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Re: Sempre meno lavoro per i laureati

07/04/2010, 22:52

Ciao ragazzi, sul messaggero di qualche giorno fa ho letto un articolo in cui un giornalista (vorrei capire dove ha trovato i dati) asseriva che la laurea in agraria è quella tra le più richieste essendocci più richieste k laureati? a voi risulta??? a me sinceramente no nonostante una laurea in scienze forestali, un master e tanti attestati di formazione...
Un saluto da salento..

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

08/04/2010, 10:36

x thirt:
si, come no..
Qui da noi, l'Università, grazie a qualche giornalista compiacente, fa fare dei bellissimi articoletti sulla stampa locale, dove le lodi non mancano: "la miglior scelta, la professionalità è alle stelle e con questa laurea il lavoro non vi mancherà!"
Letto in chiave politica, significa invece, che la gente non è stupida, il lavoro tanto lodato non esiste, facciamo qualcosa per recuperare immatricolazioni, stiamo perdendo terreno, altrimenti il ministero ci sega fondi e cattedre..
E' solo un mondo di apparenze, ma la realtà è ben altro..

Aggiungo, qui, non esiste ad oggi nessuna connessione tra Università, Ordine Professionale e Mondo del Lavoro: sono mondi a se che non riescono a dialogare perché ciascuno cura solo i propri interessi..
Lasciate ogni speranza o voi che entrate..

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

08/04/2010, 17:51

Ho ancora molti contatti con i miei compagni di università.
Ho provato a riassumere le nostre attuali occupazioni:
- Funzionari pubblici (provincia, regione, ministero): (4)
- Insegnanti: (6)
- Impiegata APA: (1)
- Impiegato Onlus: (1)
- Casalinga (ex ricercatrice): (1)
- Albergatore: (1)
- Libero professionista: (1)
- Ricercatrice Università: (1)

Come vedete nessuno lavora presso aziende agricole. Una buona parte (me compreso) fa l'insegnante (o il preside).
Devo aggiungere che solo uno su 16 proveniva da una scuola tecnica. Gli altri da liceo classico, scientifico e magistrali.
Ciao,
Marco

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

08/04/2010, 20:39

Marco, non ho capito bene l'ultimo intervento..
cosa intendi per "nessuno lavora presso aziende agricole"?
lavoro dipendente o libera professione?
nella ns realtà isolana non esistono aziende di dimensioni tali in grado da poter assumere un tecnico, potrebbero farlo giusto consorzi e/o cooperative (che peraltro mancano), ma in che numero? poca roba..
l'alternativa è la libera professione, ma ormai trattasi di una agricoltura assistenzialistica che va avanti solo con i finanziamenti comunitari. Siamo ridotti a piccoli scrivani a redigere quelle poche pratiche e da quando ci sono i CAA, neppure quelle, perchè la torta è spartita in pochi eletti..
E le aziende?
Piccole e frammentate, a conduzione familiare, condotte da ex coltivatori diretti, ormai pensionati, che col mercato corrente riescono giusto a vivacchiare; spingono i propri figli ad emigrare a lasciare la terra perchè non si campa..
La ns agricoltura è ferma agli anni '60, quelle rimaste sono proprio le famiglie di allora che, con l'avvento dell'industrializzazione degli anni '70, per scelta o per difetto sono rimaste sui campi..
Il mercato di oggi, come è noto, non permette tutto ciò, richiede dinamicità e cooperazione, centri di raccolta dei prodotti, personale esperto che sappia trattare il prezzo e piazzare il prodotto, non analfabeti o quasi che lottano ancora per i confini di vicinato..
Quando scompariranno qs pensionati, le ns terre resteranno abbandonate, se non si farà una vera politica, non tanto sui finanziamenti, quanto su coordinamento e cooperazione. I laureati e diplomati ci sono, ma ad oggi gli si mette da parte, sono un peso inutile, e vista la scarsa perorazione in campo di Ordini e Collegi, come dargli torto..
Le competenze poi, misconosciute.. una invasione di geometri, ingegneri, architetti e chi più ne ha più ne metta, che giorno dopo giorno guadagnano terreno a nostro svantaggio senza che nessuno batta ciglio..
Qs è la dura realtà: è condivisibile?

