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Sempre meno lavoro per i laureati

22/03/2010, 21:44

A un anno dalla conclusione degli studi, appena il 45,5% dei laureati "specialistici" (3+2) risulta occupato. Una percentuale che sale al 62% per i laureati di primo livello e crolla al 37% per chi possiede titoli di studio a ciclo unico, come medici, architetti, ingegneri. Performance da ultimi banchi anche sul fronte delle retribuzioni: l'ingresso a lavoro (peraltro precario in 2 casi su 3) vale per un laureato appena 1.050 euro netti al mese. Parla di «una pericolosa deriva del nostro mercato del lavoro», il direttore di Almalaurea Andrea Cammelli, presentando, a Roma, nella sede della Crui, l'annuale rapporto sulla condizione occupazionale dei laureati (oltre 210mila interviste a laureati 2008).

Segnali negativi che vengono confermati anche dalle politiche di selezione delle imprese: nei primi 2 mesi del 2010, -31% di curricula richiesti alla banca dati Almalaurea (che ne gestisce oltre un milione e 200mila). Una contrazione "a tutto campo", che coinvolge la quasi totalità dei percorsi di studio, anche quelli solitamente al vertice dell'occupazione (-37% nel gruppo economico-statistico, - 9% in ingegneria). E non risparmia neppure gli stage: è occupato solo il 64% di chi ne ha svolto uno (appena 7 punti percentuali in più rispetto a chi si è fermato alla laurea).

Cammelli ha sottolineato soprattutto gli "scarsi" investimenti pubblici in istruzione universitaria e in ricerca e sviluppo (rispettivamente, nel 2007, lo 0,8% e l'1,2% del Pil), che collocano il Paese agli ultimi posti a livello internazionale. Per rendersi conto delle modeste chance occupazionali che un colletto bianco ha in Italia, ha ricordato, basta guardare alle ultime previsioni Unioncamere - Ministero del Lavoro: «da qui al 2018 - ha detto - su ogni 100 nuove assunzioni solo 12 riguarderanno laureati (in Usa, la percentuale sale al 31,4 per cento)».

La laurea recupera però terreno nel medio-lungo periodo, soprattutto in confronto al diploma. Un laureato, in prospettiva, ha un tasso di occupazione del 78,5% (contro il 67% di un diplomato) e pure una busta paga più pesante: nell'intervallo 25-64 anni, risulta più elevata del 55% rispetto a quella percepita dai diplomati.

Tratto da il sole 24 ore del 17 Marzo 2010 a firma di Claudio Tucci

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

22/03/2010, 22:27

Questa è la triste realtà, anche dei neolaureati in agraria e similari.
Marco

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

23/03/2010, 19:29

è la durissima realtà di cui faccio parte anch'io....potessi tornare indietro andrei a fare lo scemo del villaggio in tv piuttosto che buttare veleno sui libri..laureato da quasi otto mesi e solo lavoretti precari...migliaia di curriculum inviati ...e solo parole...aspetto di avviare un mio progetto...se l'Italia nn mi darà la possibilità arrivederci "BEL PAESE"...l'importante che Silvio c'è col suo magnifico sorriso e con l'idea che la crisi non c'è.

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

24/03/2010, 0:23

hai perfettamente ragione specialmente sul tuo ultimo passaggio

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

24/03/2010, 20:09

Io farei chiudere tutte le facoltà di agraria e foreste. Se il mercato non recepisce le fgure che senso ha formarle ?

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

25/03/2010, 0:56

mica è un problema solo di agraria?

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

30/03/2010, 10:21

purtroppo per esperienza personale, i dati indicati nell'articolo sono ahimè! quasi auspicabili.
a 5 anni dalla laurea mi sembrerebbe un sogno avere un contratto di lavoro vagamente serio e uno stipendio di 1050 euro!
sto messa tanto male eh??

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

07/04/2010, 11:18

Consolatevi, nell'isola è ancora peggio..
Qui in Sardegna è da suicidio..
Nove anni laureato, master e contro-master, ho fatto praticamente di tutto, dal bracciante agricolo all'agro-alimentare (perennemente in crisi), trovare lavoro SERIO, sembra una persecuzione più che una utopia.
Rosicchio qui e la con qualche lavoretto di libera professione (quando ne ho), dopo che la riforma Gelmini mi ha tagliato fuori da qualche settimana di supplenza d'istituto (quando mi chiamavano) che, seppur poco, mi incuteva ogni tanto una boccata di fiducia ..più che di reddito.
Col 2010 sono alla frutta, neppure un lavoro da inizio anno, zero fatture emesse.
Visto che il tempo libero non mi manca, accantonando laurea, master, sudore, rinunce e sacrifici passati sui libri, studio per concorsi da impiegato comunale: quando va bene siamo in 200 per un posto.. 233 per l'esattezza in quello svolto proprio ieri..
Che tristezza ragazzi, a 41anni suonati, sono punto e a capo, il tutto mentre i nostri benpensanti politici lottano per il proprio scranno invitandoci a sorridere e ad essere ottimisti anche mentre ci apprestiamo a preparare il nodo scorsoio..
Sorridete, gli spari sopra sono per noi!
scusate lo sconforto..

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

07/04/2010, 15:01

e di cosa ti devi scusare?
questa è l'amara realta a cui i politici di dx e sx ci hanno condotto.Qualcuno(politico) effettivamente ti prende anche per il c....o sorridendo e dicendo che la crisi nn c'è!!!!!!!
Per LUI che dichiara appena 30 milioni di euro l'anno

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

07/04/2010, 15:22

La crisi del 2008 ha certamente contribuito ad aggravare la situazione, che però era già critica in molte regioni. Non è un caso se "agrognomo", a 41 anni, è ancora in cerca di qualcosa di un po' stabile !!
Marco
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