una domanda banale

da un ettaro di a girasoli, o di colza quanto biodisel si ottiene?

Siamo tutti d'accordo suoi problemi, ma non riusciamo a trovarte il bandolo della matassa.
E' molto semplice l'agricoltura moderna non produce più energia, ma la utilizza. La sua dipendenza dal petrolio è stata giustificata prima con l'aumento della produzione per unità di superficie, poi dall'aumento del consumo di carne, poi dall'aumento della qualità dei prodotti e oggi con la trasformazione in biocarburanti. La storia si ripete e il consumo di petrolio aumenta.
Scusatemi, ma io la penso così.
Cordiali saluti.

non appena lo ritrovo posto un interessante articolo sul biogas.oggi in agricoltura si riesce a produrre energia

secondo me se mettessimo 1/5 1/4 della superfice a girasole o colza , avremo abbastanza biodisel per tutta l'azienda..., sempre che non usiamo i motori dei camion a irrigare

Al di là dell'influenza di scelte polico-economiche che giustificano la convenienza economica dei processi produttivi di energia esiste un parametro scientifico l'EROEI, cioè il rapporto tra l'enerigia prodotta e quella necessaria per produrla.
La tecnologia per la produzione di biocarburanti ha un EROI inferiore di 1, cioè l'energia che viene prodotta è inferiore all'energia utilizzata. Ciò è dovuto soprattutto alla coltivazione di colture dedicate come mais, colza, girasole, etc.
La produzione di biogas invece ha un EROI da 6 a 20 a seconda del materiale usato per la fermentazione che possono essere colture dedicate, scarti di lavorazioni, rifiuti, etc.
Quidi dal punto di vista energetico la scelta è obbligata.
Il problema però è nella conversione del biogas in energia elettrica attraverso l'alimentazione di motori o turbine che ha un rendimento dal 20% al 30%, mentre la restante quota di energia viene trasformata in calore che se non viene monetizzato compromette il valore positivo dell'EROEI.
Una recente scoperta la "cella elettrolitica microbiologica" potrà rivoluzionare l'utilizzazzazione del biogas con un rendimento energetico dell'80% e aumentare la convenienza della sua produzione all'interno dell'azienda agricola in sostituzione dell'allevamento, permettendo di ritornare alla classica rotazione con l'inserimento del prato polifita.
Ma forse tutto questo era già stato scoperto 5000 anni fa http://geoponica.myblog.it/
Cordiali saluti.

PallinoF in parte quello che dici e' giusto,

pero i biodigestori non li vuole nessuno , sopratutto a ridosso delle case, almeno in italia
perche puzzano . e farli in aperta camagna e poi portare l'acqua calda in citta ci sono troppe dispersioni.


e' come stamattina dal medico , che e' entrata una ragazzina di 16 anni che voleva a tutti i costi passare davanti a tutti , dimenticando che ilpronto soccorso e' da una altra parte..


secondo me il conto fatto sul girasole colza no food non e' giusto , perche se si prende in esame solo la produzione di olio , il conto nn torna
ma se prendiamo in esame i sottoprodotti , secondo me ce la convenienza

Concordo con grinto per l'analisi sul girasole anche perchè si potrebbe coltivare in aree marginali e quindi sfruttare aree altrimenti non sfruttabili.L'acqua calda prodotta potrebbe in molti casi riscaldare serre

teniamo ancora presente una cosa
tutti i pallets , bancali , cassette di legno , residui delle potature di un certo spessore, i residui forestali , che finicono in discarica e potrebbero essere gasificati e bruciati.anche solo per acqua calda, ma anche li ce sempre chi ha paura dell'inquinamento , nn risco a capire , il gasolio o il carbone nn inquina? o il gpl o il metano?