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

08/04/2010, 20:50

Intendevo dire che nessuno ha trovato lavoro come dipendente di aziende agricole. La maggior parte sono dipendenti pubblici.
L'unico libero professionista è in realtà un Forestale. Anche ai miei tempi si parlava di laurea in agraria con garanzia di lavoro. Ma mi chiedo, se non ci fosse stato l'ente pubblico?
Un altro dato: tutti provenivamo da tre Regioni: Emilia-Romagna, Marche e Trentino-Alto Adige.

Giusto quello che dici tu: altre figure professionali entrano in concorrenza con Periti agrari e Agronomi...
Ciao,
Marco

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

09/04/2010, 11:19

..e stai parlando di regioni che in quanto ad organizzazione e volontà politica sono mica bau bau, micio micio..
figurati il profondo sud, in mano al caporalato dedito allo sfruttamento di extracomunitari, dove 1kg di pomodori sul campo vale 10 cent di euro e al mercato vale 1 euro.. mi chiedo, ma qs è agricoltura? e meno male trattasi del settore primario, cosa mangeremo in futuro?

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

09/04/2010, 14:18

Forestali, agronomi, tropicalisti... In italia ci vorebbe una seria riforma dell'università; un politecnico delle scienze agroforestali. Poche sedi con gente in gamba e specializzate su settori attivi dell'agricoltura. E' inutile formare 500 agronomi e forestali quando molto spesso la gente non conosce nemmeno l'esistenza della figura ed il mercato ne recepisce appena 10 ogni anno. E' inutile pagare gente che stà ad insegnare modelli di industria agraria e forestale degli anni 70 e che quando gli chiedi quali sono le leggi sulla sicurezza dei cantieri o delle macchine operatrici non ha idea di come sia fatto un decreto ministeriale. E'inutile regalare i voti all'università per pararsi il culo dai tagli dei fondi !
E poi diciamocelo... tutta sta differenza tra agronomi e forestali io non la riesco proprio a capire, un unico titolo, ingegnere agroforestale. La gente e quindi i potenziali clienti (se hai la grazia di averli) sono smarriti non riescono a capire chi sei o di cosa ti occupi, e poi non si capisce perchè in tutti i paesi europei tutti i nostri colleghi siano ingegneri e noi no... sò benissimo che voi direte che è storia vecchia quella della qualifica del titolo ingegnere ... ma questo dà il polso dell'inutilità ed incapacità dei nostri eletti a imporre nella società civile la nostra figura e ad ottenere spazi rispetto ad altri ordini.
Quanto poi alla razia di competenze .. bhe se noi siamo stati così mal preparati che un geometra sà fare meglio le cose che sarebbero di nostra competenza... alla fine dovremmo essere noi a soffermarci un attimo e fare un pò di analisi della propria "coscienza" e chi è negli ordini dovrebbe imparare a mostrare i muscoli facendo una raffica di denunce a gente che si occupa di quelle che sono le nostre competenze esclusive anziche rinnovare il portale ed indire la prima gara sciistica tra colleghi ( ste cose le facevano negli anni di fantozzi !!).
Per quanto riguarda l'università poi mi è arrivata una bella notizia! la formazione obbligatoria dei professionisti! così che se l'università ci ha spillato soldi per non prepararci in modo adeguato ad un agricoltura dei giorni nostri ci penserà lei a rispillarci soldi e prepararci per il futuro prossimo! Almeno continuiamo a pagare gente dentro le cattedrali dell'inutilità che non sanno minimamente quale è il mondo la fuori. ma se a mala pena guadagno 10000 euro in un anno mi dite come mi posso permettere di pagarmi corsi da 200 euro ?
Per quanto riguarda poi l'agricoltura del futuro... bhe stiamo freschi ! il mercato è stato drogato con incentivi ed ora si sono accorti che non è più sostenibile ... la bella pensata quale è ? Bhe semplice dari i contributi non più per produrre ma per manetenere il territorio...(siamo alla frutta) praticamente metteranno tutti gli agricoltori a far i giardinieri del paesaggio... in pratica non sanno più che cosa far fare a sta gente ed ora la mettono a far le buche per poi riempirle.
Io oramai sono giunto ad una conclusione... ho studiato per ampliare la mia visione del mondo ma ora che l'ho fatto vorrei tanto esser stato molto più chiuso di idee ma con i soldi per comprarmi il pane.
Per quanto riguarda le varie unioni degli agrcoltori che fanno le pratiche mi è stato raccontato che in toscana sono riusciti a far mettere sul sito del ente che elargisce i contributi una scirtta in cui invitavano la gente a non farsi compilare i moduli dagli agronomi... non sò se è leggenda ... ma se fosse così... o questi colleghi andrebbero radiati dall'ordine perchè hanno scazzato innumerevoli pratiche oppure qualcuno è talmente ben agganciato poiticamente che si trita i professionisti del settore.
Un ultima cosa... date un occhio alle statistiche dell'epap sull'età ed il numero di contribuenti ... se notate il numero di giovani iscritti sotto i 35 anni è spaventosamente basso... la curva dell'età è spostata molto e pericolosamente su i 45-50 enni... consecuzio ? semplice .. non ci sarà gente che paga i contributi ai vecchi!
E che questo sia il preludio di un punto di svolta? speriamo pechè non auguro a nessuno dei miei giovani colleghi studenti di mettersi le mani nei capelli perchè non sà più come pagare le bolette della luce e del gas!(non dello studio naturalmente).
Una stretta di mano sincera a tutti miei colleghi che si trovano nella mia stessa condizione ! 10000€ di tasse e di master per poi stare a casa! se ci andavo a giro per il mondo ero stato meno coglione e forse a ques'ora era pure un pò più ricco.

