cifra congrua visto che una parte del corso e fatta sui mezzi non solo agricoli(gru pedane rialzate miniscavatore ecc) con la scusa di farsi pubblicità ecc
senno fra qualche anno col cavolo che li vendono....

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09/02/2016, 16:09
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grintosauro ha scritto:
Ma prima nn eri sul cd4 azienda di tuo padre?


No, mio padre non si è mai occupato di agricoltura. La terra era di mio nonno, ora è di mio padre ed in comodato a me. Mai stato dipendente agricolo di nessuno e, soprattutto, anche quando se ne occupava mio nonno non ha mai fiscalizzato: all'epoca coltivava per autoconsumo e vendeva l'eccesso (tipicamente cereale) a privati o aziende, senza ovviamente bisogno di emettere fattura.
Idem io per i primi anni: dato che siamo pieni di famiglie che ancora allevano animali da cortile per autoconsumo, inizialmente ho venduto solo a privati. Poi anche ad aziende o consorzio agrario provinciale, ma cmq sempre senza vera necessità di aprire partita iva.

Inoltre ho un'altro lavoro economicamente prevalente, quindi non sono nè IAP nè CD, non ho oneri previdenziali e nemmeno sgravi. Tutto regolarissimo, ma (almeno fino a due anni fa) non esisto come "azienda registrata" (e del resto, in tutta onestà, la partita IVA l'ho aperta l'anno scorso solo per immatricolare il trattore del quale ho trasferito la proprietà, altrimenti non avrei nemmeno quella).

grintosauro ha scritto:
Seconda cosa.
Qui i corsi di aggiornento li stanno organizzando anche i concessionari che vendono trattori diciamo a ina cifra congrua visto che una parte del corso e fatta sui mezzi non solo agricoli(gru pedane rialzate miniscavatore ecc) con la scusa di farsi pubblicità ecc
senno fra qualche anno col cavolo che li vendono....


Qui mi dovrei informare. Ma ho appena finito il corso per il patentino fitofarmaci, e sinceramente mi vorrei risparmiare una simile esperienza coi trattori, in termini di costi inutili e (peggio) perdite di tempo inaudite!


09/02/2016, 16:26
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Scusa la domanda ma per un corso che costa 100euro al.massimo ma in genere si aggira sui 50/60euro , si lo so che scoccia pagare ma x 5anni sei a posto, nn ti conviene farlo e nn pensarci su? Calcola che quelli professionali ne devono fare una ventina circa in 5 anni ....

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09/02/2016, 18:42
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grintosauro ha scritto:
Scusa la domanda ma per un corso che costa 100euro al.massimo ma in genere si aggira sui 50/60euro , si lo so che scoccia pagare ma x 5anni sei a posto, nn ti conviene farlo e nn pensarci su? Calcola che quelli professionali ne devono fare una ventina circa in 5 anni ....


Prima di tutto dalle mie parti il prezzo più basso è 200 euro. Poi non ho capito l'ultima frase su "quelli professionali", ma il problema è che per ragioni di lavoro non ho tempo da perdere in cose palesemente inutili, riguardo le quali probabilmente avrò io da insegnare qualcosa agli istruttori (e non solo perchè gli istruttori sono spesso incompetenti, ma anche perchè come prima professione mi occupo proprio di trasporti, automotive e sicurezza).
Ho appena finito il corso per patentino fitofarmaci, 150 euro per 5 lezioni durante le quali erano gli allievi a correggere le sciocchezze che diceva l'insegnante, e dove l'esame finale era una farsa in cui chiunque poteva copiare le risposte dal manuale sotto lo sguardo della commissione.
Mi auguro che il corso per conduzione delle macchine sia più serio, ma sapendo come funziona il business della formazione, so già che è improbabile che sia così.
Le due settimane in cui ho frequentato le lezioni obbligatorie sono state un'inferno, per orari e logistica generale; e peggio sono stati i problemi burocratici da sbrigare prima e dopo il corso.

Dalle tue parti sono più seri? qui NO, qui questi corsi obbligatori sono sempre e solo perdite di tempo e di denaro.

