qui un po come l'asservimento , i proprietari si tengono al pac e tu poi spandere e coltivare, anzi alcuni oltre la pac si fanno pagare ancora una sorta di affitto.
cmq qui il gasolio e' poi 150 cent in meno..nn e' che scappi da lontano , consumi tanto perche abbiamo i campi corti e fai sempre manovra..
c'e' anche quello, ma nel mio caso e' proprio una semplice trinciatura conto terzi di sarmenti su terreni abbandonati. La differenza e' che un operaio italiano che prende 1200 euro al mese per un pieno spende 60 euro, un operaio polacco che prende 1500 złotych per lo stesso pieno spende 250 zlotych, capisci perche' tanti cercano di prendere dai terreni abbandonati un migliaio di euro di contributo?
Per il resto qui la sfanghi perche' la terra costa sui 6-15 mila euro ettaro, i concimi un po' meno e la manodopera pure poco, macchine, petroliferi e ricambi non c'e' sta differenza siderale che uno puo' pensare..
mica tanto, qui l'agricoltore producendo a prezzo internazionale (oggi il mais secco e' a circa 15 euro il quintale), con la manodopera piu' economica, i concimi e gli altri fattori di produzione mediamente un 15% piu' economici e la pac che balla per il mais sui 250 euro ettaro ottiene un reddito che gli consente, visto il costo della vita, di avere la forza di comprare la terra, magari poco alla volta come sto facendo io. Non so a Chieri, da noi, alto novarese, a meno di 50 mila euro/ettaro compri una scarpata per buttarti di sotto.. Come disse un mio amico agronomo torinese, i piccoli in Italia sono trattati per contadini, fuori come imprenditori agricoli, ma forse questo e' un altro discorso.
Ovvio che uno deve fare come noi: chiudere la stalla in italia e venire qui in pianta stabile.
Se vuoi venire qui ci facciamo compagnia!! Noi avevamo la strada sbarrata da un piano regolatore assurdo, terreni in uso senza nessun contratto per tutti i 25 ettari di azienda (non siamo agricoltori di famiglia ma abbiamo contratto la malattia in giovine eta'..), altri problemi piu' o meno ordinari e abbiamo colto la proposta di societa' di un italiano gia' qui da una decina di anni. tre anni scarsi di collaborazione in una azienda di grande potenziale(2000 ettari e 1000 vacche da carne pmt e meticcie), purtroppo molto mal gestita, poi la cosa e' girata in aceto e il resto e' storia di oggi.
Comunque, potendo, l'insediamento in piemonte non lo farei piu', verrei via prima. Non troviamo i soldi sotto i sassi ma l'ambiente e la considerazione che viene data a chi lavora la terra e' diversa che da noi.
mi capita da una settimana che a volte mi stacchi sotto il mulino o alla fresa la pdf, sotto sforzo. niente di tragico,ma visto che prima non succedeva vorrei capirci di piu'. esiste una taratura di questo sistema di sicurezza che interviene praticamente sempre ad esempio all'avvio del trinciastocchi, cioe' con elevato sforzo allo spunto?