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

10/04/2010, 11:22

Siamo sulla stessa linea Cursore..
l'unico mio rammarico è quello di non aver capito per tempo in che mondo mi affacciavo, allora le alternative c'erano e una virata di prua mi avrebbe risparmiato inutili sofferenze..
Pensare che, non avendo possibilità, ho fatto l'università per 6 mesi lavorando stagionale e 6 mesi studiando, per cercare di migliorare la mia situazione, salvo dover ammettere oggi, che stavo meglio allora da operaio che oggi da dottore di sti c@zzi..
Credo cmq sia importante denunciare la realtà dei fatti, proprio per evitare a qualche futura matricola di farsi bruciare anni di vita da un branco di inutili babbioni fuori dal mondo che fanno ancora ricerca sulla scoperta dell'acqua calda che tuttalpiù possono servire per farcisi un bidet e non per produrre reddito..

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

10/04/2010, 12:36

Uno svecchiamento dei docenti universitari farebbe bene a tutti: alle finanze dello stato, ai giovani ricercatori che troverebbero lavoro, alla ricerca e quindi anche all'intero settore agricolo...
Ciao,
Marco

Re: Sempre meno lavoro per i laureati

15/04/2010, 20:08

Altro punto di riflessione su qualcosa che non va: la partecipazione ai concorsi pubblici per noi limitata..
ovvero possiamo partecipare ai concorsi specifici in cui venga richiesta la laurea in sc.agrarie, diversamente da architetti e ingegneri o giurisprudenza e scienze politiche o ancora sc.naturali e sc.biologiche, che hanno maggiori possibilità concorsuali.
Mi chiedo come ciò sia possibile, senza che il ns beneamato ordine abbia sollevato una minima obiezione..
eppure sempre più si parla di tutela del paesaggio, di valutazione ambientale etc, ma risultiamo completamente inutili..
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