E poi, anche non fosse così, mi interessa comunque capire la norma correttamente.


11/02/2016, 15:24
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take4jazz ha scritto:
grintosauro ha scritto:
Scusa la domanda ma per un corso che costa 100euro al.massimo ma in genere si aggira sui 50/60euro , si lo so che scoccia pagare ma x 5anni sei a posto, nn ti conviene farlo e nn pensarci su? Calcola che quelli professionali ne devono fare una ventina circa in 5 anni ....


Prima di tutto dalle mie parti il prezzo più basso è 200 euro.


Aggiungo che i corsi sono pure rarissimi da trovare, sostanzialmente ancora non partono!


11/02/2016, 15:30
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1)il forum non e' un blog dove i moderatori devono viustificare azioni che hanno in senso più o meno logico.
2)se devo prendere le parti , che ti piaccia o meno, prendo le parti di chi lo fa di lavoro 7gg/24h .versus chi lo fa per hobby.

X conto mio sarei ancora più drastico, calcolerei i contributi ex scau in base ai terreni adomanda onde evitare chi coltiva 25ettari e per nn pagarli dichiara in giro di affari sotto i 5 mila euro...
Facendo un altro lavoro, e quo in Piemonte e pieno.
De nn sei capace a coltivare per nn dire che vendi 2000q.li do cereali in nero, lascia spazio ad altri al posto di affittarne ancora...
chiusa parentesi , ogni riferimento e'. Causale.......
Nulla toglie a chi pagando tutte le imposte tasse e gabelle varie voglia lavorare a tempo perso professionalmente, visto che da una sentenza del tar del Lazio mi pare del 2011 opp 2012 ha ammesso anche l autoconsumo come attività agricola.
Quindi se tu lavori usi prodotti chimici e potenzialmente potresti fare del male a te stesso o ad altri.
Ti fai i corsi. Tutti.

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11/02/2016, 21:01
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grintosauro ha scritto:
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2)se devo prendere le parti , che ti piaccia o meno, prendo le parti di chi lo fa di lavoro 7gg/24h .versus chi lo fa per hobby.

X conto mio sarei ancora più drastico, calcolerei i contributi ex scau in base ai terreni adomanda onde evitare chi coltiva 25ettari e per nn pagarli dichiara in giro di affari sotto i 5 mila euro...
Facendo un altro lavoro, e quo in Piemonte e pieno.
De nn sei capace a coltivare per nn dire che vendi 2000q.li do cereali in nero, lascia spazio ad altri al posto di affittarne ancora...
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Quindi se tu lavori usi prodotti chimici e potenzialmente potresti fare del male a te stesso o ad altri.
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Grinto me sa che hai sbagliato thread. Oppure non ho capito nulla di cosa hai detto! ^_^


12/02/2016, 13:06
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take4jazz ha scritto:
grintosauro ha scritto:
1)il forum non e' un blog dove i moderatori devono viustificare azioni che hanno in senso più o meno logico.
2)se devo prendere le parti , che ti piaccia o meno, prendo le parti di chi lo fa di lavoro 7gg/24h .versus chi lo fa per hobby.

X conto mio sarei ancora più drastico, calcolerei i contributi ex scau in base ai terreni adomanda onde evitare chi coltiva 25ettari e per nn pagarli dichiara in giro di affari sotto i 5 mila euro...
Facendo un altro lavoro, e quo in Piemonte e pieno.
De nn sei capace a coltivare per nn dire che vendi 2000q.li do cereali in nero, lascia spazio ad altri al posto di affittarne ancora...
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Nulla toglie a chi pagando tutte le imposte tasse e gabelle varie voglia lavorare a tempo perso professionalmente, visto che da una sentenza del tar del Lazio mi pare del 2011 opp 2012 ha ammesso anche l autoconsumo come attività agricola.
Quindi se tu lavori usi prodotti chimici e potenzialmente potresti fare del male a te stesso o ad altri.
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Grinto me sa che hai sbagliato thread. Oppure non ho capito nulla di cosa hai detto! ^_^


