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TRASFORMARE ORTAGGI 
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Iscritto il: 11/03/2009, 17:12
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Località: Soesina CR
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ritornando alla trasformazione degli ortaggi la mia amica ha un'azienda agri turistica in quel di Bardi Parma. All'inizio vendevano le loro verdure e le loro fragole prodotte in serre ma visto l'invenduto hanno pensato di trasformarlo. mi ricordo che la maggiore difficoltà è stata trovare dei macchinari per una produzione artigianale poi finalmente hanno trovato una ditta ed hanno acquistato i macchinari necessari.La loro è una piccola ditta artigiana e ciò che fa la differenza è la qualità indiscutibile dei loro prodotti. Io credo ci sia un mercato per questi prodotti di qualità superiore anche se costano un pò di più.C'è tanto lavoro alle spalle ma i risultati si vedono.Ora ci sono i mercati contadini dove i produttori vendono direttamente,poi ci sono i G.A.S:(gruppi acquisto solidale) magari nella tua zona ci sono loro acquistano direttamente dai produttori,c'è anche la ristorazione a chilometro zero che acquistano i prodotti della zona insomma c'è un mercato alternativo in movimento. per le licenze e i permessi è meglio rivolgersi alle associazioni di categoria . Spero di esserti stata utile se hai altre domande chiedi pure Nadia48


06/11/2009, 22:33
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Iscritto il: 10/03/2009, 15:08
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Località: Asti
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beh mi chiedevo se ha dovuto prevedere locali appositi e magazzini specifici.
Perche una cosa e' vendere verdura raccolta, un'altra confezionarla.
Mi chiedo per esempio... ha dovuto registrare una nuova attivita' di trasformazione?, che se si' allora toccherebbe pagare ici e tasse sui locali.. immagino dovra' sottostare a hccp e al resto, Ha dovuto certificare locali e macchine? ha dovuto fare assicurazioni specifiche?, chi lavora alla trasformazione deve avere visite mediche ed ha diritto a trattamenti diversi da chi va nei campi? o meglio come si inquadra un lavoratore agricolo che part time svolga anche compiti di trasformazione lavorando, per esempio, ad un distillatore o un bollitore per marmellate?
Io sto cominciando ad immaginare una possibile struttura.. ma mi rendo conto di non saperne nulla davvero.

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07/11/2009, 10:52
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Iscritto il: 23/09/2009, 15:10
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Località: Civitanova Marche
Formazione: diploma professionale
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Nadia, visto che sei la piu competente in materia, oltre a quello che ti ha chiesto Raviolo, vorrei domandarti se piu o meno sai quale è l' investimento per poter iniziare una attivita del genere. Scusaci e grazie per la disponibilita.


07/11/2009, 22:30
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Iscritto il: 11/03/2009, 17:12
Messaggi: 216
Località: Soesina CR
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premetto che non sono un'esperta è che avevo una gastronomia e il mio lavoro assomigliava un po alla trasformazione degli ortaggi ,solo che io trasformavo anche altri prodotti e ho avuto a che fare con le stesse regole tipo HCCP . Comunque le norme vigenti prevedono un locale per la produzione che deve essere piastrellato, i pavimenti di facile pulizia ,e le attrezzature in acciaio. La mia amica ha uno spazio vendita, uno spazio magazzino e uno spazio produzione il tutto circa 150mq.Lei raccoglie e non fa stoccaggio se non in minima parte anche perchè è meglio lavorare il prodotto il più presto possibile in modo d'avere un prodotto buono. Insisto con il consiglio di rivolgersi ad associazioni di categoria se siete agricoltori magari ci sono delle agevolazioni per questa attività la mia era un'attività artigiana ma la mia amica è inquadrata come attività agricola.Per i costi non so dirvi niente posso al massimo chiedere dove ha acquistato le attrezzature così poi vi informate direttamente.nadia48


08/11/2009, 20:21
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Iscritto il: 02/09/2009, 13:10
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Località: myanmar
Formazione: perito agrario
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non ti lasciare ingannare dal prezzo di vendita del prodotto conservato. Il valore aggiunto e' dato da un costo aggiunto: pensa al costo della vetreria necessaria e a norma, delle analisi e dei permessi senza il quale puoi vendere solo a cugini e parenti benevoli. Purtroppo la trasformazione degli ortaggi e' un gran lavoro e deve essere pianificato per non buttare via invesimenti. Per esempio bisogna vedere quantac terra hai a disposizione (considerando una decente rotazione) per la produzione di almeno 5 anni di un solo prodotto (imparare bene a farne uno e' gia' parecchio; non ti buttare in piu' prodotti).
Le normative sono molto importanti perche' vendendo cibo cotto o lavorato potresti rischirare di avvelenare qualcuno il che non e' piacevole.
i prezzi che dici del prodotto fresco che vendi sono ottimi considerando il mercato italiano, ovvio con gli ortaggi si fanno i soldi movimentanto quintali e non pochi kg.
Se puoi produrre un prodotto bio e certificato allora hai un valore aggiunto.
Se ti organizzi bene con la filiera diretta e i gruppi di acquisto e pianificando meglio la produzione potresti avere guadagni migliori e perdite (inevitabili) minori.

