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Trattore polivalente? 
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Ocio all'idrogeno :lol: :lol:


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11/11/2009, 0:10
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Pensate che i grandi ministri della grande comunità europea ci lascino veramente farci fare il ocmbustibile in casa senza pagare le tasse?
A quarant'anni suonati è da mò che ho smesso di credere alle favole.


11/11/2009, 0:12
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Tremor ha scritto:
Pensate che i grandi ministri della grande comunità europea ci lascino veramente farci fare il ocmbustibile in casa senza pagare le tasse?
A quarant'anni suonati è da mò che ho smesso di credere alle favole.


beh tremor non sempre sono favole... esiste già in Italia la possibilità per gli agricoltori di creare bio-carburante solo per uso aziendale.... in pratica si può produrre olio vegetale per usarlo nelle macchine agricole aziendali... ovviamente non pò essere venduto ma solo consumato in azienda.


11/11/2009, 1:53
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mah, io l'idrogeno a naso lo vedo male.
Viene proposto come panacea a tutti i mali del mondo, ma mi pare piu una bufala che una via effettivamente praticabile.
E' un combustibile chimicamente troppo costoso,instabile e volatile per essere davvero cosi conveniente.
Sara' che la mia fiducia e' drammaticamente scesa da quando ho sentito il CEO di BMW dichiarare che il fututo dell'auto e' l'idrogeno, che la BMW sta sviluppando un progetto a idrogeno e di conseguenza il governo DEVE erogare milioni di euro a fondo perduto per permetterne lo sviluppo. Insomma il grande progetto della bmw e' di fare idrogeno nello spazio e inviarlo sulla terra per alimentarci le auto. Se queste son le premesse, allora e' bene che cominciamo a lucidare le zappe che serviranno presto.
Insomma, il petrolio viene fuori da solo facendo un buco, e' all'origine meno costoso dell'acqua, stabile,abbondante e contiene una valanga di energia.
La lavorazione e' relativamente facile e si sfrutta fino all'ultimo grammo di prodotto. Dietro ad una tecnologia cosi semplice c'e' il lavoro di un terzo della popolazione mondiale per 50 anni e soprattutto:
Non dimentichiamoci che il castello industriale costruito sul petrolio (intendo fabbriche di auto,distributori, commercio,industria etc) e' costruito in buona parte con un ammortamento previsto sui 20 anni e finanziato da banche, che non ho mai visto un imprenditore lavorare con soldi suoi.
Bene , se oggi diciamo che il petrolio non funziona e che si DEVE usare una nuova tecnologia (qualsiasi essa sia), Beh, allora dobbiamo prendere atto del fatto che di fatto stiamo dichiarando come insolventi la maggior parte delle industrie del pianeta.
Si perche' una azienda che abbia sbagliato il piano di ammortamento dei suoi impianti produttivi di 10 anni si chiama azienda tecnicamente fallita. Subito dopo pero' crollera' la banca che l'ha finanziata..
In parole povere e a malincuore devo ammettere che e' quello che sta succedendo nel mondo.
NON POSSIAMO DIRE FERMIAMO IL PETROLIO SENZA DIRE "SIGNORI ABBIAMO BRUCIATO TUTTI I VOSTRI RISPARMI".

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11/11/2009, 11:09
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E, soprattutto, la baracca non sta in piedi con fonti energetiche più costose del petrolio! Anzi, già così siamo messi piuttosto male quindi, mettiamoci il cuore in pace, finita la sagra del petrolio, presto o tardi che sia, prepariamoci a fare un salto indietro di 150 anni che ci piaccia o no.
Per quanto riguarda l'idrogeno, ogni secolo ha bisogno almeno di una quindicina di bufale per essere oltrepassato, guerre, crociate, economia, rivoluzioni, riforme, controriforme. Chi lavora deve sempre farlo per alimentare un'idea, qualcosa di superiore che non lo riguarda per niente ma lo costringe a lavorare per più di quello di cui ha bisogno non temete, dopo l'idrogeno ne inventeranno altre.


