Si propone la partecipazione, in concorso con gli attuali proprietari, per la trasformazione, valorizzazione e gestione di una piccola azienda agricola, senza escluderne la vendita.
La proprietà è posta in località Villanova di Motta di Livenza, in via G. B. Tiepolo a cinquecento metri dalla strada principale, via Sant’Agostino. Si compone di circa due ettari di terreno agricolo e di un grande fabbricato rurale; la struttura è allacciata alla rete elettrica ed a quella idrica dell’acquedotto di Motta.
Attualmente nel terreno precedentemente coltivato a seminativi è stato realizzato un bosco di pianura. L’impianto, che ricopre una superficie di ha 1,1300, è stato piantumato nella primavera del 2011; il piano di coltura e conservazione è stato progettato da un Dottore Forestale e sottoposto alla valutazione della Direzione Regionale per le Foreste che lo ha approvato. E’ costituito da circa 2000 piante, metà arboree, di 8 specie diverse, e metà arbustive, tutte autoctone, certificate e fornite da Veneto Agricoltura . Sono state interrate secondo una logica di alternanza fisica albero-arbusto; alcune specie di arbusti producono frutti o bacche commestibili: corniolo ( Cornus mas), nocciolo ( Corylus avellana), rosa di macchia (Rosa canina), sambuco (Sambucus nigra).Il terreno accosto all’abitazione è occupato da due piccoli “broli” coltivati a frutteto e da un piccolo vigneto; la parte antistante l’abitazione è costituita da un’ampia corte.
L’edificio è un tipico fabbricato rurale piuttosto ampio che si sviluppa su tre piani, costituito dall’abitazione vera e propria e dalle pertinenze agricole: stalla con fienile soprastante e ampio porticato adiacente, capiente deposito attrezzi laterale, concimaia, vasche per la raccolta dei liquami, e pozzo. L’intera parte abitativa è stata risanata dalle fondamenta al tetto, tutti i vani sono stati intonacati e provvisti di (canalizzazioni) per la realizzazione dell’impianto elettrico e di riscaldamento; Le pertinenze sono state mantenute.
Considerate le caratteristiche costruttive dell’edificio, datate, ma sane e solide e quelle ambientali attualmente esistenti, si ritiene che la suddetta azienda potrebbe essere trasformata in una struttura di accoglienza; oppure in una fattoria didattica con bosco; o in un impianto per l’allevamento estensivo di piccoli animali, data la possibilità di recintare il bosco, non eccessivamente esteso.
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