Salve a tutti, sono nuovo del forum e anche del mondo della meccanica agricola. Vorrei chiedere un consiglio a chi è più esperto di me: il trattore in oggetto può andar bene per lavorazioni su terreno seminativo collinare medio impasto pendenza max circa 30%? Ovviamente con le dovute accortezze del caso (linee di lavorazione nel verso della pendenza e in discesa, salita da fare eventualmente in retro e nel caso anche zavorrare l'anteriore per bilanciare attrezzature posteriori). Le lavorazioni in oggetto sarebbero principalmente trincia, estirpatore, aratura con trivomere ed erpicatura. Dovrò poi decidere se adibire questo terreno per frutteto o continuare come seminativo. Grazie in anticipo a chiunque vorrà essermi d'aiuto.
Il 1280 dt anche se anzianotto era x l epoca gia un bel bestione, meccanicamente e un 1180 col turbo. In pratica e il pro-genitore del 130/90 . Dovrebbe cavarsela all grande. Dubito che riesci a passare sotto le piante impalcate basse
Ciao Grintosauro grazie per la risposta rapida e precisa (come sempre). Ho letto parecchi dei tuoi interventi e ci speravo davvero. Non ho ancora deciso quali coltivazioni praticare successivamente alla sistemazione del terreno. Sono 3ha.50 acclivi con circa 80 ulivi di 30/40 anni che non vorrei espiantare anche se ovviamente mi limitano molto e diventa quasi impossibile squadrate un frutteto impalcato. Le alternative che sto valutando sono melograno Jolly Red, goji, quinoa o aloe...
Se opti per alberi da frutta o olive, non vedo cosa ci fai con un 1280DT che è un trattore da campo aperto alquanto ingombrante. Per il seminativo è ok, ma per il resto no.
Ciao Toni il terreno è seminativo non irriguo quindi niente olive né alberi da frutta anche perché la condotta della bonifica passa a 1,5km. Al momento sto valutando la possibilità di coltivare topinambur che non ha grandi necessità x lavorazioni e se ho ben capito neanche idriche ma devo prima riuscire a parlare con qualcuno x saperne qualcosa in più sulla commercializzazione. Il mio dubbio era legato alla pendenza del terreno che essendo incolto da alcuni anni ha bisogno di aratura e lavori di preparazione, cmq grazie per la risposta, saluti.
Sui topinambur / ciapinabô il paese qui vicino dove li coltivano su scala industriale sono terreni irrigui sabbiosi profondi in prossimità del Po. Dove è possibile irrigare sovente.
Non e tanto ina questione di quantità ma di qualità merceologica. In quanto se soffrono la siccità diventano amarognolo e con polpa fibrosa. E scuri.
Ma si commercializzano con che destinazione? Dalle descrizioni trovate su www.agraria.org sembra una versione "povera" delle patate e anche li mi sembra di capire che prediligono acqua.
Confesso il mio limite ma è la prima volta che sento parlare di topinambur
Ecco x l'appunto... Questi si che sono consigli preziosi e introvabili! Avevo letto parecchi siti e schede colturali dove si dice che non hanno bisogno di irrigazioni frequenti... Approfondiró le mie valutazioni.