13/11/2009, 0:46
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Tremor ha scritto:
E, soprattutto, la baracca non sta in piedi con fonti energetiche più costose del petrolio! Anzi, già così siamo messi piuttosto male quindi, mettiamoci il cuore in pace, finita la sagra del petrolio, presto o tardi che sia, prepariamoci a fare un salto indietro di 150 anni che ci piaccia o no.
Per quanto riguarda l'idrogeno, ogni secolo ha bisogno almeno di una quindicina di bufale per essere oltrepassato, guerre, crociate, economia, rivoluzioni, riforme, controriforme. Chi lavora deve sempre farlo per alimentare un'idea, qualcosa di superiore che non lo riguarda per niente ma lo costringe a lavorare per più di quello di cui ha bisogno non temete, dopo l'idrogeno ne inventeranno altre.


Scusatemi non per fare il filosofo (non sono proprio il tipo, dato che sono una persona molto pratica) ma anche quando Galileo Galilei diceva che la terra era sferica e non piatta tutti lo prendevano per matto. Ovviamente mi riferisco agli scienziati che studiano come ottimizzare l'uso dell'idrogeno. Le fonti energetiche alternative sono il futuro del nostro mondo e lo scetticismo, anche se giustificato in parte, non lo condivido. Il petrolio presto finirà e allora non ci sarà altro da fare che sfruttare in modo intelligente le altre fonti energetiche che il pianeta mette a disposizione. Fino ad allora so che si procederà a rilento perché le lobbies del petrolio sono forti... ma io credo che anche loro sanno che l'oro nero durerà ancora per poco e il business si sposterà su fonti energetiche pulite... le uniche che, per fortuna, ci resteranno da usare!


13/11/2009, 2:21
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buogiorno a tutti
usando seghe circolari, spaccalegna,volta fieno ed altri attrezzi leggeri basta cambiare i giri
della pdf e lavori tranquillo consumando meno.
con tutti gli attrezzi leggeri uso i 1000 giri e solo con la rotopressa lavoro a 540 .
certo che il consumo non viene dimezzato ma lo stesso risparmi parecchio
ciao peter


13/11/2009, 6:24
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Condivido l'esperienza di Peter. Se da un lato le macchine (tutte: trattori, auto, moto, camion, ecc.) possono più o meno consumar determinate quantità di carburante in base come son state progettate dalle stesse Case Costruttrici, dall'altro dovrebbe esser cura di ciascun utente gestire nel modo migliore un consumo quanto più moderato possibile, per non incidere oltre il dovuto. Non solo, per lavorare sempre in piena efficienza (moderando, conseguentemente, i consumi) e sicurezza, bisognerebbe sempre curare scrupolosamente la manutenzione di macchine e attrezzi: si rischiano meno "guasti improvvisi" (che costano sempre), si lavora in sicurezza e, indubbiamente, macchina efficiente = minori consumi :mrgreen: !

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Quoto, inoltre, l'ultimo intervento di Toni67. Presto o tardi la grassa (e, purtroppo, inquinante) mammella del petrolio si prosciugherà. E, sinceramente, non verserei una lacrima se le "povere compagnie petrolifere" che da oltre un secolo s'ingrassano alle ns. spalle, si ritrovassero col "sedere per terra". Ciò, però, son sicuro non accadrà perchè, come rispose qualche tempo fa un dirigente di non ricordo più quale compagnia petrolifera durante un'intervista su Rai Tre, stanno già provvedendo per tempo a ri-convertirsi con le nuove tecnologie che serviranno a produrre i carburanti di domani. Quindi, non cambierà assolutamente nulla, se non la tipologia dei carburanti stessi (idrogeno, elettricità e/o quant'altro sperimenteranno). Il progresso, amici, non si ferma mai!