Ciao


13/11/2009, 12:23
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Iscritto il: 10/03/2009, 15:08
Messaggi: 1393
Località: Asti
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grazie iche e nadia.
In effetti le domande ed i dubbi che mi pongo sono proprio per riuscire a comprendere appieno la problematica della lavorazione della verdura. Senza voler mettere troppa carne al fuoco, al momento sto solo ragionando sulla effettiva convenienza e possibilita' di mettere in piedi una struttura interna all'azienda, o se associarmi a qualche azienda che lo faccia gia di mestiere. E' chiaro che prima di andare a parlare di joint venture con qualcuno che faccia gia questo mestiere, devo avere ben chiari quali sarebbero i costi e gli eventuali ritorni se lo facessi in proprio.

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13/11/2009, 19:30
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Iscritto il: 19/08/2009, 10:40
Messaggi: 585
Località: Torella del Sannio (CB)
Formazione: Scienze e Tecnologie Alimentari
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Ciao a tutti, in particolar modo a raviolo e francofer53 che hanno un sogno da realizzare.
scusate se scrivo così tardi!!

dove volete impiantare le vostre attività?

volete trasformare soltanto i vostri prodotti oppure acquistare anche in zona per poi trasformare?
la mole dell'impianto dipende molto dalle quantità di prodotto che volete lavorare.

Io ho intenzione di avviare un laboratorio per la trasformazione di vegetali e dovrò acquistare le materie prime. Purtroppo mi sta frenando un po' il preventivo dei macchinari: tra caldaia per la produzione di vapore, cuocimix, pastorizzatore, invasettatrice, vasca di lavaggio, cutter, passatrice, piccola cella frigo,... circa 65.000 eurozzi. (+IVA :? ), ammetto che non ho cercato altri fornitori più economici.
Poi bisogna aggiungere le spese di costruzione o ristrutturazione dei locali che devono rispettare la normativa igienico sanitaria (pavimenti e pareti rivestite... va bene anche con linoleum,), impianti, attrezzature varie ecc.

Poi ci sono le spese di gestione: materie prime non disponibili in azienda, utenze necessarie per produrre, barattoli in vetro, etichette, imballaggi, ore uomo necessarie per la produzione, spese per l'HACCP e sicurezza sui luoghi di lavoro (solo se lavorano altri non familiari), spese necessarie per la vendita dei prodotti...

iscrizione alla camera di commercio, confartigianato (se volete registrarvi come impresa artigiana)
sinceramente non so se l'agricoltore diretto o imprenditore agricolo professionale ha delle vie di registrazione diverse.

Insomma ci sono tante voci che vanno a determinare l'investimento e, cosa non meno importante, anche il prezzo finale del vostro barattolino di ...faggiolini..., importante valutare anche il prezzo che propone la concorrenza.
Sicuramente si guadagna di più trasformando anziché vendendo il prodotto fresco.
Se poi le quantità sono elevate, bisogna considerare che è meglio contattare prima qualche buyer o qualche negozio/ristorante interessato a prodotti di qualità, per essere certi che il prodotto non rimanga invenduto.

Poi è sempre buona regola fare un buon piano di fattibilità prima di partire.

Voi a che punto siete?

spero che presto riusciate a trasformare in impresa questa vostra idea
vi saluto,
Michele


13/11/2009, 22:55
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Località: provincia bologna
Formazione: diploma in elettronica
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tempo fa ho visitato una specie di cooperativa che trasformano i loro prodotti
fanno di tutto dai formaggi salse marmellate
tutto certificato Bio..
i prezzi di vendita sono abbastanza alti e hanno un giro molto ampio di vendita che fanno solo sulla loro terra.
I laboratori sono bellissimi sembrano sale operatorie.. hanno tutto per ottenere dei buoni prodotti tutto in acciaio e ceramiche...
L'investimento è stato alto ma adesso guadagnano bene..

Un altro mio amico invece si rivolgead una cooperativa che trasforma..
lui raccoglie la frutta o i prodotti dell'orto e li consegna selezionati e puliti alla cooperativa che li trasforma e li invasa con l'etichetta del produttore
Poi li vendono nel loro agriturismo e nei mercatini dei paesi vicini.

il secondo metodo mi sembra meno impegnativo ma meno refditizio però magari un po cominciare così poi se va...
auguri..

Ciao
Nino

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Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER


13/11/2009, 23:18
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Iscritto il: 26/11/2009, 17:48
Messaggi: 118
Località: bari
Formazione: Laurea in scienze e tecnologie agrarie
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Ragazzi bella discussione l'ho trovato solo ora, a me interessa molto.


09/12/2009, 17:48
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Iscritto il: 29/11/2009, 19:44
Messaggi: 32
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Ciao a tutti,
ho letto con interesse la vostra discussione, da un certo tempo penso anch'iio alla trasformazione dei miei ortaggi o frutta.
Vorrei chiedere:sarà possibile avere il permesso di attrezzare una stanza di 4mq per 5 mq all'interno dell'abitazione?
Mi piacerebbe anche essicare la frutta con essicatoio. Ci vorrà anche per quella la certificazione haccp?
Il corso per ottenerlo è obbligatorio?
Grazie adele58


06/02/2010, 22:59
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