In ogni caso, nel dubbio che ce l'avessi proprio con me, ti invito a spiegarti meglio e nel frattempo ti garantisco alcune cose:

1) SONO IN REGOLA DALLA A alla ZETA e lo sono sempre stato
2) NON HO MAI EVASO NESSUN TIPO DI TASSA, nè in agricoltura nè in altre attività professionali
3) LA NORMATIVA SUI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI non l'ho scritta io, e non mi interessa minimamente discuterla qui. Io la rispetto e basta, PUNTO.
4) NON HO MAI VENDUTO A NERO NIENTE (sulle compravendite tra privati, forse, dovresti farti spiegare qualcosa da un buon commercialista)
5) 2000 quintali è una cifra totalmente fuori scala per le superfici che coltivo (e che non ti ho mai detto, quindi in caso ce l'avessi con me, non capisco proprio da cosa hai dedotto che io coltivi fondi di grande estensione, tantopiù che è per me un'attività secondaria.
6) LA PRODUZIONE PER AUTOCONSUMO è sempre stata un'attività agricola lecita, e ai fini delle norme sulla sicurezza e sull'ambiente è SEMPRE rientrata nel novero dell'attività professionale
7) I CORSI LI HO FATTI (dormendo, ma li ho fatti), HO PAGATO e ho passato il primo esame in 10 minuti sui 90 totali senza nemmeno un errore. Sono stati una perdita di tempo vergognosa e lo ribadisco.
8) NON TI HO MAI CHIESTO DI PARTEGGIARE PER NESSUNO, io ho solo fatto una domanda tecnico-legale: sei tu semmai che sei sceso sul piano delle valutazioni personali, non certo io.

Tornando al quesito originale, io ho semplicemente chiesto una cosa semplicissima: COME CERTIFICO l'esperienza biennale se sono contemporaneamente lavoratore e datore, e se per certificarla sono richiesti o meno requisiti formali (partita iva, o proprietà del mezzo) che sostanziali, comunque, NON sono.

Come vedi nella mia domanda non c'è NESSUN tentativo di eludere obblighi o doveri, nè tantomeno nessun indizio che io sia persona disonesta: AL CONTRARIO MI STO PONENDO UN DUBBIO CHE DIMOSTRA QUANTO IO CERCHI DI AGIRE NEL MODO PIù CORRETTO E REGOLARE POSSIBILE in una materia molto confusa.

SE POI IO NON VOGLIO PAGARE ANCHE UN MINIMO per un "di più" per il quale probabilmente non sarei tenuto a pagare, questi sono affari miei: anche non avessi problemi di tempo da perdere, o di antipatia personale per un sistema di corsi MANGERECCIO ed inutile, anche se l'unico motivo fosse che non voglio fare NIENTE di più di quello che DEVO, comunque questa si chiama ONESTA'.

Io sono ONESTO nei confronti degli altri e del sistema, e pretendo che gli altri ed il sistema siano ONESTI nei miei confronti. Quindi desidero capire cosa SONO OBBLIGATO a fare, e COSA NO.
Tutto qui, e tutto qui il senso della mia domand, ma non ammetto che NESSUNO si permetta di mettere in dubbio la correttezza del mio operato o l'onestà del mio comportamento, su basi inesistenti poi.

Se non sai rispondere pazienza. Per il resto prendo atto che per te i corsi obbligatori (anche quelli tenuti da incompetenti) sono tutti utili e giusti, e che ti stanno sul ***** gli agricoltori della domenica. Io la vedo diversamente, ma non era certo questo il tema della domanda.
Il tema della domanda è: entro che limiti un datore-lavoratore può certificare l'esperienza biennale.

Domanda che più onesta non si può.


12/02/2016, 13:24
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E lo so e gai umana mente ragione. Ma siamo a un bivio.
Da una parte la necessita di ripulire il settore dall altra il salto verso un agricoltura che nn e più la riserva di manodopera x altri settori

La presa x ul cl e che lo fanno speculandoci sopra

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12/02/2016, 15:07
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