13/11/2009, 20:31
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Piuttosto che scettico direi realista.
Cerchiamo di fare un po’ il punto della situazione: consideriamo per semplicità il caso di un trattore di 60 CV di vent’anni fa per prendere ad esempio il caso di una macchina che io personalmente considero il massimo in termini di efficienza lavorativa ma si può estendere anche a macchine più recenti.
Se prendiamo in analisi il solo lavoro svolto nel campo è indubbio che per eguagliare la produttività della macchina sono necessari, probabilmente 60-70 uomini però, la macchina va mantenuta efficiente, riparata, alimentata, costruita, portata a destinazione e, ridistrutta per recuperarne le materie prime prima che il ciclo di vita della macchina possa considerarasi completato.
Consideriamo l’ipotesi sempre dello stesso trattore che possa durare diciamo 20.000 ore per farla grossa ma, in condizioni di utilizzo di sfruttamento ottimale direi anche meno ma, siamo ottimisti.
20.000 x 70 fanno 1.400.000 ore uomo equivalenti, o vi sembra scettico come calcolo?
Non importa, io vado avanti; per fargli fare 20.000 ore servono 200.000 litri di gasolio circa e questo, per ora, lo mettiamo da parte.
Servono un’ora di manutenzione ogni 10 ore di lavoro circa quindi 2.000 ore di lavoro per la manutenzione più, lubrificanti e, attenzione, ricambi mettiamo 1 minuto ogni ora di manutenzione ordinaria per la costruzione dei ricambi di uso comune? A me non sembra molto, 2.000 minuti/60 fanno altre 30 ore.
Poi c’è la manutenzione straordinaria di cui tener conto, facciamo, sempre per essere ottimisti 200 ore ogni 20.000? Facciamo.
La costruzione di quasi due trattori per far fare 20.000 ore a uno è quasi plausibile direi e quanto tempo ci vuole? A Modena nel 91 sfornavano 40 Winner al giorno in una fabbrica di 150? Operai (150x8=1200 1200/40=30 30X2=60) quindi una sessantina di ore tra costruzione e manutenzioni straordinarie.
Ma ci vogliono capannoni e infrastrutture per costruire, mantenere e conservare le macchine e altre 50 ore me le dovete concedere per forza che, per semplicità potrebbero essere rappresentate dal lavoro del trattore destinato a pagare le tasse, ma basteranno? 50 ore ogni 20.000 sono decisamente poche ma in agricoltura si sa.
Siamo a 22.340 ore contro 1.400.000 più 200.000 litri di gasolio e non so bene quanti kw per costruzione e mantenimento e, i costi sociali per la formazione di tecnici in grado di costruire e far funzionare la macchina. Tradotto in kw tutto ciò che non sono ore lavorative fanno 200.000.000 di grammi di gasolio a 143 g/kw/h 1.398.600 kw più il resto dell’energia di cui si è detto sopra che, per semplicità e non senza ottimismo facciamo sommare fino a 1.500.000 kw. Di energia in, diciamo 10 anni necessari per far funzionare un trattore da 60 cv. Diviso 10 anni e diviso 365 giorni fanno 410 Kw al giorno per farlo funzionare ed erogare regolarmente circa 44 Kw/h x 8 ore al giorno 352 kw.
Dunque, rissumiamo 100 uomini da 0,3 kw/h contro una macchina che, per erogare tutta la forza di cento uomini ha bisogno di bruciare energia per 123 uomini e siamo in ambiti ideali. 80 lt di gasolio equivalenti per fare la paga a cento uomini, basteranno? Se il gasolio vale 0,8 €/lt sicuramente no; se ne vale 2, forse in qualche posto del mondo, oggi, qualcuno ci penserebbe ma se ne valesse di più, se valesse tanto quanto costa produrre energia dal biogas per esempio, 2 euro al giorno per qualcuno di questo pianeta può sembrare un’idiozia, per altri, meno fortunati una discreta paga! Ma se i miei conti fossero troppo ottimistici? Se il trattore lo devi buttare non dopo 20.000 ore ma dopo 2.000? Magari perché fuma un po’, il lavoro da fare per raggiungerlo sarebbe molto meno ma i costi fissi del trattore, intesi anche come costi sociali non cambierebbero mica di molto. Allora magari si arriva alla stratosferica retribuzione di 250 euro al mese per fare il lavoro del trattore, detto oggi sembra uno scherzo ma fra due anni chissà!
Questo non lo dico da scettico ma da contadino che ha piegato la testa davanti al progresso e usa mezzi estremamente sofisticati per compiere il proprio lavoro ma è convinto che, la verità è un’altra: tutto questo noi ce lo possiamo permettere solo a discapito di qualcuno che paga e fatica al posto nostro o, almeno fino ad ora, ha pagato o promesso di farlo ma ora sembra che questi nodi stiano venendo al pettine.


15/11/2009, 0:54
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Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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be tremor una volta si mettevano ai remi sulle galee , i condananti pe ri piu disparati reati .

li sai che risparmio ci sarebbe in italia.. di carburante..

_________________
Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.


05/12/2009, 9:31
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