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claudiacapri2013
Iscritto il: 30/05/2013, 15:05 Messaggi: 10
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PERMACULTURA CHI NE SA QUALCOSA? QUALCUNO LA PRATICA?
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01/06/2013, 14:56 |
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serni82
Iscritto il: 30/05/2013, 19:39 Messaggi: 7 Località: Roma
Formazione: Laurea in economia
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Interessante, ne vorrei sapere di più anche io....
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01/06/2013, 15:11 |
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FrancescoMarino
Iscritto il: 30/04/2009, 18:51 Messaggi: 428 Località: Firenze
Formazione: Laurea in Scienze Agrarie - Presidente AgronomiperlaTerrA
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La permacoltura è una tecnica di agricoltura alternativa, metodo sviluppato da Bill Mollison e David Holmgren e si basa sui seguenti assunti. • Gli esseri umani sono soggetti alle stesse leggi scientifiche che governano tutto l'universo, inclusa l'evoluzione della vita. • Lo sfruttamento intensivo dei combustibili fossili è la causa principale dell'esplosione demografica e tecnologica nella società moderna. • La crisi ecologica globale è reale e di una magnitudo tale da poter attentare alla stessa salute e sopravvivenza della popolazione mondiale. • L'impatto dell'attuale e futura attività industriale avrà ripercussioni sulla biodiversità molto maggiori di quelle portate dai cambiamenti che sono avvenuti nelle ultime centinaia di anni. • Nonostante l'imprevedibilità del futuro, l'esaurimento dei combustibili fossili porterà un ritorno alla progettazione di sistemi su modello naturale o pre-industriale.
Tale tecnica non è accettata dalle scienze agrarie ufficiali perché fautrici di un sistema non consono per un pianeta abitato da 7 miliardi di persone da sfamare ciao Francesco
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02/06/2013, 15:19 |
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Lorenzo110
Iscritto il: 04/05/2013, 9:01 Messaggi: 725 Località: Ragusa
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sinceramente è la cosapiu assurda,strana che abbia mai sentito, quando seminavoa grano, non tra formiche ed uccelli,quanto seme rstava nel terreno, che per fortuna arato poi ricopriva il seme almeno evitando uccelli..
però sarebbe una bella cosa poter evitarmi la lavorazione dei campi, costosa, pericolosa, anche per un minor reddito, detto questo mio dubbio ora mi piacerebbe sapere chi la sta praticando anche sperimentalmente...magarri ho il tempo di organizzarmi io.. ( a chi si sente posso dare dei terreni da gestire qui a Ragusa,, no money..giusto per scambio esperienza..
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13/06/2013, 0:46 |
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Lorenzo110
Iscritto il: 04/05/2013, 9:01 Messaggi: 725 Località: Ragusa
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dunque in una coltivazione intensiva, di qualunque tipo,visto che la fioritura è solo perun periodo preciso, ci dovrebbe essere una carenza di insetti predatori o comunque non condizoni ideali rispetto ad un bosco oppure una coltivazione di alberi da frutto di diverse varietà,
di conseguenza,piu malattie,, mi sbaglio ? cosa ne pensate?
sto pensando di piantare alberi da frutta, ma di diverso ttipo, in modo d favorire per tutto l'anno, la vita degli insetti,gli alberi dovrebbbero vere condizioni piu sane?
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24/06/2013, 18:09 |
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FAPuALL
Iscritto il: 10/07/2013, 15:24 Messaggi: 2 Località: Cupramontana (AN)
Formazione: Perito agrario - Grafic design - Cucina e scienze alimentari
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Salve a tutti, siamo nuovi nuovi del forum e vorremmo iniziare a condividere con voi la nostra esperienza. Siamo 3 giovani agricoltori intenzionati a sviluppare su 3 ha un progetto di autosufficenza e sostenibilità attraverso agricoltura e allevamento naturali e permacultura. Saremo in apprendistato attivo per 3 anni sotto il tutoraggio del permacultore Francesco Quondam.
Detto questo vorrei condividere con voi i principi di David Holmgren (uno dei due fondatori della permacultura): 1- Osserva e interagisci (la bellezza è negli occhi di chi guarda) Osservare il paesaggio e i processi naturali che lo trasformano è fondamentale per ottimizzare l'efficienza di un intervento umano e minimizzare l'uso di risorse non rinnovabili e tecnologia. L'osservazione deve essere accompagnata dall'interazione personale. 2- Raccogli e conserva l'energia (prepara il fieno finché c'è il sole) Raccogliere e conservare l'energia è alla basa di tutte le culture umane. Per energia si intende tutto ciò che può essere immagazzinato e/o mantenuto in buono stato e che è fondamentale per la sopravvivenza di una cumunità/cultura. Esempi: cibo, alberi, semi. 3- Assicurati un raccolto (non si può lavorare a stomaco vuoto) Assicurarsi che ogni elemento del progetto porti una ricompensa utile. 4- Applica l'autoregolazione e accetta il feedback (i peccati dei padri ricadono sui figli fino alla settima generazione) Applicare l'autoregolazione per evitare che controllori di livello superiore siano costretti ad intervenire per riequilibrare una crescita incontrollata. Impara a riconoscere e accettare il feedback fornito dalla comunità o, più in generale, dalla natura. 5- Usa e valorizza risorse e servizi rinnovabili (lascia che la natura faccia il suo corso) Gestire le risorse che si rinnovano e rigenerano in modo continuo senza un apporto esterno in modo che assicurino una continua resa. Allo stesso modo valorizzare i cosiddetti servizi rinnovabili, ovvero i servizi apportati da piante, animali, suolo e acqua senza che questi siano consumati nel processo. 6- Non produrre rifiuti (Il risparmio è il miglior guadagno)(Un punto in tempo ne salva cento) Assicurarsi che i sistemi presenti nel progetto non producano niente che non sia utilizzabile e utile ad un altro sistema. 7- Progetta dal modello al dettaglio (gli alberi non sono la foresta) Bisogna imparare a dare uno sguardo d'insieme prima d'immergersi nel dettaglio. Utilizzare soluzioni progettuali derivate da modelli osservati in natura. 8- Integra invece di separare (molte mani rendono il lavoro più leggero) Integrare ogni elemento progettuale all'interno del sistema in modo che si sostenga a vicenda con gli altri elementi. 9- Piccolo e lento è bello (più sono grandi e più fanno rumore cadendo) Sistemi piccoli e lenti sono più facili da mantenere di quelli grossi e veloci, fanno un miglior uso delle risorse e producono in maniera più sostenibile. 10- Usa e valorizza la diversità (non mettere tutte le uova in una sola cesta) Valorizzare la diversità animale e vegetale. La diversità riduce i rischi derivanti dalla gran parte delle minacce: l'ammalarsi di una specie di pianta non è la fine del raccolto. Inoltre la diversità aiuta a beneficiare dell'unicità di ogni territorio. 11- Usa e valorizza il margine (non pensare di essere sulla giusta traccia solo perché è un sentiero molto battuto) Progettare le forme delle zone di confine in modo da sfruttarne il più possibile le caratteristiche: il limite tra due sistemi diversi è il posto dove accadono le cose più interessanti. Queste zone sono spesso le più produttive in quanto possono utilizzare le caratteristiche di sistemi diversi. Un esempio dello sfruttamento dei margini è rappresentato dal sistema di canali argini “chinampa”, utilizzato tradizionalemente in Messico e Tailandia. 12- Reagisci ai cambiamenti e usali in modo creativo (bisogna vedere le cose non solo per come sono ma anche per come saranno) Sfruttare i cambiamenti a proprio favore; questo presuppone l'osservare attentamente i segni che gli precedono e intervenire in tempo.
Da questa base partiamo, per ora abbiamo un paio di orti sinergici giusto per il nostro autosostentamento, e arriveranno polli, pecore e api a breve. Se può interessare vi terremo aggiornati su progetti e sviluppi. Un cordiale saluto a tutti,
Azienda Agricola FAP Cupramontana (AN)
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10/07/2013, 16:20 |
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